Procedura pratica ENEA 2024: Caldaia o climatizzatore / pompa di calore
Caldaia, pompa di calore / condizionatore / climatizzatori: procedura online passo passo sulle comunicazioni Enea volta ad ottenere le detrazioni Ecobonus / risparmio energetico.
Per ottenere la detrazione / cessione del credito, nel caso di:
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- sostituzione di generatori di calore esistenti con caldaie a condensazione, pompe di calore o sistemi ibridi (caldaia a condensazione + pompa di calore);
- sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
é obbligatorio comunicare all’ENEA alcune informazioni sugli oggetti installati. Anche perché, questi oggetto devono garantire determinate performance per poter detrarre la spesa sostenuta. Performance da segnalare all'interno della comunicazione.
A meno che tu non sia un professionista, potrai inviare le comunicazioni che riguardano solo gli interventi che intendi detrarre in prima persona.
Le fasi da realizzare per comunicare gli interventi effettuati sono:
Indice
2. Inserimento dati del beneficiario
3. Inserimento dati dell’immobile
4. Inserimento dati dell’intervento
4b sostituzione con caldaia a condensazione
4c sostituzione con pompe di calore / climatizzatore / condizionatore
Ovviamente, partiamo dalla registrazione:
1. Registrazione al sito ENEA
Dopo aver concluso i lavori ed aver liquidato fornitori, installatori ed impresa, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, dovrai registrarti nel portale https://detrazionifiscali.enea.it.
E' possibile registrarsi solo tramite SPID, cliccando sul tasto “Registrati” nella sezione “Non sei ancora registrato/a”. Successivamente, dopo aver cliccato su “Entra o Registrati con SPID solo persone fisiche” nel menu in alto a destra, dovrai inserire le credenziali.
Se non avessi le credenziali SPID, potresti attivarle contattando una delle seguenti aziende: Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, Tim o Lepida.
Al primo accesso dovrai scegliere in quale veste intendi comunicare all'Enea:
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- beneficiario, in questo caso potrai comunicare solo gli interventi per i quali usufruisci della detrazione fiscale in prima persona;
- intermediario, qualora fossi un soggetto che intende compilare la dichiarazione per conto di un cliente o di una società. Optano per questa casistica i tecnici, gli amministratori di condominio o i legali rappresentanti delle società;
- asseveratore, se fossi un tecnico abilitato a trasmettere le asseverazioni del “Superecobonus 110%”.
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Dopodiché, occorre seguire la procedura di registrazione inserendo i dati personali.
2. Inserimento dati del beneficiario
Una volta terminata la procedura di registrazione, occorre effettuare il login, sempre tramite credenziali SPID. Successivamente, dovrai scegliere se effettuare una comunicazione per ecobonus o per bonus casa (anche detto bonus ristrutturazione). Immagino che tu sappia le differenze. Nel caso ti consiglio la lettura dell'articolo sull'ecobonus e sul bonus casa.
Procediamo con l'ecobonus.
Nell'interfaccia successiva dovrai selezionare l'anno in cui sono terminati i lavori, che coincide con l'anno in cui dovrai effettuare la comunicazione.
Inoltre, nella stessa pagina troverai il riepilogo di tutte le eventuali pratiche inviate in quell'anno.
Clicca su nuova scheda descrittiva.
Nella prima parte della scheda descrittiva occorre specificare la tipologia del beneficiario, cioè se comunichi in veste di “persona fisica” o di persona giuridica (condominio o società). Facciamo un esempio che riguarda una persona fisica. Inserisci i dati anagrafici del beneficiario della detrazione fiscale.
Ti verrà richiesto:
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- nome e cognome;
- sesso;
- data e luogo di nascita;
- luogo e indirizzo di residenza;
- codice fiscale;
- recapito telefonico.
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Qualora aveste pagato in due e anche un secondo soggetto, ad esempio il tuo partner, intendesse aderire al bonus, dovresti inserire anche i dati di quest'ultimo.
Poi clicca su Salva e passiamo alla seconda schermata.
