Quanto costa una dichiarazione di successione 2024 e tempi

Quanto costa presentare una dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate o tramite commercialista / CAF e i tempi. In particolare: quali sono le tasse / imposte da pagare, qual è il costo del professionista, i tempi necessari e le spese detraibili.

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La Dichiarazione di successione è finalizzata al trasferire i beni del defunto agli eredi. L'obiettivo è quello di modificare gli intestatari e nel voler far questo, immagino, ti sarai posto alcune domande: come fare, chi può presentarla, entro quanto tempo, quali sono le scadenze e le relative sanzioni, quali sono le tasse e le imposte da pagare e qual è il costo del professionista? In questo articolo ci focalizzeremo proprio su questo ultimo punto.

Il costo di una successione dipende fondamentalmente da due voci:

costi successione

Le imposte dovrai pagarle obbligatoriamente, mentre potresti scegliere o meno di farti assiterne da un professionista: commercialista, CAF ecc.

1. Quali sono le tasse / imposte da pagare?

Nel trasferire i beni del defunto agli eredi, l'Agenzia delle Entrate pretende il pagamento delle imposte: una imposta detta "di successione" e le altre solo sugli immobili (ipotecaria e catastalE).

1.1 Imposta di successione calcolata sul valore complessivo

In primis, occorre pagare delle imposte sul valore complessivo dei beni e dei diritti compresi nell’asse ereditario si applicano le seguenti aliquote:

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      • del 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro; quindi, se il valore de beni in eredità non supera il milione non dovrai pagare niente;
      • del 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, eccedente, per ciascun beneficiario, i 100.000 euro; quindi, se il valore dei beni in eredità non supera i 100.000 € non dovrai pagare niente;
      • del 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito; qui non esistono minimi!
      • dell’8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito; anche qui non esistono minimi!

Oltre ai limiti di 100.000 euro e di 1 milione di euro, vi è una ulteriore franchigia, pari ad 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992.

1.1.1 Quali sono le modalità di pagamento delle imposte di successione?

Nel caso optassi per il deposito della Dichiarazione direttamente all’Agenzia delle Entrate, il pagamento può avvenire attraverso il modello F24 o con addebito in conto corrente. In quest’ultimo caso occorre compilare preventivamente questo modello - pdf da consegnare all’ufficio.

Le imposte di successione possono essere pagate anche a rate con le seguenti modalità:

      • almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione;
      • la parte restante, è versata in otto rate trimestrali (dodici, per importi superiori a ventimila euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l'ultimo giorno di ciascun trimestre.

Inoltre, la rateazione non è ammessa per importi inferiori a 1.000 euro.

1.2 Imposte sugli immobili

Inoltre, nel caso in cui nella successione rientrino anche beni immobili (case, terreni ecc.), oltre all’imposta di successione devono essere pagate:

      • l’imposta ipotecaria (2% sul valore lordo degli immobili, minimo 200 €);
      • l’imposta catastale (1% sul valore lordo degli immobili, minimo 200 €); peraltro, qualora per il beneficiario si tratti di “prima casa”, le imposte catastali e ipotecarie sono pari a € 200 euro ciascuna;
      • l’imposta di bollo: 85,00 e in relazione agli immobili compresi nelle “conservatorie” (ovvero circoscrizioni o sezioni staccate dei competenti uffici dell’Agenzia delle entrate); al suddetto importo dovrà poi aggiungersi un ulteriore importo di euro 32,00, sempre a titolo di bollo, nel caso sia stata richiesta l’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione di successione (16,00 euro per la richiesta e 16,00 euro per una attestazione).
      • la tassa ipotecaria :90 € per ciascuna conservatoria (di cui euro 35,00 per la trascrizione ed euro 55,00 per le volture catastali);
      • tributi speciali.

1.2.1 Quali sono le modalità di pagamento delle imposte sugli immobili?

Le imposte sugli immobili devono essere pagate da un solo erede, in unica soluzione. Sarà quest'ultimo a rifarsi sugli altri! Scopri di più

Il pagamento delle somme dovute va effettuato con addebito sul conto corrente aperto presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle entrate o Poste Italiane S.p.a intestato al dichiarante oppure al soggetto incaricato della trasmissione telematica della dichiarazione.

Potresti anche preferire l'assistenza di un professionista nella redazione della Dichiarazione, vediamo un esempio di preventivo e di parcella:

 Qual è il costo di un professionista e il tempo necessario?

