Betoncino armato: costo, usi, norme 2024. Rete fibra
Intonaco armato o betoncino strutturale: che cos'è, quali sono i costi e prezzi, gli utilizzi e le finalità, la corretta posa in opera e la normativa. Interventi con rete elettrosaldata o con fibra di vetro.
In Italia, la maggior parte delle costruzioni sono realizzate in muratura portante: mattoni, pietra o in misto. Spesso, queste murature sono troppo sottili e snelle per rispondere ai carichi. Una buona tecnica per sopperire a ciò è l'intonaco armato o betoncino. Rispetto ad altri interventi, questo sistema non è molto invasivo ed ha un costo relativamente basso.
Per questo motivo, viene utilizzato spesso negli interventi strutturali. Come vedrai, sono diversi gli ambiti di applicazione. Nel proseguo vedremo tutto in dettaglio, valutando ciò che la normativa ci impone.
Indice
- Che cos'è l'intonaco armato?
- Normativa: aumento della resistenza dovuto all'intonaco.
- Fasi posa in opera intonaco armato?
Che cos'è l'intonaco armato?
Il consolidamento tramite intonaco armato delle murature viene regolato dalle nuove normative tecniche sulle costruzioni NTC 2018.
Ma in cosa consiste? In pratica, vengono realizzate due lastre in calcestruzzo su entrambe le facce della muratura. Si tratta di lastre armate con rete metallica o fibra di vetro e collegate alla muratura stessa tramite connettori o barre trasversali.
Come sottolineato dalla circolare esplicativa alle NTC 2018, il consolidamento è efficace solo se le lastre in calcestruzzo vengono realizzate su entrambi i paramenti e posati in opera i necessari collegamenti (barre iniettate). La normativa non consente il consolidamento realizzato su una sola faccia del muro.
Inoltre, deve essere realizzata una corretta sovrapposizione della rete elettrosaldata. Questo al fine di garantire la continuità dell’armatura.
Infine, l'abuso su intere pareti dell’edificio è sconsigliato, per via del forte incremento di rigidezza e delle masse che ne deriverebbe.
Quando viene utilizzato?
Il placcaggio delle murature con intonaco armato può essere utile nel caso di murature gravemente danneggiate e incoerenti, sulle quali non sia possibile intervenire efficacemente con altre tecniche. Oppure su porzioni limitate di muratura pesantemente gravate dai carichi verticali.
Spesso, il betoncino armato viene utilizzato nel caso di apertura porte e vani, in sostituzione o accoppiato alle cerchiature metalliche o in cemento armato, al fine di ripristinare la rigidezza pre-intervento.
Questo sistema può essere adoperato anche per il consolidamento di strutture in calcestruzzo armato, calcestruzzo armato precompresso, pilastri, travi, solai, archi, volte e cupole.
Ma quando intervenire con l'intonaco armato? Questa risposta richiede un'attenta analisi del professionista. In genere, su muro in sofferenza dove appaiono delle fessurazioni e delle crepe sul muro, troppo snello o eccessivamente caricato.
Vediamo cosa comporta dal punto di vista meccanico la posa del betoncino.
Normativa: aumento della resistenza dovuto all'intonaco.
Nel caso di posa del betoncino si ha un incremento della resistenza media a compressione fm della muratura esistente.
La resistenza della muratura esistente, priva di intonaco armato, secondo la normativa vigente (circolare esplicativa NTC 2018), viene assegnata attraverso la tabella dei valori di riferimento dei parametri meccanici (minimi e massimi) in base alla tipologia di muratura (Tabella C8.5.I)*. Vedi tabella:
Per determinare la resistenza comprensiva di betoncino occorre moltiplicare la resistenza meccanica scelta dalla tabella precedente per i coefficienti da applicare in presenza di: malta di caratteristiche buone o ottime, giunti sottili, ricorsi o listature, sistematiche connessioni trasversali, nucleo interno particolarmente scadente e/o ampio, consolidamento con iniezioni di malta e consolidamento con intonaco armato. E' quindi il nostro caso. Vediamo questi valori (Tabella C8.5.II circolare esplicativa NTC 2018):
*valori da ridurre nel caso di pareti di notevole spessore (ad es. 70 cm)
Prendiamo ad esempio un muro in mattoni pieni e malta di calce ( valori di fm tra 2,6 e 3,40 N/mm2) di 30 cm. Consideriamo una qualità media della muratura, quindi optiamo per una fm pari a 3,00 N/mm2. Posando l'intonaco otterremo un aumento della resistenza del 50% (vedi tabella):
fmr= 3,0 x 1,5= 4,50 N/mm2
Lo stesso vale per gli altri parametri (resistenza a taglio, modulo elastico etc.).