3. Inserimento dati dell’immobile
Proseguendo ti verranno richieste le informazioni sull’immobile interessato dall'intervento, tra cui i dati catastali. Le informazioni catastali potresti ricavartele dall'atto di acquisto della casa o dalla visura catastale (scopri come scaricarla gratuitamente).
A titolo informativo, tra i dati catastali, viene richiesta anche la sezione, che la gran parte delle volte non è presente. In questo caso sarà sufficiente lasciare il campo relativo in bianco. Inoltre, specialmente qualora l'edificio oggetto di intervento fosse composto da un'unica unità, potrebbe accadere che il fabbricato non possieda il subalterno, ma solo foglio e particella.
A seguire, Enea richiede ulteriori dati dell'immobile:
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- Anno di costruzione, anche stimato;
- Superficie utile e cioè la superficie netta calpestabile dell’immobile, escluse le pareti interne. Il computo include la superficie utile del vano scala soltanto se quest’ultimo fosse riscaldato. In tal caso, la superficie del vano scala andrebbe considerata una sola volta e non per ogni piano;
- titolo di possesso: proprietario o comproprietario; detentore o co-detentore, familiare convivente con il possessore o con il detentore, condominio;
- numero unità immobiliari che compongono l’edificio che siano autonomamente individuate al Catasto;
- destinazione d’uso generale: residenziale, non residenziale o mista;
- tipologia edilizia:
- Edifici in linea e condominio oltre i tre piani fuori terra;
- edificio a schiera e condominio fino a tre piani;
- costruzione isolata (mono e plurifamiliare);
- altro;
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Clicca su salva e passiamo alla scheda successiva.
4 Inserimento dati dell’intervento
Finora abbiamo scherzato, passiamo alle cose serie: bisogna definire se l'intervento ha riguardato una singola unità o un intero condominio, il numero di unità interessate dall'intervento e se durante i lavori ci fossero state delle fusioni di unità.
Successivamente occorre definire la data di inizio e fine dei lavori. La data di fine lavori è fondamentale poiché da tale istante avrai tempo 90 giorni per comunicare all’ENEA gli interventi eseguiti. Qualora ti fossi dimenticato e non avessi comunicato entro 90 giorni, nulla è perduto. Scopri come risolvere.
Per “data di fine lavori” si può considerare la dichiarazione di fine lavori a cura del direttore dei lavori quando prevista, la data di collaudo anche parziale, la data della dichiarazione di conformità quando prevista.
A questo punto occorre decidere la fattispecie in cui ricade l'opera agevolata.
Scegliamo la sostituzione del generatore. La prima parte della compilazione (definizione dell'impianto esistente) è la medesima qualsiasi intervento si scelga.
4a Impianto termico esistente
Partiamo nel definire l'impianto esistente prima dei lavori.
Dovrai scegliere:
- il tipo di impianto: autonomo o centralizzato, con uno o più generatori(ad esempio tre caldaie che lavorano in serie), dotato o meno di contabilizzazione.
- Tipo di terminali:radiatori;termoconvettori;ventilconvettori;bocchette d’aria;pannelli radianti isolati dalle strutture;pannelli radianti annegati nelle strutture;
3. Tipo di distribuzione:a colonne montanti condominiali (ad esempio, impianti dove la mandata collega radiatori posti su piani diversi e sulla stessa verticale) o ad anello / orizzontale (tipico degli appartamenti con impianto autonomo, dove i radiatori dello stesso piano sono collegati dalla medesima mandata);
4. Combustibile utilizzato per generare calore: metano; gasolio; GPL; teleriscaldamento; energia elettrica; biomassa; altro;
5. regolazione: centralizzata (impianto condominiale non gestibile dal singolo condomino), su terminale di erogazione (ad esempio, i radiatori gestiti tramite testine termostatiche oppure gli appartamenti gestiti tramite un cronotermostato per ogni stanza), regolazione ad ambiente o zona (uno o più termostati), altro;
6. Presenza di impianto di condizionamento estivo.
Infine, dovrai inserire il tipo e il numero di generatori prima dell'inizio dei lavori, la potenza (o se più generatori, la somma delle potenze) e il rendimento. Per le caldaie ad acqua occorre inserire il rendimento nelle condizioni di temperatura di mandata e ritorno rispettivamente di 80°C e 60°C. Per caldaia standard si intende le caldaie non a condensazione.
