Caldaia e sistemi di regolazione evoluti classe V - VI - VIII ecobonus
Quali sono i sistemi evoluti di regolazione della temperatura di classe V - VI - VII che consentono l'accesso all'Ecobonus 65% nel caso venissero accoppiati ad una caldaia a condensazione? Come riconoscerli e caratteristiche.
Secondo il comma 347, articolo 1, Legge 296/2006 per la:
a) sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente (ηs) ≥ 90%, pari al valore minimo della classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18/02/2013; è possibile ottenere una detrazione del 50% delle spese sostenute.
b) sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di cui al superiore punto a) e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, è possibile ottenere una detrazione del 65% delle spese sostenute.
La scadenza dell'ecobonus è stata fissata al 31 dicembre 2024.
Quindi, per ottenere l'ecobonus al 65%, oltre alla caldaia a condensazione di classe A, occorre installare sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI oppure VIII.
Ma vediamo di cosa si tratta in dettaglio:
Sistemi di regolazione della temperatura.
Per definizione:
Classe V – Termostato d’ambiente modulante, destinato all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti: un termostato elettronico ambientale che varia la temperatura del flusso dell’acqua lasciando che l’apparecchio di riscaldamento dipenda dalla deviazione fra la temperatura ambientale misurata e il punto d’analisi del termostato stesso. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
Classe VI – Centralina di termoregolazione e sensore ambientale, destinati all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti: un controllo della temperatura del flusso in uscita dall’apparecchio di riscaldamento che varia la temperatura di tale flusso secondo la temperatura esterna e la curva di compensazione atmosferica scelta. Un sensore della temperatura ambientale controlla la temperatura del locale e adegua la sfasatura parallela della curva di compensazione per migliorare l’abitabilità del vano. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
In pratica l'impianto, in base alla temperatura esterna dell'ambiente modifica la temperatura di mandata dell'acqua. In che modo, o modulando la portata del gas nel bruciatore, oppure modulando la portata d'acqua tramite una valvola a tre vie.
Ne segue che, al diminuire della temperatura esterna, l'impianto aumenta la temperatura dell'acqua di mandata nelle tubazioni. Nella figura occorre utilizzare una delle curve. La scelta della curva dipende dalla zona climatica in cui è posto l'impianto.
Classe VIII – Controllo della temperatura ambientale a sensori plurimi, destinato all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti: un controllo elettronico munito di 3 o più sensori ambientali che varia la temperatura del flusso d’acqua, lasciando che l’apparecchio di riscaldamento dipenda dalla deviazione fra la temperatura ambientale misurata aggregata e i punti d’analisi del termostato stesso. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
In pratica, si tratta di sistemi modulanti più o meno evoluti che si differenziano dai classici on / off. I sistemi on-off, non modulando la temperatura, una volta raggiunto il clima richiesto, si spengono, per poi ripartire quando si abbassa la temperatura. I cicli di accensione / spegnimento provocano aumenti di consumi. Ad esempio, la presenza dei soli termostati collegati ai collettori sono del tipo ON/OFF.
Descrizione dei sistemi
I sistemi di classe V sono i più diffusi. La maggior parte dei cronotermostati in commercio hanno queste caratteristiche. Il sensore della temperatura interna è presente direttamente nel cronotermostato.
Nei sistemi di VI classe, la regolazione è più performante. Oltre al sensore interno, è presente anche un sensore all'esterno della casa. Quindi, sulla regolazione incide anche la temperatura esterna. Il tutto viene gestito da una centralina che sceglie una curva climatica. Dopoché, la sonda esterna collegata alla centralina rileva la temperatura esterna e regola la temperatura di mandata dell’acqua. Infine, il sensore ambientale rileva la temperatura interna del locale che sta controllando e adegua la sfasatura della curva climatica scelta alle condizioni ambientali programmate.
Nel sistema in classe VIII aumentano ulteriormente i sensori, controllati sempre da una centralina di termoregolazione e un termostato ambiente.
Molti clienti mi chiedono: "è sufficiente accoppiare una nuova caldaia a condensazione con le valvole termostatiche per ottenere il 65%? La risposta è no. Devi installare gli apparecchi elencati precedentemente!. A prescindere, per legge, nel momento in cui sostituisci una caldaia devi installare le valvole termostatiche!
Infine, ti consiglio di acquistare i termostati dello stesso brand della caldaia. Difatti, scegliendo brand differenti, potrebbero dialogare peggio.
Come accertarsi delle caratteristiche?
Per essere certo che il dispositivo acquistato ricada in queste classi, dovrai richiedere la scheda di prodotto del dispositivo di controllo della temperatura dove viene segnalata l'appartenenza alle classi V, VI oppure VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, dichiarazione reda ai sensi dei Regolamenti della Commissione n. 811/2013 e n. 813/2013.
Ad esempio, le caldaia Immergas in commercio accedono tutte al 50%. Se accoppiate al cronotermostato CArv2, supercar o mini rcd, rinetrano nel 65%. Vedi la certificazione.
Stesso dicasi per la Vaillant. Vedi la certificazione dei sistemi di regolazione. Se acquistassi una caldaia Sime, potresti accoppiarla con il cronotermostato Sime Home Plus.
Per quanto rigurada la Saunier Duval, potresti optare per Exacontrol E, E7, E7C, E7RC, Migo, Miset.
Oramai, la maggior parte delle aziende produttrici di caldaie realizza questi documenti, che dovrai conservare ed esibire in caso di controlli.
Adempimenti
Dal 2020, potresti barattare la detrazione in 10 anni in cambio di una minore liquidità immediata. Questi meccanismi, detti cessione del credito o sconto in fattura, portano con se ulteriori adempimenti. Ti ricordo che, con il decreto-legge 11/2023, potrai beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito solo qualora avessi già avviato l'iter autorizzativo comunale (CILAS, CILA, SCIA o Permesso di costruire) prima del 17 febbraio 2023 e avvio dei lavori entro il 30 marzo 2024 (DL 39/2024).
In questi casi potrebbe essere necessaria la congruità dei prezzi e quindi il confronto tra i prezzi applicati dall'impresa e il prezzario DEI o regionale e il visto di conformità da parte di un CAF/commercialista. Scopri quando: obbligatorio il visto e la congruità.
Nel caso optassi per la semplice detrazione dalle tasse, al posto della congruità e del visto, sarebbe sufficiente una semplice dichiarazione sul rispetto dei massimali di costo di cui all’allegato I da parte dell'installatore. Eccoti il modello. In particolare, per la fornitura di una caldaia a condensazione, il prezzo massimo è stato stabilito in 240 €/kWt (esclusa IVA). Nel solo caso in cui l'intervento comporti il rifacimento del sistema di riscaldamento esistente, come opportunamente comprovato da opportuna documentazione, al massimale si aggiungono € 180/m2 per sistemi radianti a pavimento, o € 60/m2 negli altri casi, dove per superficie si intende solo quella riscaldata.
Spero che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.