Affinché il miglioramento delle caratteristiche avvenga, occorre seguire i seguenti step di corretta posa:
Quali sono le fasi della corretta posa in opera dell'intonaco armato?
E' importante eseguire le corrette fasi di posa in opera del betoncino armato affinché il sistema raggiunga le prestazioni desiderate:
1 Puntellatura della muratura da trattare e del solaio soprastante. Questa fase è fondamentale per la sicurezza degli operai.
2 Asportazione dell’intonaco esistente e messa a nudo della tessitura muraria. Naturalmente, occorre liberarsi dell'intonaco vecchio e poco coeso, che potrebbe vanificare l'intervento.
3 Spazzolatura e lavaggio della muratura con getto di acqua o aria a bassa pressione, pari a circa 1 atmosfera. Questo per permettere al calcestruzzo di legare con la muratura. Inoltre, se sei in presenza di elementi lesionati o crepati, dovrai sostituirli mediante la tecnica del cuci e scuci.
4 Perforazione della muratura per mezzo di trapani o sonde a rotazione. Il tutto per consentire il passaggio delle barre.
5 Posizionamento della rete elettrosaldata, ad esempio 20 x 20 diametro 6 mm, o della fibra di vetro su entrambe le facce della parete da consolidare, distanziata dalla muratura di almeno 2 cm con appositi elementi e risvoltata nelle intersezioni.
6 Alloggiamento nei fori degli elementi di collegamento passanti e bloccati con iniezioni di cemento o colla strutturale.
7 Infine, dopo aver bagnato il fondo, dovrai posare in opera la miscela legante con procedure diverse in funzione dello spessore della lastra:
- spruzzata sulla rete, per spessore inferiore a 3 cm;
- per getto in apposita casseratura, nel caso di pareti di spessore 5- 15 cm;
- in pressione, per spessore compreso tra i 3 e i 5 cm (gunite).
Se seguirai questi step, sarai sicuro della buona riuscita del consolidamento.
Voce di capitolato.
Se sei un professionista, per la corretta prezzatura e al fine di evitare "incomprensioni" con le imprese, ti consiglio le seguenti voci di capitolato:
1 Paramento esterno ed interno di vecchie murature in edifici da ristrutturare collegato e consolidato, mediante rimozione dell'intonaco esistente, pulizia a fondo, soffiatura e lavaggio delle pareti, perforazione della muratura ed inserimento di barre di acciaio, applicazione di rete elettrosaldata, stesura di betoncino cementizio di spessore massimo pari a 4 cm per lato; valutato per la superficie di muratura, calcolando entrambi i lati della struttura muraria, fino ad uno spessore massimo della parete pari a 60 cm.
2 Paramento esterno ed interno di vecchie murature in edifici da ristrutturare, collegato e consolidato, mediante rimozione dell'intonaco esistente, pulizia a fondo, soffiatura e lavaggio delle pareti, perforazioni della muratura ed inserimento di connessioni, applicazione di rete in polimero fibro rinforzato costituita da fibra di vetro alcalino resistente, pretensionata e impregnata con resina termoindurente epossidico-vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserita fra le fibre di ordito, spessore medio 3 mm, stesura di betoncino cementizio di spessore massimo pari a 2 cm per lato, valutato per la superficie di muratura, calcolando entrambi i lati della struttura muraria, fino ad uno spessore massimo della parete pari a 60 cm.