Per reperire tali informazioni dovrai sfogliare il libretto della caldaia e cercare la marca e il modello della caldaia stessa. In caso di caldaia condominiale, dovrai chiedere il libretto dall'amministratore. Spesso, la marca e il modello vengono segnalati sulla caldaia stessa. Una volta fatto ciò, dovrai scrivere su internet marca e modello seguito dalla scritta "scheda tecnica". Nel riepilogo della scheda tecnica potrai estrapolare i dati di cui necessiti:
Nel caso che il generatore sostituito fosse una pompa di calore, dovresti inserire la P.E.A.: potenza elettrica assorbita (kW). Anch'essa ricavabile dalla scheda tecnica scaricabile da internet.
Clicca su salva e prosegui.
4b sostituzione caldaia a condensazione
Partiamo con l'associare alla pratica una nuova caldaia, cliccando su aggiungi.
Le prime informazioni riguardano il tipo di generatore sostituito: se si tratta di una caldaia a condensazione, non a condensazione (standard), a bassa temperatura e la relativa potenza;
Mentre, riguardo il nuovo generatore ti verrà richiesto il rendimento utile al 100% della potenza utile nominale e se la caldaia è destinata al solo riscaldamento oppure anche alla generazione dell'acqua calda sanitaria dei rubinetti ACS.
Successivamente, dovrai inserire l'Efficienza energetica stagionale del riscaldamento d'ambiente della caldaia in [%] (ƞs) e l'efficienza energetica di riscaldamento dell'acqua in [%] (ƞwh). Ti verrà richiesta anche l'alimentazione della caldaia: metano, GPL o gasolio;
Anche in questo caso, per reperire tali informazioni dovrai sfogliare il libretto della caldaia e cercare la marca e il modello della nuova caldaia. Una volta fatto ciò, dovrai scrivere su internet marca e modello seguito dalla scritta "scheda tecnica". Scheda tecnica da cui potrai estrapolare i dati di cui necessiti.
Alcune aziende produttrici come Viessmann, Vaillant, Savio, Immergas, Ariston, Chaffoteaux e Baxi hanno realizzato dei file scaricabili dove vengono indicate solo le informazioni utili per le pratiche Enea. In questi casi, conviene scrivere sul internet: marca, modello e aggiungere la frase "dati per Enea" o "dati per legge 10", così da evitarti inutili ricerche.
Un'informazione fondamentale da aggiungere è la classe del dispositivo di termoregolazione evoluto V, VII o VIII livello. Difatti per accedere all'ecobonus al 65%, non ti basterà sostituire la caldaia ma contestualmente dovrai installare un sistema di regolazione evoluto evoluto almeno di V, VII o VIII livello. Scopri di più.
Infine, dovrai inserire le solite spese congrue sostenute [€].
4c sostituzione con pompe di calore / climatizzatore / condizionatore
A questo punto, dovrai aggiungere le caratteristiche della pompa di calore (i climatizzatori e i condizionatori di oggi sono quasi tutti delle pompe di calore e cioè dei generatori che producono sia il caldo che il freddo), cliccando su aggiungi.
Le prime informazioni richieste riguardano il generatore sostituito, ed in particolare se si tratta di una caldaia a condensazione, non a condensazione (standard) o a bassa temperatura, di una pompa di calore, di un impianto di teleriscaldamento o a biomassa (pellet, cippato, legno..) e la sua potenza utile nominale in kW. Per conoscere questo dato, ti sarà sufficiente leggerlo sul libretto del generatore sostituito o cercare il modello su internet.
A seguire, ti verrà richiesto il mezzo esterno da cui la pompa estrae il calore, detto pozzo freddo, che potrebbe essere l'aria esterna, l'acqua di falda o il terreno. Inoltre dovrai segnalare il fluido da riscaldare, detto pozzo caldo.
Il sistema potrebbe essere del tipo aria / aria, acqua / acqua, acqua / aria, oppure utilizzare la salamoia. Le pompe di calore classiche a servizio degli split, sono del tipo aria / aria, mentre le pompe di calore collegate ai fancoil oppure all'impianto radiante a pavimento sono del tipo aria / acqua.
