Ecobonus 2024: detrazione 50% 65% risparmio energetico, guida

Detrazione fiscale 50%, 65% sul risparmio energetico Ecobonus. Guida aggiornata sui Bonus dell'Agenzia delle Entrate. Quali sono le pratiche, gli interventi e i lavori a cui spettano le agevolazioni? Qual è l'importo massimo detraibile e quando applicare l'iva al 10%? Facciamo chiarezza sul bonifico parlante e sugli altri adempimenti richiesti.

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Se stai leggendo questo articolo, è perché hai voglia di inquinare meno e di risparmiare qualche soldino. Magari sfruttando gli incentivi e le detrazioni messe in campo dall'Agenzia delle Entrate. Con questa guida cercherò di far chiarezza in questa giungla fatta di norme, a volte contraddittorie, riguardanti gli Ecobonus sul risparmio energetico.

L'Ecobonus al 50 % e al 65 % è stato prorogato per tutto il 2022, 2023 e 2024, addirittura il Superbonus fino al 2025. E' un'ottima opportunità, non fartela sfuggire.

Ma vediamo tutti gli aspetti in dettaglio:

 

Che cos'è l'ecobonus?

Con l'Ecobonus, il governo intende incentivare i lavori edili ed impiantistici volti a ridurre i consumi energetici dei nostri edifici..

Ma in cosa consistono queste detrazioni fiscali? Immagina di ristrutturare casa e di spendere 10.000 € per sostituire l'impianto di riscaldamento corredato di caldaia a condensazione. Oggi, l'Agenzia delle Entrate restituisce il 65 % della spesa sostenuta in detrazioni IRPEF. Quindi, l'Agenzia non ti verserà sul conto 6.500 € (65% di 10.000 €), ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, in più rate annuali.

Sono due le aliquote di rimborso previste dagli ecobonus ordinati al variare degli interventi realizzati nelle singole unità immobiliari: il 50%, il 65%.

ecobonus 65 e 50

Per gli interventi su parti condominiali, le aliquote salgono (scopri di più).

A titolo informativo, esiste anche il Superecobonus, che ho approfondito nell'articolo dedicato.

Quali sono i lavori detraibili al 65%.

Prendi fiato, perché l'elenco è bello lungo. Puoi ottenere il rimborso del 65% delle spese sostenute (art. 14 Decreto-legge del 04/06/2013 n. 63) per:

      • gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII.
      • gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
      • gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d'aria calda a condensazione;
      • l'acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
      • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. In pratica, il rifacimento dell'impianto di riscaldamento;
      • gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione realizzato.;
      • gli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
      • l'acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto (building automation) degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative. Questi dispositivi, mediante la fornitura periodica dei dati, dovranno indicarti le condizioni di funzionamento correnti e consentire l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto;
      • gli interventi di riqualificazione energetica;
      • gli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti).
      • l'installazione di impianto pannelli solare termico per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;

ecobonus interventi

Caliamo con l'aliquota detraibile:

Quali sono i lavori detraibili al 50%.

Tra le spese detraibili al 50% (art. 14 Decreto-legge del 04/06/2013 n. 63) abbiamo:

      • l'acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311), porte esterne, portoncini;
      • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, senza la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
      • sostituzione o nuova installazione di impianto di climatizzazione invernale dotati di generatori a biomassa (pellet, truciolato etc.), fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

Lavori detraibili con aliquote differenti (su parti comuni)

In realtà, esistono ulteriori aliquote. Difatti, se l'intervento riguarda il cappotto termico e la coibentazione del tetto di un condominio l'aliquota passa dal 70 all'85%. Vedi l'approfondimento.

Dopo questa bella notizia, a tutto c'è un limite:

Qual è l'importo massimo detraibile?

I massimali di spesa per il risparmio energetico sono variabili, in base alla tipologia di intervento. L’ammontare massimo della detrazione va da 30.000 €, per la sostituzione degli impianti termici, ai 60.000 €, per gli interventi su involucro e impianti solari. Può raggiungere i 100.000 euro nel caso di interventi più rilevanti.

