Quote eredità nella successione legittima 2025
Calcolo delle quote ereditarie nella successione legittima. Approfondimento sulle quote spettanti agli eredi legittimari: figli, marito, moglie, sorelle, fratelli, nipoti, zio e zia, cugini. Asse ereditario schema
Purtroppo, volenti o nolenti, prima o poi dobbiamo confrontarci con una successione.
Attraverso la successione si trasferiscono i beni dal defunto, nel linguaggio giuridico chiamato de-cuius, agli eredi.
Ma quali sono le quote spettanti ad ogni erede sia esso figlio, marito, moglie, sorella, fratello, nipote, zio e zia, cugini? Quanta parte dell'eredità può essere destinata a discrezione del de-cuius agli eredi? Come vedremo, il defunto potrà assegnare solo una parte dei propri beni, mentre, la restante parte dovrà essere suddivisa sulla base delle percentuali indicate dalla legge.
Indice
- Cos'è e cosa fa parte dell'asse ereditario?
- Quali sono i tipi di successione?
- Chi sono gli eredi legittimari?
- Legittima: come viene divisa l'eredità?
- Schema per il calcolo del grado di parentela.
Partiamo con elencare i beni che entrano in successione:
Cos'è e cosa fa parte dell'asse ereditario?
Per asse ereditario si intende il complesso dei beni patrimoniali, appartenuti al de cuius, che entrano in successione.
Fanno parte dell'asse ereditario:
- i beni appartenuti, totalmente o in quota parte, al de cuius al momento dell’apertura della successione e i relativi frutti (affitti etc.) maturati fino all’aperta successione;
- le donazioni fatte in vita dal de cuius in favore del coniuge o dei figli legittimi o naturali e loro discendenti;
- altre spese: nel caso in cui il defunto abbia speso, in favore degli eredi, denaro per il matrimonio, per avviarli all’esercizio di un’attività, per la stipula di assicurazioni sulla loro vita o per il pagamento dei loro debiti.
- ahimè, i debiti contratti dal de cuius;
- le spese sostenute da eredi o da terzi, per malattia o morte (spese funerarie) del de cuius;
- altre donazioni fatte in vita dal de cuius in favore di terzi. Tali donazioni vanno sempre computate nell’asse ereditario che riguarda solo i parenti più prossimi.
Vediamo i tipi di successione in cui potresti incappare:
Quali sono i tipi di successione?
La successione può essere:
- TESTAMENTARIA: il de cuius assegna il proprio patrimonio mediante testamento.
- LEGITTIMA: in assenza delle volontà del de cuius, quindi del testamento, la legge impone direttamente le quote di eredità spettanti agli eredi.
- NECESSARIA: se il testamento del de cuius non ha rispettato i diritti ereditari minimi dei parenti più prossimi, detti legittimari, il cui diritto all’eredità è garantito dalla legge. In questo caso, si parla di lesione di legittima cioè di mancato riconoscimento, con le volontà testamentarie o con donazioni fatte in vita, delle quote minime spettanti per legge ai familiari più prossimi. Ad esempio, nel caso di più figli eredi, il de cuius non potrà lasciare tutto a un unico erede, privando gli altri della quota garantita per legge.
- 1 + 2: quando il de cuius non abbia disposto di tutti i suoi beni, tramite il testamento. I restanti beni verranno assegnati con successione legittima.
Chi sono gli eredi legittimari?
Gli eredi legittimari che per legge ottengono una quota dell'eredità, sono i parenti stretti del de cuius sia in linea diretta (persone di cui l’una discende dall'altra), che collaterale, cioè persone che, pur avendo uno stipite in comune, non discendono l’una dall'altra, per esempio fratelli e sorelle.
A tali soggetti è riconosciuto per legge il diritto di succedere, anche se vi è una contraria volontà del de cuius con testamento o donazioni fatte in vita. La tutela è prevista in virtù del diritto di famiglia che sancisce il principio di solidarietà e del dovere reciproco che vincola le persone legate da rapporti familiari di discendenza o di matrimonio. Viene pertanto assicurata per legge, ai legittimari, una quota di riserva o legittima. La rimanente quota è detta disponibile, poiché il testatore o il donatario può disporne a suo piacimento.