Per chiudere l'articolo, vorrei indicarti un costo di massima:
Qual è il costo dell'intonaco armato?
Il costo della fornitura e posa dell'intonaco armato, così come tutti i costi in edilizia, può variare in base a diversi fattori.
In linea di massima, il costo dell'intonaco armato, compresa la manodopera e la fornitura dei materiali, si aggira tra i 75 € e i 90 € esclusa spicconatura e pulizia dal vecchio intonaco, riprese, regolarizzazioni e nuovi intonaci. Il tutto al netto dell'IVA.
Naturalmente, trattasi di un prezzo medio. Molto dipenderà dai materiali utilizzati e dagli spessori. Ovviamente il prezzo è inteso vuoto per pieno.
A questo dovrai aggiungere la parcella del professionista, in genere, un ingegnere strutturista. Difatti, il professionista dovrà presentare la pratica strutturale presso il genio civile della provincia in cui è ubicato l'immobile. Di solito, il progettista coincide con il direttore lavori, il quale verificherà la corretta posa in opera da parte dell'impresa edile.
Generalmente, quest'opera ricade in intervento locale e non è richiesto un collaudatore. Tuttavia, potrebbe essere incluso in un intervento più ampio, come il miglioramento sismico.
Infine, essendo un'opera che ricade in manutenzione straordinaria, il professionista dovrà comunicare al Comune la SCIA, segnalazione certificata di inizio attività.
Per capire la spesa a cui andrai in contro, farei un esempio. Immagina di dover consolidare una parete di 5 metri per 3 metri (15 mq), in quanto, troppo snella per reggere il peso del solaio. Il professionista per il deposito della SCIA, la pratica al genio civile oltre alla direzione lavori potrebbe chiederti intorno ai 2.000 €. L'impresa, facendo un conto rapido, potrebbe chiederti 150 €/mq * 15 mq = 2.400 €. Visto che l'impresa dovrà realizzare un piano di sicurezza POS, allestire un cantiere minimo e giungere sul cantiere, aggiungi ulteriori 500 €. In tutto, potresti spendere intorno ai 5.000 €. In genere, considera che questo intervento viene realizzato in concomitanza con altre opere e quindi, il costo sarà sicuramente inferiore.
Detrazioni e incentivi
La fornitura e posa in opera dell'intonaco armato può essere detratta attraverso il Supersismabonus o il bonus casa, oppure, se eseguita all'interno di interventi strutturali più "massicci", anche tramite sismabonus ordinario.
Se avessi notato dei dissesti in evoluzione, potresti dover intervenire in maniera rapida:
Quali sono i tempi?
Prima di tutto, il professionista che dovrai nominare, geometra, architetto o ingegnere, dovrà richiedere un accesso agli atti comunali. Quindi visionerà le vecchie DIA, SCIA, permessi di costruire, concessioni edilizie ecc. Se hai già un archivio, puoi by-passare questo passaggio. Diciamo che, nei piccoli centri il tutto si esaurisce nel giro di un paio di settimane. Nelle città, almeno un mese. Almeno, a Firenze è così.
Per quanto riguarda i tempi della SCIA, dipende molto dalla stesura della pratica e dalla produzione dei disegni da parte del tecnico. Difatti, essendo la SCIA una segnalazione che non necessita di approvazione, ha efficacia dal momento in cui viene depositata. Comunque, il tecnico produrrebbe gli elaborati nell'attesa della documentazione del Comune.
Direi che per iniziare i lavori, dovresti aspettare da 1 - 2 mesi.
Dopodiché, in pochi giorni l'impresa dovrebbe riuscire a terminare il lavoro.
In caso di pericolo, potresti realizzare i lavori in urgenza.
Concludiamo con i brand:
Quali sono le migliori marche produttrici di reti e malte?
Ti anticipo che, il mercato è davvero vasto. Ormai, anche i marchi meno noti hanno raggiunto ottimi risultati in termini di prestazioni e durata.
Sicuramente, tra i migliori produttori abbiamo la Mapei, la Saint Gobein e la Kerakoll. Difatti, sono questi i brand che investono maggiormente in ricerca.
Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.