Nel caso di Ecobonus al 65% o al 50%, le spese vengono restituite in 10 anni.

Ma vediamoli in dettaglio:

TIPO DI INTERVENTO

SPESA MASSIMA

ecobonus ordinari

IMPORTO MASSIMO DETRAZIONE

Riqualificazione energetica di edifici esistenti (legge 296 del 2006,  art. 1 c.344).

 153.846,15 € 

100.000 €

Coibentazione dell'involucro di edifici esistenti (per esempio, cappotto pareti, tetti e pavimenti); legge 296 del 2006, art. 1 c.345.

€ 92.307,69

60.000 €

Sostituzione di finestre comprensive di infissi (legge 296 del 2006,  art. 1 c.345).

120.000 €

Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (legge 296 del 2006,  art. 1 c.346).

92.307,69

60.000 €

Acquisto e posa in opera di schermature solari (art. 14 c.2 Dl 63/2013)

120.000 €

60.000 €

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua (legge 296 del 2006,  art. 1 c.347); sia nel caso di installazione di sistemi di regolazione evoluti della temperatura, sia senza.

46.153,84 €(con regolazione) 60.000 € (senza regolazione)

30.000 €

Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia (comma 347, articolo 1, Legge 296/2006, esteso dal 1 gennaio 2008);

46.153,84 €

Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi (DL 63/2013 art. 14 c.1);

46.153,84 €

Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria (DL 201/2011 art. 4 c.4);

46.153,84 €

Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (DL 63/2013 art. 14 c.2 b-bis)

153.846,15 €

100.000 €

Sostituzione o nuova installazione di impianti di climatizzazione invernale, dotati di generatori di calore, alimentati da biomasse combustibili: stufe e caldaie pellet, cippato, legna ecc.(art. 14 c.2 bis Dl 63/2013);

60.000 €

30.000 €

Installazione di sistemi di building automation per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative (Legge 208 del 2015 art. 1 c. 88)

23.076 €

15.000 €

 

IMPORTANTE: La detrazione riguardante un intervento non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali. Sono cumulabili i massimali, ma realizzati su lavorazioni diverse!

In pratica, se installassi una caldaia, non potresti detrarla sia al 50% che al 65%.

Quale destinazione d'uso devono avere gli immobili?

Per quanto attiene gli ecobonus ordinari la condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti (non sulle nuove costruzioni), di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professionale).

Quindi, vanno bene negozi, abitazioni, laboratori, uffici, capannoni industriali, magazzini. Ulteriore requisito, gli ambienti riqualificati devono essere riscaldati prima che inizino i lavori!

Quali sono gli adempimenti richiesti

Per ottenere l'Ecobonus:

      • dovrai inviare una comunicazione all'Enea. L'invio dovrà avvenire entro 90 giorni dal termine dei lavori, tramite modalità telematica (sito Enea);

ecobonus enea

In alcuni casi, l'asseverazione di un professionista può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore/installatore del rispetto dei requisiti di accesso all'incentivo.  L'asseverazione può essere omessa nel caso di semplici interventi come la sostituzione degli infissi in un'unità immobiliare, oppure la sostituzione del generatore di calore sempre in un'unità immobiliare:

          • sostituzione caldaia a condensazione sotto 100 kW: l'asseverazione può essere sostituita dalla dichiarazione del fornitore circa ns (efficienza energetica stagionale per il riscaldamento) maggiore o uguale al 90%. Nel caso di ecobonus al 65%, i requisiti sono inoltre comprovati dalla scheda prodotto del dispositivo di controllo della temperatura che deve appartenere alle classi V, VI oppure VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02. Lo stesso vale per i generatori di aria calda a condensazione;
          • per le pompe di calore di potenza termica utile non superiore a 100 kW, come dichiarata dal fornitore nelle condizioni di temperatura cui all'allegato F, l'asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore attestante il rispetto dei requisiti tecnici di cui al punto 5.1 del decreto efficienza energetica;
          • per sistemi ibridi con potenza termica utile della caldaia minore o uguale a 100 kW, l'asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore attestante il rispetto dei requisiti tecnici di cui al punto 6.1 del decreto efficienza energetica;
          • limitatamente alla sola sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari la suddetta asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione dei fornitori o assemblatori o installatori di detti elementi, attestante il rispetto dei valori riportati minori o uguali ai valori riportati nella tabella 1 dell'allegato E;
      • Per gli appalti che complessivamente superano i 70.000 € occorre indicare in fattura e nell'affidamento all'impresa edile il contratto CCNL applicato e del durc di congruità.