Potresti anche incaricare alla stesura della Dichiarazione e al deposito un professionista: avvocato, commercialista, ragioniere, consulente del lavoro, architetto, geometra, ingegnere o perito oppure un centro di assistenza fiscale, caf, patronato, associazione consumatori etc.. Nei casi più complicati ti consiglio di affidare l'incarico a più figure che potranno collaborare (geometra o ingegnere + avvocato + commercialista).

Il tecnico incaricato deve essere munito di delega e fotocopia del documento del delegante.

Cliccando su questo link download pdf potrai scaricare gratuitamente la delega al deposito della Dichiarazione di successione in pdf.

Premetto che indicare una cifra puntuale del costo che potrebbe preventivarti un professionista è molto difficile. Pensiamo al testamento di Berlusconi o di una persona che possieda tanti ettari di terreno. In questi casi, il tecnico prevede un costo in percentuale al valore dei beni ereditati. Mentre, per le Dichiarazioni di successione più comuni, che definirei "standard", contemplanti al massimo qualche immobile, è possibile definire un costo fisso o comunque una fascia di prezzi.

Di sicuro, ti consiglio di affidarti a professionisti validi. Spesso mi ritrovo a dover sistemare situazioni intricate, veri e propri casini e a dover presentare la successione integrativa per correggere errori o dimenticanze del personale negligente. Per lo meno mi riferisco a quei centriche chiedono 100 / 200 €. Con questi prezzi non aspettarti che dedichino più di un paio d'ore all'istanza o che facciano la pratica con accuratezza.

Detto ciò, dopo questo sfogo, ti segnalo i prezzi di mercato.

Per una Dichiarazione di successione "standard" i prezzi vanno dai 500 ai 800 €.

Per quanto attiene i tempi delle successioni "standard" è sufficiente una settimana di lavoro, tra la raccolta dei documenti, la compilazione della Dichiarazione e il protocollo.

Mentre, per quanto riguarda le successioni più sostanziose, il prezzo viene definito sulla base di percentuali rispetto al valore catastale degli immobili e, naturalmente, i tempi si allungano.

Quali spese sono detraibili?

Per abbattere le tasse da pagare è possibile detrarre alcune spese relative ai costi sostenuti per il rito funebre, documentate con fatture o ricevute. Pensiamo ai fiori, all’agenzia di pompe funebri, alla sepoltura ed eventuale cremazione, oltre che ai diritti cimiteriali comunali.

La cifra massima detraibile è pari a 294,50 euro, ovvero il 19% delle spese fino ad un tetto di 1.550 euro. A beneficiarne sarà l'erede che ha sostenuto queste spese. Qualora pagassero più eredi, la detrazione deve essere divisa in base alle quote di successione. Per ripartire le detrazioni, ti consiglio di far riportare fattura la ripartizione della spesa con gli altri.Infine mi preme segnalarti che le spese sostenute prima del decesso non sono detraibili; ad esempio, l’acquisto di un loculo al cimitero.

Chi può presentare la dichiarazione di successione?

La Dichiarazione di successione deve essere presentata da uno dei seguenti soggetti:

      • gli eredi, i chiamati all'eredità, i legatari (soggetti che sono stati inseriti nel testamento per ottenere uno specifico bene e non una quota dell'intero asse ereditario) o i loro rappresentanti legali. Difatti, questi soggetti, potrebbero nominare un rappresentante che segua queste incombenze burocratiche. 

Il tutto, purché tali soggetti non abbiano espressamente rinunziato all'eredità, a questo punto decade l'obbligo di presentazione da parte loro;

      • gli amministratori dell’eredità;
      • i curatori delle eredità giacenti;
      • l'esecutore testamentario: persona di fiducia del defunto al quale viene dato l'incarico di curare che siano esattamente seguite le ultime volontà scritte nel testamento.

Nel caso in cui siano presenti più persone obbligate alla presentazione, è sufficiente che questa avvenga ad opera di una sola di esse.

modello dichiarazione di successione

 

Quando non occorre presentare la dichiarazione di successione?

