Bonus mobili e elettrodomestici guida e novità 2025
Bonus mobili e elettrodomestici dell'Agenzia delle Entrate. Quali sono i mobili detraibili? Occorre realizzare degli interventi oppure è possibile ottenere il bonus senza ristrutturazione? Qual è il tetto massimo detraibile e quando è possibile applicare l'iva al 10% sugli acquisti. Bonifico parlante e sugli altri adempimenti richiesti.
Ottime notizie, il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato per tutto il 2025.
Detto ciò, con questa guida cercherò di far chiarezza in questa giungla fatta di norme, a volte contraddittorie, sul bonus mobili.
Indice
- Qual è l'importo massimo detraibile?
- Per quali mobili spetta la detrazione?
- Quando è possibile usufruirne?
- Quali sono gli interventi che rientrano in ristrutturazione?
- Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?
- A chi spetta la detrazione in caso di più proprietari?
Ma vediamo i dettagli:
In che cosa consiste?
Acquistando dei mobili, hai diritto ad una detrazione dalle tasse pari al 50% della spesa sostenuta.
Cerchiamo di capire meglio. Immagina di ristrutturare casa e di acquistare una cucina da 4.000 €. L'Agenzia delle Entrate ti restituirà il 50 % in detrazioni dalle tasse IRPEF. Quindi, l'Agenzia, non ti verserà sul conto 2.000 € (50% di 4.000 €) ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, in più rate annuali, per la precisione 10. In pratica, ogni anno pagheresti 200 € in meno di tasse IRPEF.
Direi che si tratta di un'ottima occasione.
Qual è l'importo massimo detraibile?
Il bonus mobili è stato prorogato per tutto il 2024 e 2025 per un massimo di 5 mila euro di spesa detrabile.
Quindi, al massimo ti verranno restituiti dalle tasse il 50% di 5000 € e quindi 2.500 €.
Vediamo un esempio. Immagina di aver speso 5.000 € per acquistare la cucina. Purtroppo potrai detrarre solo il 50% di 4000 €, quindi 2000 € L'Agenzia dello Entrate ti scalerà dalle tasse 200 € ogni anno per 10 anni fino a raggiungere i 2.000 € (50% di 4.000 €).
Se dovessi spendere 30.000 euro in arredamento, sui restanti 14.000 € non otterresti benefici!
Nel caso di frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.
Vediamo i requisiti di accesso:
Bonus mobili: quando è possibile usufruirne?
Dal titolo del paragrafo avrai dedotto che non è detto che tu possa accedere al 50%.
Difatti, potrai ottenere il bonus mobili solo se realizzassi almeno un intervento di manutenzione straordinaria, detratto come intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Quindi per poter ottenere il rimborso dovrai aver realizzato degli interventi edili / impiantistici sul tuo immobile, su cui aver richiesto il bonus ristrutturazione. Nel capitolo successivo ti elencherò quali interventi vengono ritenuti "manutenzione straordinaria".
Inoltre, per fruire del bonus mobili occorre che i lavori edili siano iniziati prima dell’acquisto dei mobili stessi. Pertanto, se avessi versato degli acconti prima dell'inizio lavori, non potresti detrarre queste spese di acconto.
Come dimostrate l'inizio lavori? In caso di deposito di un titolo edilizio da parte di un architetto, geometra o ingegnere (SCIA o CILA), sarà sufficiente conservare il modello dell'atto. Qualora la ristrutturazione non richiedesse questa documentazione, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Un'altra domanda che mi viene posta spesso riguarda il limite temporale: fino a quando, rispetto alla data di inizio lavori, potrai acquistare i mobili? Ebbene, la legge ha attribuito tale scadenza all'ultimo giorno dell'anno, 31 dicembre.
Vorrei precisarti che la detrazione spetta anche qualora i mobili acquistati vengano disposti in ambienti della casa differenti da quelli oggetto di ristrutturazione. Ad esempio: lavori di ristrutturazione realizzati in cucina e acquisto della camera da letto. Anche qualora gli interventi edili fossero realizzati in una pertinenza accatasta autonomamente (circolare 7/E del 27 aprile 2018).
Altra informazione fondamentale è:
Gli interventi finalizzati al risparmio energetico (ecobonus) non danno diritto al bonus mobili e grandi elettrodomestici.