Ulteriori adempimenti richiesti per la detrazione?

Per gli interventi iniziati successivamente al 6 ottobre 2020, è obbligatoria che un professionista valuti che i prezzi siano congrui con i costi del mercato. Per gli interventi i quali l'asseverazione di un professionista può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore, al fine di semplificare. è sufficiente rispettare i prezzi unitari dell' allegato I del DL Requisiti 20 agosto 2020. Negli altri casi, come la posa in opera della coibentazione, dovrai realizzare la congruità dei prezzi.

Le documentazioni raccolte, comprese le Asseverazioni a firma del tecnico incaricato, andranno poi consegnate al proprio consulente fiscale/CAF entro la data di presentazione della Dichiarazione dei redditi.

Ma tutti possono usufruire della detrazione?

Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?

Possono usufruire delle altre detrazioni Ecobonus al 65% o al 50% tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa e anche i titolari di reddito d’impresa.

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: 

- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari;

- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

- contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali): approfondisci; I titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione sia su beni merce, patrimoniali che strumentali (risoluzione 34/2020 del 25 giugno)

- locatari (affittuari) o comodatari;

- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

- associazioni tra professionisti;

- gli Istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;

Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi e questi non siano effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa:

- il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado)

- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 64/2016). 

Sul tuo immobile, potrebbero esserci più comproprietari. Come dovrai comportarti:

A chi spetta la detrazione in caso di più proprietari (comproprietà)?

La detrazione Irpef per l'Ecobonus spetta a chi effettua il pagamento mediante bonifico parlante.

Questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale, come detto in precedenza.

Il soggetto, possessore o acquirente, anche di una porzione di unità abitativa, potrà beneficiare interamente dell’agevolazione, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.

Se la spesa per i lavori è sostenuta da più soggetti, dovranno essere indicati nome, cognome e codice fiscale delle persone interessate alla detrazione fiscale.

Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, sarà necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore o di altro condomino, che effettui il pagamento.

Inoltre, per poter accedere alle detrazioni, occorre effettuare i pagamenti seguendo determinate regole:

Qual è la dicitura del bonifico parlante per le detrazioni sul risparmio energetico? 

Quando ti appresterai a pagare l'idraulico, il muratore, l'elettricista, il caldaista, l' ingegnere, non pagare in contanti! Occorre pagare tramite bonifico, indicando precise causali. Fortunatamente molte banche hanno predisposto dei bonifici pre-compilati. Sicuramente attraverso la home-banking troverai questo servizio. Altrimenti, ti segnalo la corretta dicitura della causale:esempio bonifico parlante ecobonus

Causale Ecobonus:

“Riqualificazione energetica, articolo 1, commi 344-347, legge 296 / 2006. – Pagamento fattura n. ___ del___ a favore di ___ partita Iva ___C.f. beneficiario detrazione_________”.

Altro argomento da chiarire è l'IVA, a cui vengono assoggettati i materiali e le prestazioni in una Riqualificazione energetica:

Quale IVA si applica  per gli interventi volti al risparmio energetico?

L'Agenzia delle Entrate, per favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio immobiliare, ha ridotto l'Iva agevolata da pagare su beni e servizi.

ecobonus iva agevolata 4 10 22 detrazioni

In particolare, si pagheranno con:

IVA al 4%:

tutti i lavori, che hanno come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche (messa a norma di un ascensore, installazione di servoscala montascale, abbattimento di gradini per la sostituzione con scivoli, installazione rampe)

IVA  22%:

gli onorari dei professionisti eventualmente coinvolti nei lavori;

acquisto di beni finiti, quando è diretto, da parte del committente, presso il negozio o il deposito di materiali edili.