Continuando ti verrà richiesto se la pompa è del tipo:
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- con compressore elettrico: la più diffusa. Il compressore ha lo scopo di innalzare la temperatura e la pressione del fluido per renderlo
idoneo allo scambio con l’ambiente che bisogna riscaldare; - con motore endotermico a GAS: sono simili alle precedenti, solo che il motore è alimentato dal gas.
- ad assorbimento: più rare. In queste macchine è assente la fase di compressione, sostituita dalla generazione e dall'assorbimento. Vengono utilizzare in zone climatiche rigide o su grossi edifici (condomini ecc.);
- con compressore elettrico: la più diffusa. Il compressore ha lo scopo di innalzare la temperatura e la pressione del fluido per renderlo
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Scorrendo, dovrai spuntare altre potenziali caratteristiche dell'impianto:
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- tipo roof top, qualora la pompa di calore fosse un unico monoblocco utilizzato non solo per la climatizzazione invernale ed estiva ma anche per la ventilazione (riscaldamento, raffrescamento e controllo dell’umidità relativa).
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- inverter, tecnologia grazie alla quale è possibile variare la potenza in base alla richiesta di calore;
- con sonde geotermiche, dove la sorgente esterna è il suolo;
- reversibile: si tratta di macchine che potendo invertire il senso di circolazione del fluido frigorigeno, possono produrre sia del caldo che del freddo. Quasi tutte le macchine residenziali in commercio sono di questo tipo;
- qualora avessi optato per una macchina elettrica dovrai definire anche l'efficienza COP per il riscaldamento e l'efficienza EER per il raffrescamento. In pratica, questi valori indicano quanti kW di potenza genera la pompa di calore rispetto alla potenza che consuma, in caso di riscaldamento o raffrescamento. Ad esempio, un climatizzatore che genera 5kW di calore utilizzando una potenza elettrica pari a 1,5 kW,è caratterizzato da un COP pari a 5/1,5= 3.3.
- qualora avessi optato per una pompa di calore a GAS, dovresti inserire gli indici GUEh GUEc che indicano il rapporto tra l'energia fornita (calore ceduto al mezzo da riscaldare) e l'energia consumata dal bruciatore. Il concetto è il medesimo dell'EER e del COP.
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Questi indici sono fondamentali in quanto, se acquistassi una pompa di calore con un valore di efficienza più basso di quelli definiti all'interno dell'allegato F del Decreto requisiti, non avresti diritto alla detrazione.
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- superficie utile netta riscaldata tramite la pompa di calore (la pompa potrebbe non climatizzare tutta la superficie dell'abitazione, ma solo alcuni vani)
- spese congrue sostenute;
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Piccola nota: se dovessi sostituire uno scaldabagno tradizionale con uno scaldacqua a pompa di calore, il sistema, oltre a chiederti i dati della pompa di calore precedentemente segnalati, ti chiederà anche i litri dell'accumulo indicati nella scheda tecnica.
Mentre, se dovessi montare un generatore ibrido, Enea ti chiederà i dati sia della caldaia che della pompa di calore che compongono il sistema.
5. Verifica, invio e stampa del protocollo
Prima della conferma, il sistema ti farà atterrare su una sorta di riepilogo dove ti indicherà la spesa sostenuta e la detrazione che ti spetta. Non ti resta che indicare la quota parte della spesa sostenuta per i professionisti, in quanto, fortunatamente, il risparmio di energia te lo stima Enea. Clicca su salva per l'ultima volta.
Ultima schermata, clicca su visualizza anteprima scheda descrittiva e verifica che i dati inseriti fossero corretti, conferma e invia. A questo punto potrai stampare la scheda descrittiva e farti inviare la ricevuta alla mail indicata in precedenza.
Dovrai conservarti questa documentazione per i prossimi 10 anni ed esibirla in caso di controlli.
Qualora avessi sbagliato qualcosa, potresti comunque modificare la scheda o addirittura annullarla.
Spero che l'articolo ti sia stato utile, a presto, Vincenzo.