Bonus caldaia 2024 2025: incentivi e regole
Bonus caldaia a condensazione: come richiedere gli incentivi e le detrazioni enea, quando spettano e a chi. Ecobonus, Superbonus e ristrutturazioni.
Pessime notizie, dal 1 gennaio 2025, l'acquisto di una caldaia a condensazione servita da metano e GPL non è più agevolabile.
In passato avresti potuto scegliere tra tre bonus:uno rivolto a chi ristruttura la casa e gli altri a chi volesso voluto ottenere un risparmio energetico (Ecobonus). Inoltre, se oltre ad installare la caldaia, avessi avuto l'intenzione di riqualificare energicamente il tuo edificio, avresti potuto sfruttare il Superbonus.
Il presente articolo è quindi valido fino al 31 dicembre 2024
Importante, gli incentivi valgono solo nel caso in cui, alla data della richiesta di detrazione, l'immobile è “esistente”, accatastato o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
Partiamo con il primo bonus:
Ecobonus caldaia
Tramite l'ecobonus per il risparmio energetico potrai detrarre parte della spesa complessiva di installazione e fornitura della caldaia. La percentuale di spesa recuperabile dipende dall'anno di sostenimento delle spese e dall'immobile oggetto di intervento.
gli infissi e non per apertura di nuove finestre! Vediamo le aliquote:
Su abitazione principale e da parte di proprietari e titolari diritti reali |
su altri immobili e/o da parte di altri soggetti |
Detrazione massima |
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2024 |
50% (o 65% con contestuale installazione di sistemi evoluti) |
30.000 € |
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2025 |
50% |
36% |
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2026 e 2027 |
36% |
30 % |
Ti faccio un esempio con aliquota 50%. Immagina di acquistare e posare una caldaia a condensazione e di spendere 10.000 €. L'Agenzia delle Entrate ti restituirà il 50 % in detrazioni Irpef. Quindi, l'Agenzia, non ti verserà sul conto 5000 € (50% di 10.000 €), ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, in 10 rate annuali. In pratica, ogni anno pagherai 500 € di tasse in meno.
Però attenzione, nel caso optassi per il bonus risparmio energetico, al fine di ottenere il 65%, oltre alla caldaia a condensazione, dovrai installare anche deisistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII.
Vediamo cosa si intende:
Classe V – Termostato d’ambiente modulante: un termostato che varia la temperatura dell’acqua in base alla temperatura ambientale.
Classe VI – Centralina di termoregolazione e sensore ambientale che varia la temperatura dell'acqua in base alla temperatura esterna e interna.
Classe VIII – Controllo della temperatura ambientale con più sensori.
Sono dei sistemi di gestione della temperatura, che a mio parere, sono fondamentali per un corretto uso dell'apparecchio. Non ti far spaventare dai nomi, il costo, specialmente per sistemi di classe V, non è nulla di spropositato. Compresa l'installazione, ci aggiriamo sui 150/200 €.
È esclusa dall’agevolazione la trasformazione dell’impianto di climatizzazione invernale da centralizzato a individuale o autonomo (guida ADE).
Nel caso di ecobonus, per la sostituzione di una caldaia a condensazione sotto i 100 kW, visto che l'asseverazione circa il rispetto dell’efficienza energetica stagionale per il riscaldamento può essere sostituita dalla dichiarazione del fornitore, secondo il Decreto Requisiti all. A c. 13.2; l'ammontare massimo delle detrazioni fiscali è calcolato sulla base dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all'allegato I, sempre del Decreto Requisiti. Nell’allegato I, in riferimento alla fornitura della caldaia, si ammettono 200 €/ kWt. E, nel solo caso in cui l'intervento comporti il rifacimento dell'impianto di riscaldamento, come opportunamente comprovato da opportuna documentazione, al massimale si aggiungono € 180/m2 per sistemi radianti a pavimento, o € 70/m2 negli altri casi, ove la superficie si riferisce alla superficie riscaldata. I costi si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie. Traducendo, chiedi all'installatore di firmarti questo modello, e non ci pensi più.
Bonus ristrutturazione
Passiamo alla seconda opzione, il bonus casa la cui aliquota, anche in questo caso, varia:
Su abitazione principale e da parte di proprietari e titolari diritti reali |
su altri immobili e/o da parte di altri soggetti |
Massimale di spesa detraibile |
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2024 |
50% |
96.000 € |
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2025 |
50% |
36% |
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2026 e 2027 |
36% |
30 % |
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dal 2028 |
30% |
48.000 € |
Scegliendo il bonus casa potresti aderire anche al bonus mobili;
Superbonus
Chiudiamo il paniere dei bonus, con la ciliegina sulla torta: il superbonus.