IVA  10%:

- prestazioni di servizi (manodopera) relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

- beni, solo se la relativa fornitura è posta in essere nell'ambito del contratto di appalto. Quindi, l'aliquota agevolata al 10% dei beni, sarà applicata solo se questi prodotti saranno inclusi all'interno del contratto di appalto, che il committente stipulerà con l'impresa. L'impresa, in questo caso, acquisterà i prodotti dal fornitore (mattonelle, pavimenti, sanitari, ecc.) con l'IVA al 22% e poi applicherà al committente l'IVA al 10% (andando quindi in "credito d'IVA" nei confronti dello Stato); 

L'Iva al 10%, se acquisti direttamente tu, puoi ottenerla solo se i tuoi lavori ricadono in restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. Non in manutenzione straordinaria. Chiedi al tecnico che hai incaricato.

Differentemente, quando l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, il 10% si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni stessi.

Vediamo un esempio: costo totale dell’intervento 10.000 euro, di cui 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa, 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, rubinetteria e sanitari).

L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 - 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a 2.000 euro) l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%. Leggi questo articolo per approfondire.

Cosa far mettere in fattura?

Ho voluto realizzare questo paragrafo, in quanto la corretta descrizione della fattura è essenziale, per non aver contestazioni dall'Agenzia delle Entrate.

Gli elementi essenziali sono: tipo di opera (manutenzione straordinaria, ordinaria, risanamento, ristrutturazione), descrizione intervento, localizzazione dell'immobile (indirizzo ed estremi catastali) e titolo abilitativo.

Vediamo un esempio:

Descrizione:

"Opere di riqualificazione energetica. Cantiere sito in via Roma 14 Firenze, foglio xx p.lla xx sub x. Installazione del cappotto legittimato dalla CILA n°___ del __/__/____"

 

 

Sconto in fattura e cessione del credito.

Per tutto il 2022, 2023 e 2024 su tutte le spese sostenute, in alternativa alla detrazione, potresti richiedere all'impresa lo sconto in fattura. Cosa significa? L'impresa ti anticiperà i soldi, che recupererà in futuro come creditore d'imposta. In pratica, l'impresa, diventando creditore d'imposta, è come se avesse pagato anticipatamente le tasse allo Stato. Lo Stato stornerà dalle imposte future quanto anticipato dall'impresa. E' intricato, ma spero che tu abbia capito, perché non riesco a far meglio. In sostanza, non paghi la quota di spesa che recupereresti in detrazione. 

Sembrerebbe una via poco "conveniente" per le imprese. E' come se facessero da banca e prestassero i soldi allo Stato. Ma ecco il comma della svolta contenuto nel Decreto Rilancio

A sua volta, l'impresa ha la facoltà di cedere il credito ad altri soggetti, compresi gli Istituti di credito (banche ecc.) ed altri Intermediari finanziari. 

Con la pubblicazione del decreto-legge 11/2023, ahimè potrai cedere il credito solo qualora avessi avviato l'iter autorizzativo comunale (CILAS, CILA, SCIA o Permesso di costruire) prima del 17 febbraio 2023, o per gli interventi che non necessitano della presentazione di un titolo abilitativo, avessi già avviato i lavori in tale data.  Inoltre, con il DL 39/2024 è necessario che al 30 marzo 2024, siano state sostenute delle spese, documentate da fatture, per lavori già effettuati.

Penso ti possa essere utile l'articolo sullo sconto in fattura! Se non trovassi un'impresa disposta a far ciò, potresti cedere il credito alle banche: dai un occhio all'articolo sulla cessione del credito.

Con il DL Antifrodi, anche per gli Ecobonus "ordinari", nel caso di cessione del credito e sconto in fattura, oltre all'apposizione del visto di conformità da parte del CAF o del commercialista.

Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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