Infine, è possibile ottenere il bonus mobili anche aderendo al Supersismabonus e sismabonus "ordinario" (interpello n. 419 del 29 settembre 2020)
Cessione del credito e sconto in fattura
Come saprai, in alternativa alla detrazione futura dalle tasse, potresti cedere il credito alle banche o al fornitore (sconto in fattura), per ottenere i soldi immediatamente!
Purtroppo, per il bonus mobili, la legge non prevede questa possibilità. La spesa per l'acquisto dei mobili potrai portarla solo in detrazione! Comunque hai diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche qualora avessi ceduto il bonus ristrutturazione o effettuato lo sconto in fattura sulle spese di ristrutturazione.
Per quali mobili spetta la detrazione / bonus?
L'agenzia delle Entrate, ha chiarito quali mobili possono essere detratti, tramite l'uso di circolari, FAQ e altri canali. Per semplificarti al massimo la questione, vorrei elencarti i mobili il cui acquisto ricade in detrazione: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc. (da guida Agenzia delle Entrate). Rientra anche la cucina e il divano-letto. Puoi portare in detrazione anche i mobili realizzati su misura dagli artigiani.
Non ricadono nel bonus: porte, pavimentazioni (per esempio il parquet o le piastrelle in gres porcellanato), tende, tendaggi soprammobili e complementi di arredo (da guida AdE).
Ricadono in detrazione anche i grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe
E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall'etichetta energetica.
Apro una piccola parentesi. Da qualche anno, obbligatoriamente, su alcuni elettrodomestici deve essere applicata una etichetta che indichi i consumi e una classe di merito. Difatti per agevolare la comprensione, è stata realizzata una scala alfabetica, dove con A+++ si indica l'elettrodomestico più efficiente e con G quello che consuma di più.
L'acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l'obbligo. Da marzo 2021, la scala energetica ha subito delle variazioni. Ad oggi, le classi vanno dalla G alla A. Ancora non ci sono stati dei chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate!
Ma vediamo qualche esempio di elettrodomestici che ricadono nel bonus (allegato II, D.Lgs. n. 49/2014):
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- frigoriferi, congelatori e altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti lavatrici;
- asciugatrici e lavatrici;
- lavastoviglie;
- apparecchi di cottura e forni a microonde;
- stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici;
- ventilatori elettrici, estrattori d'aria e apparecchi per il condizionamento (da guida AdE) etc.
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Non possono essere detratti: aspirapolvere, scope meccaniche e altre apparecchiature per la pulizia, macchine per cucire, macchine per maglieria, macchine tessitrici e per altre lavorazioni dei tessili, ferri da stiro e altre apparecchiature per stirare, pressare e trattare ulteriormente gli indumenti; tostapane; friggitrici, frullatori, macina caffè elettrici e apparecchiature utilizzate per aprire o sigillare contenitori o pacchetti, coltelli elettrici, apparecchi tagliacapelli phon, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo, sveglie, orologi da polso o da tasca e apparecchiature per misurare, indicare e registrare il tempo, scaldabagno o boiler elettrico, bilance, computer, stampanti, telefoni, videocamere, televisori (anche A+), tablet, smart TV e trapani.
Non possono essere detratti mobili o elettrodomestici usati, di seconda mano o vintage.
E' possibile detrarre anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Come promesso ti voglio indicare quali interventi, secondo l'Agenzia delle Entrate, rientrano in "manutenzione straordinaria":
Quali sono gli interventi e i lavori che rientrano in ristrutturazione?
Occorre precisare che, l'Agenzia delle Entrate, ha fatto molta confusione sulla terminologia. Eviterò di polemizzare per non annoiarti. Mi limiterò a segnalarti le opere che ti permettono di accedere di conseguenza al bonus mobili:
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- manutenzione ordinaria all'interno della quale ricadono "gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti". A titolo esemplificativo la tinteggiatura della facciata condominiale, la sostituzione della pavimentazione e/o della ringhiera del lastrico solare etc.
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ATTENZIONE: gli interventi in manutenzione ordinaria permettono la detrazione solo quando le opere riguardano parti comuni (condominiali). Quindi i mobili dovranno essere relativi a queste aree!