Vista la convenienza, perchè non ti ho parlato solo di questo e ti ho fatto perdere tempo spiegandoti gli altri bonus? Semplice, perchè è il più "complicato" da ottenere e diciamo che nel tempo i vari governi lo hanno affossato. L'argomento è ampio, ti consiglio la lettura dell'approfondimento.
Spese detraibili
Potrai detrarre: la fornitura della caldaia e di tutti gli accessori, la manodopera, le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, il compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti, le spese per perizie e sopralluoghi, l’IVA, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori.
Tra le spese detraibili, è presente la parcella del professionista. Difatti, per l'installazione dell'impianto, potresti aver bisogno di un ingegnere, architetto o geometra che rediga la pratica CILA e la relazione energetica "ex-legge 10" che attesta il rispetto della normativa sull'efficienza energetica.
Limiti, spesa massima e bonifico parlante.
Per tutti i bonus, i pagamenti dovranno avvenire attraverso il bonifico parlante, identico a quelli standard ma con causali specifiche. Molte banche hanno predisposto dei bonifici pre-compilati. Sicuramente tra i servizi online della banca troverai questa opzione. Comunque, la corretta dicitura della causale nel caso di ecobonus è la seguente:
Per il bonus casa, la causale è: "Lavori edilizi (articolo 16-bis del Dpr 917/1986) – Pagamento fattura n. ___ del___ a favore di ___ partita Iva ___, C.f. beneficiario detrazione_________”.
A chi spetta la detrazione?
Importante! Le detrazioni spettano a:
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- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari (affittuari) o comodatari;
- familiari conviventi;
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In particolare, la detrazione spetta a chi effettua il pagamento e in entrambi i casi sopracitati, entro 90 giorni dalla data di fine lavori, bisognerà comunicare all'Enea la spesa sostenuta e le caratteristiche dell'impianto.
La documentazione raccolta (bonifici, fatture, asseverazioni a firma del tecnico incaricato) andrà poi consegnata al proprio consulente fiscale/caf entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Attenzione a non smarrire questi documenti, in caso di controllo perdereste le detrazioni.
Quale IVA si applica per gli interventi volti al risparmio energetico?
L'Agenzia delle Entrate, per favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio immobiliare uso residenziale, ha ridotto l'iva da pagare su beni e servizi.
In particolare, pagherai:
IVA al 4%:
tutti i lavori che hanno come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche (messa a norma di un ascensore, installazione di servoscala montascale, abbattimento di gradini per la sostituzione con scivoli dei gradini, installazione rampe)
IVA 22%:
gli onorari dei professionisti eventualmente coinvolti nei lavori;
acquisto di beni finiti, quando è diretto, da parte del committente, presso il negozio o il deposito di materiali edili.
IVA 10%:
- prestazioni di servizi (manodopera) relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria;
- beni , solo se la relativa fornitura è posta in essere nell'ambito del contratto di appalto. Quindi, l'aliquota agevolata al 10% dei beni, sarà applicata solo se questi prodotti saranno inclusi all'interno del contratto di appalto che il committente stipulerà con l'impresa. L'impresa, in questo caso, acquisterà i prodotti dal fornitore (mattonelle, pavimenti, sanitari, etc) con l'IVA al 22% e poi applicherà al committente l'IVA al 10% (andando quindi in "credito d'IVA" nei confronti dello Stato);
L'iva al 10%, se acquisti direttamente tu, puoi ottenerla solo se i tuoi lavori ricadono in restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. Non in manutenzione straordinaria.
Discorso a parte, quando l’appaltatore fornisce beni di valore significativo (ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, sanitari e rubinetteria da bagni e impianti di sicurezza) il 10% si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.
Vediamo un esempio: Costo totale dell’intervento 10.000 euro, di cui 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa, 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, rubinetteria e sanitari).
L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 - 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a 2.000 euro) l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%. Leggi questo articolo per approfondire.
Cosa far mettere in fattura?
Ho voluto realizzare questo paragrafo, in quanto, la corretta descrizione della fattura è essenziale per non aver contestazioni dall'Agenzia delle Entrate.
Gli elementi essenziali sono: tipo di opera (manutenzione straordinaria, ordinaria, risanamento, ristrutturazione), descrizione intervento, localizzazione dell'immobile (indirizzo ed estremi catastali) ed eventuale pratica comunale (se necessaria).
Vediamo un esempio:
Descrizione
"Fornitura e posa in opera caldaia a condensazione (completa di sistema di termoregolazione) Immobile sito in via Roma 14 Firenze distinto al NCEU al foglio xx p.lla xx sub x. Cila n°__ del ______ (se necessaria)"
Spero di averti detto tutto e che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.