Se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto (padre e figlio, nonno e nipote), il valore dei beni in eredità non supera i 100.000 euro e il De cuius non doveva possedere beni immobili (case o terreni) o diritti reali immobiliari (usufrutto, servitù etc.), la Dichiarazione non è obbligatoria

Inoltre, la Dichiarazione di successione va presentata sia che si tratti di un passaggio di beni in assenza delle volontà del De cuius (successione detta legittima), sia nel caso in cui sia presente un testamento (successione testamentaria). Quando avrai finito la lettura dell'articolo, ti consiglio la lettura di quest'altro post relativo ai tipi di successione e alle quote che spettano ad ogni parente.

Un consiglio che mi preme darti e che forse mi porterà fuori tema, per evitare problematiche con gli eredi "furbetti", è di avvertire immediatamente gli istituti di credito (banca, poste) con cui il defunto intratteneva rapporti finanziari e chiedere per iscritto il blocco dei conti.

Vediamo ora le modalità:

Come presentare la Dichiarazione (telematica o cartacea)

La dichiarazione di successione e domanda di volture catastali deve essere presentata esclusivamente online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ai quali si accede con un’utenza Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) e Carta nazionale dei servizi (Cns). Potresti anche affidare l'istanza ad un CAF oppure ad un commercialista

All'interno della Dichiarazione dovrai indicare:

1. i dati del defunto;

2. l'albero genealogico del defunto per individuare gli eredi;

3. i dati degli eredi e la relazione di parentela;

4. Gli immobili che si trasferiscono individuandoli attraverso gli estremi catastali: le case sono indicate con foglio, particella e subalterno. Il Foglio indica la "zona", la particella l'edificio e il subalterno l'appartamento. Mentre i terreni sono individuati con foglio e particella, anche in questo caso il foglio indica la "zona" del Comune, mentre la particella il piccolo appezzamento di terreno.

5. le azioni in borsa, i titoli e le aziende del De cuius;

6. le donazioni del De cuius effettuate in vita;

7. i debiti, si trasferiscono anche quelli.

Se non se sicuro di quali immobili possedeva il defunto, ti consiglio di scaricare, in prima battuta, le visure catastali. Ma non essendo tale documento probatorio, cioè non è una prova del fatto che l'intestatario sia il proprietario del bene, ti consiglio di passare anche dalla Conservatoria degli atti notarili, dove potrai accedere a tutti i documenti (compravendita, donazioni etc.) che hanno interessato il De cuius.

Dove presentare la successione e quante copie?

La Dichiarazione di successione deve essere presentata seguendo la procedura online oppure, nei casi previsti, presso l’ufficio dell'Agenzia dell’Entrate competente in relazione all'ultima residenza nota del defunto, in più copie: 

      1. una copia per l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
      2. una copia per ogni Comune competente in base all'ubicazione degli immobili che cadono in successione;
      3. una copia in bollo per ogni istituto di credito (banca, poste) con cui il defunto intratteneva rapporti finanziari (queste copie saranno vidimate e restituite al contribuente per consentire lo svincolo dei conti intestati al defunto).

Obbligatoriamente dal 2019 potrai depositare la successione solo per via telematica.

Contemporaneamente alla successione potrai inviare la voltura al catasto, oppure presentarla entro 30 giorni per cambiare gli intestatari degli immobili al catasto attraverso la voltura catastale (leggi approfondimenti).

Se invece non hai presentato la Dichiarazione entro i termini di legge, non preoccuparti, è possibile rimediare pagando una piccola sanzione. Vediamolo:

Dichiarazione sostitutiva, integrativa, modificativa, aggiuntiva, tardiva e sanzioni:

Partirei con l'indicarti il temine massimo entro cui dovrai depositare la denunzia di successione senza incappare in sanzioni:

La Dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione (corrispondente alla data di morte).

Se si sforano i termini, stranamente lo Stato è abbastanza comprensivo.

Nello specifico, qualora sforassi, dovrai avvalerti dello strumento del ravvedimento operoso e della Dichiarazione tardiva (stesso modello 4, non cambia la modalità di compilazione). Dovrai pagare degli interessi, rapportati ai giorni di ritardo rispetto alla scadenza. Praticamente ti autodenuncerai e l'agenzia ti imporrà sanzioni in base al ritardo! Come ti accennavo, le sanzioni sono minime, dell'ordine di qualche decina d'euro.

In caso di errori o mancanze, è possibile depositare un nuovo modello 4 per integrare, sostituire, modificare o aggiungere elementi.

Video dell'agenzia delle Entrate

Spero che l'articolo ti sia stato utile. A prest, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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