Vediamo ora gli interventi che riguardano le parti esclusive e private. Per essere detratti i mobili, gli interventi di ristrutturazione devono ricadere in manutenzione straordinaria oppure devono prevedere l'abbattimento delle barriere architettoniche (opere per disabili):
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- manutenzione straordinaria (opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari) e superiori. Ad esempio, opere come: spostamento di tramezzi e divisori non portanti, apertura, chiusura o spostamento di porte e infissi, rifacimento impianto fognario privato, realizzazione piscina esterna, rifacimento degli impianti elettrico, idrico - bagno- gas cucina, di riscaldamento, di condizionamento / climatizzazione, antintrusione (telecamere e videosorveglianza) , realizzazione ascensore, frazionamento, accorpamento, cambio di destinazione d'uso, cerchiature muri, rifacimento solaio o tetto, aprire una finestra, rimozione amianto etc.
- abbattimento barriere architettoniche: opere volte al miglioramento dei movimenti da parte di persone con difficoltà a deambulare: ad esempio l'installazione di montascale o rampe.
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Importante: le detrazioni non valgono in caso di nuove costruzione!
Se volessi approfondire l'argomento ti consiglio la lettura "bonus ristrutturazione".
Bonus mobili senza CILA o SCIA
Non sempre è necessaria le comunicazioni comunali CILA o la SCIA per accedere al bonus ristrutturazioni e quindi di conseguenza al bonus mobili. In questo caso sarà sufficiente compilare il seguente modellino.
Ora dovresti aver chiarito se i tuoi interventi ricadono nel bonus ristrutturazioni. Ma tutti possono usufruire della detrazione?
Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. Quindi, se hai un lavoro e risiedi in Italia, potrai accedere al bonus.
L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
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- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari (affittuari) o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l'azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
- soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
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Sfatiamo il mito che il bonus mobili venga assegnato solo alle giovani coppie. Non ti preoccupare, è valido anche per chi ha festeggiato le nozze d'oro o d'argento.
Altro dettaglio non da poco: se le spese per ristrutturare l’immobile fossero state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Il tuo immobile potrebbe essere in comproprietari. Come dovrai comportarti:
A chi spetta la detrazione in caso di più proprietari (comproprietà)?
La detrazione per gli elettrodomestici del 50% spetta a colui che ha effettuato i pagamenti.
Questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale sull'immobile, come detto in precedenza.
Il soggetto, possessore o acquirente, anche di una porzione di unità abitativa, potrà beneficiare interamente dell’agevolazione del 50%, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.
Decesso del contribuente o cessione dell'immobile
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di compravendita dell’immobile. Quindi, in questo secondo caso, il credito rimane in testa a colui che ha acquistato i mobili. Questo vale anche qualora con la vendita dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate del bonus ristrutturazione.
Altro argomento da chiarire è l'IVA a cui vengono assoggettati i materiali e le prestazioni in una ristrutturazione o riqualificazione energetica:
Quale IVA si applica?
L'agenzia delle Entrate, per favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio immobiliare, ha ridotto l'iva da pagare su beni e servizi.
Tuttavia, nel caso di bonus mobili si applica il 22%.
Infine, quali sono i documenti da conservare:
Adempimenti, dicitura del bonifico parlante e metodi di pagamento.
Come ti dicevo, per poter richiedere il bonus mobili occorre realizzare una "ristrutturazione". In alcuni casi, occorre presentare una pratica edilizia (CILA, SCIA, Permesso di costruire) in Comune a firma di tecnico abilitato, prima dell’inizio dei lavori. Oltre a conservare questo documento dovrai custodire le fatture o scontrini, le ricevute dei bonifici o di avvenuta transizione.
La documentazione raccolta dovrà essere consegnata al proprio consulente fiscale/CAF entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi per 10 anni!
Il pagamento può essere effettuato, oltre che tramite bonifico, mediante bancomat, carte di credito o di debito.
IMPORTANTE: Non pagare in contanti o assegni! Le spese devono essere tracciabili!
Nel caso volessi pagare con bonifico, l'Agenzia non ha segnalato alcuna dicitura. Non esiste un bonifico parlante per il bonus mobili! Tuttavia, molte banche utilizzano questa dicitura: bonus mobili - art. 16, comma 2, DL 63/2013;
Infine, per alcuni oggetti dovrai inviare la comunicazione all'Enea:
Ma bisogna comunicare qualcosa all'Enea?
Per i mobili non è necessaria. Viceversa, in pochissimi sanno che è necessaria per gli elettrodomestici. Attenzione non per tutti. Ho approfondito l'argomento in questo articolo.
Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.