Bonus casa e eco pagamenti prima o dopo inizio e fine lavori

E' possibile detrarre, per Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, mobili, abbattimento barriere, Superbonus pagando le fatture prima (acconto) o dopo (saldo) il deposito dell'inizio o fine lavori? Cambia qualcosa nel caso di Cila, Scia e Permesso a costruire?

Una domanda che mi viene posta spesso è: "posso pagare una fattura prima di depositare la pratica e non perdere le detrazioni?"

La risposta alla domanda è si.  (Circolare n. 13/E del 2019)

Vediamo un estratto della Circolare n. 13/E del 2019:

"La detrazione spetta per le spese sostenute, anche prima dell’inizio dei lavori, per:

    • la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse comunque richieste dal tipo di lavori;
    • la messa in regola degli edifici;
    • l’acquisto dei materiali;
    • la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
    • l’effettuazione di perizie e sopralluoghi;
    • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori;
    • gli oneri di urbanizzazione;
    • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (Decreto Interministeriale n. 41 del 18 febbraio 1998).

L’elencazione riportata non ha valore tassativo in quanto è riferita ai costi ulteriori, rispetto a quelli espressamente menzionati (basti leggere l'ultimo punto che segnala i costi strettamente legati alla realizzazione degli interventi), connessi all’intervento edilizio (Risoluzione 18.08.2009 n. 229) tra cui, ad esempio, le spese relative allo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori e la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, pagata dal contribuente per poter disporre dello spazio insistente sull’area pubblica necessario all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. Non sono agevolabili i costi di trasloco e di custodia in magazzino dei mobili per tutto il periodo di esecuzione dei lavori (Circolare 24 febbraio 1998 n. 57, paragrafo 4)."

Ma attenzione, dovrai seguire delle semplice regole per non vedere annullata la tua detrazione e perdere il beneficio.

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Regole da rispettare per i pagamenti precedenti all'inizio lavori

I pagamenti relativi al bonus ristrutturazione e all'Ecobonus, con bonifico bancario o postale, possono essere fatti anche dopo la chiusura dei lavori, fermo restando il principio di c

Sulla fattura pagata prima che inizino i lavori, o comunque anteriore al giorno in cui viene depositata la pratica, dovrai far specificare che trattasi di acconto per lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico. Meglio se la ditta entra nel dettaglio, specificando le lavorazioni. Lo stesso dicasi per l'acquisto di materiali!

Ma vediamo un esempio:

"Fattura di Acconto per lavori di Manutenzione Straordinaria (o Manutenzione Ordinaria se si tratta delle parti condominiali di un edificio): rifacimento completo dell'impianto elettrico immobile sito in via Roma 108, p2 Firenze."

Le regole valgono per qualsiasi pratica edilizia, sia essa una Cila, Scia o Permesso di costruire. Ovviamente, ciò vale anche per gli interventi in edilizia libera, per cui è sufficiente un'autocertificazione circa la data di inizio lavori.

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Il discorso vale per:

    • elettricista;
    • idraulico;
    • falegname;
    • impresa edile e muratori autonomi;
    • parquettista o piastrellista;
    • professionisti: ingegnere, architetto, geometra per la progettazione, direzione lavori, perizie e sopralluoghi;
    • acquisto materiali, anche da parte del proprietario;
    • canone per l'occupazione del suolo pubblico;
    • diritti di segreteria, di istruttoria e oneri urbanistici;

Unica eccezione: il bonus mobili

Infine, per quanto riguarda i mobili e il relativo bonus, quest'ultimi possono essere acquistati solo successivamente alla data di inizio lavori.

Bonus Casa e Ecobonus: pagamento lavori dopo fine lavori

I pagamenti relativi al bonus ristrutturazione e all'Ecobonus, con bonifico bancario o postale, possono essere fatti anche dopo la chiusura dei lavori, fermo restando il principio di cassa, che, per il privato cittadino, determina l’anno d'imposta nel quale iniziano a detrarsi le quote in cui è ripartito il beneficio fiscale.

Ad esempio: se la chiusura dei lavori fosse stata inviata a giugno 2023, potresti portare in detrazione anche gli ultimi bonifici eseguiti a luglio e agosto 2023. Crediti detraibili nel 730/2024 relativo all’anno d’imposta 2023.

Se, viceversa, la chiusura dei lavori fosse datata novembre 2023 e gli ultimi bonifici fossero stati eseguiti a gennaio 2024, questi saranno comunque detraibili, ma nella dichiarazione del 2025 relativa all’anno d’imposta 2024.

L'Agenzia delle Entrate, tramite Fisco oggi del 19 giugno 2015, alla domanda di un contribuente: "Posso detrarre una fattura per ristrutturazione edilizia qualora la fattura e il bonifico abbiano data successiva alla fine dei lavori di circa un mese?", risponde: Non ci sono limiti in riferimento ai termini di pagamento. Quindi se fosse previsto il pagamento del saldo successivamente alla conclusione dei lavori, la detrazione sarebbe comunque ammessa. Ovviamente, è obbligatoria la riconducibilità della fattura agli interventi di ristrutturazione per cui si vuole usufruire dello sconto di imposta.

Sulla fattura successiva alla chiusura dei lavori, o comunque posticipata rispetto al deposito della fine lavori, dovrai far inserire la dicitura saldo. Anche in questo caso, la ditta dovrebbe entrare nel dettaglio delle lavorazioni eseguite.

Concludendo, la chiusura dei lavori della CILA, SCIA o Permesso di Costruire non rappresenta un vincolo temporale rispetto al quale ciascun pagamento effettuato successivamente non sarà più detraibile, ma resta comunque, in generale, il riferimento dell’anno d’imposta che stabilisce in quale dichiarazione potrà essere detratta una certa spesa.

Stesso dicasi per il Bonus mobili, Sismabonus, Ecobonus, Bonus abbattimento barriere architettoniche e Superbonus.

Ovviamente, se i pagamenti avvenissero a cavallo di due anni, dovrai controllare se gli incentivi siano stati prorogati.

Mi raccomando, ricordati di pagare con il bonifico parlante. Per quanto riguarda i diritti e gli oneri, non vi è l'obbligo di pagare per mezzo bonifico. Sarà sufficiente pagare con le modalità indicate dall'amministrazione pubblica.

Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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