Passiamo alle quote disciplinate dal codice civile:
Legittima: come viene divisa l'eredità?
In caso di successione legittima, al de cuius devono succedere i parenti, cioè i discendenti legittimi e naturali, il coniuge, gli ascendenti e i collaterali oppure lo Stato, nell’ordine e secondo le regole stabilite dalla legge.
La successione legittima riconosce i gradi di parentela sino al VI° grado, oltre il quale subentra lo Stato.
Se tra i chiamati a succedere per legge ci sono discendenti (figli) del defunto, essi escludono ogni altro parente e concorrono con il solo coniuge superstite. Quest’ultimo concorre invece, oltre che con i figli del defunto, anche con gli ascendenti legittimi, fratelli (e sorelle) del defunto, sempre che, come già detto, non ci siano discendenti.
Nella tabella sono evidenziati i casi previsti dagli art. 565 e seguenti di cui al Titolo II, del Libro II “Delle Successioni” del vigente Codice Civile:
PARENTI CHIAMATI A SUCCEDERE |
QUOTE DEL PATRIMONIO SPETTANTI |
Solo il coniuge (moglie o marito) |
Tutto il coniuge |
Il coniuge e un figlio (con eventuali nonni, fratelli sorelle, bisnonni) |
Metà a testa tra il coniuge (moglie o marito) e il figlio. Gli altri esclusi |
Il coniuge e più di due figli (con eventuali nonni, fratelli sorelle, bisnonni) |
1/3 al coniuge e 2/3 divisi tra i figli in parti uguali. Gli altri esclusi |
Solo il coniuge, fratelli e sorelle (con eventuali nonni) |
2/3 al coniuge, 1/3 ai fratelli e sorelle diviso in parti uguali (*). Gli altri esclusi |
Solo il coniuge fratelli, sorelle e genitori |
2/3 al coniuge, 1/3 altri (ai genitori almeno ¼) (*) |
Solo un figlio senza coniuge (con eventuali nonni, fratelli sorelle, bisnonni) |
Tutto al figlio |
Solo 2 o più figli senza coniuge (con eventuali nonni, fratelli sorelle, bisnonni) |
Tutto diviso in parti uguali tra i figli |
Solo un genitore senza figli, coniuge e fratelli |
Tutto al genitore |
Solo 2 genitori senza figli, coniuge e fratelli |
Metà a testa tra i genitori |
Solo genitori, fratelli e sorelle |
Suddiviso in parti uguali (ai genitori almeno metà) (*) |
Solo fratelli e sorelle (senza figli, genitori e coniuge) |
Tutto diviso in parti uguali tra fratelli e sorelle (*) |
Solo i nonni (senza fratelli, sorelle, coniuge e figli) |
A metà tra i nonni paterni e materni |
Solo bisnonni o altri ascendenti |
Tutto a chi ha il grado di parentela più vicino |
Solo altri parenti (cugino o cugina, zio o zia, nipote) |
Entro il sesto grado di parentela più vicino che esclude gli altri |
(*)i fratelli e le sorelle unilaterali ( consanguinei se dello stesso padre e di madre diversa e uterini se della stessa madre ma di padre diverso), quando concorrono con i germani (fratelli che hanno in comuni entrambi i genitori), conseguono la meta’ della quota che va ai germani.
Schema per il calcolo del grado di parentela.
Immagino possa esserti utile questo schema che indica come individuare il grado di parentela:
Donazioni in vita o testamento
In caso di donazioni in vita o di testamento, il de-cuis può decidere di devolvere ad un soggetto qualsiasi solo una quota del suo patrimonio, detta disponibile.
Quali sono le quote disponibili?
Vediamo quali quote del proprio patrimonio il defunto può utilizzare:
Ad esempio, un de-cuis che in vita era sposato e con un figlio, può decidere di lasciare (in vita tramite donazione o tramite testamento) solo un 1/3 del suo patrimonio. I restanti 2/3, per legge, spettano in quote uguali a moglie e figlio. Vedi alcuni esempi.
Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.