Caldaia a gas: requisiti centrale tecnica o locali appartamento 2025

Quali sono i requisiti che deve avere una centrale termica o una stanza dell'appartamento per poter installare una caldaia a condensazione a gas metano o GPL, da 24, 30, 35 kW o superiori? Dove posso installarla?

Caldaia a gas requisiti centrale tecnica o locali appartamento

La legge norma in maniera differente gli impianti di potenza inferiore o uguale a 35 kW e impianti di potenza superiore a 35 kW.

Ulteriore potenza spartiacque è 116 kW. Difatti, al di sopra di tale potenza i locali necessitano di Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco di competenza.

Vediamo dove si possono installare le caldaie e le regole che devono essere rispettate al variare della potenza.

Norme da rispettare: impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso.

Vediamo quali prescrizioni devono essere rispettare al variare della potenza della caldaia:

      • caldaie con potenze inferiori ai 35 kW: non sono sottoposte a norme antincendio.
      • caldaie con potenze comprese tra i 35 e i 115 kW: è obbligatorio uniformare il locale alle norme contenute nel DM 08 novembre 2019 ma non viene effettuato il controllo dei Vigili del Fuoco;
      • caldaie con potenze comprese tra i 116 kW e i 350 kW (categoria A rischio basso): obbligo di presentare la SCIA Antincendio al Comando dei Vigili del Fuoco competente;
      • caldaie con potenze comprese tra i 351 kW e 700 kW (categoria B rischio medio): obbligo di presentare la SCIA Antincendio e il progetto al Comando dei Vigili del Fuoco;
      • caldaie con potenze oltre i 700 kW (categoria C attività a rischio alto): obbligo di presentare la SCIA Antincendio e un progetto al Comando dei Vigili del Fuoco; sopralluogo dei Vigili del Fuoco per il rilascio del Certificato di Prevenzione incendi (CPI).

In questo articolo non tratteremo le caldaie di potenza superiore ai 116 kW.

Caldaie a condensazione sotto i 35 kW.

Le caldaie a condensazione sotto i 35 kW possono essere installate in qualsiasi ambiente della casa: cucina, bagno, camera, salotto, ripostiglio, sottotetto, cantina, balcone. Questo in quanto, essendo a camera stagna, non prelevano aria dall'ambiente in cui vengono installate, ne tantomeno scaricano i fumi nella stanza.

In caso di nuova installazione, ricordati che dovrai scaricare i fumi a tetto. Leggi l'approfondimento.

Come calcolare i 35 kW?

Più apparecchi alimentati a gas,  installati nello stesso locale, oppure in locali direttamente comunicanti, sono considerati come facenti parte di un unico impianto di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi ivi installati. Qualora detta somma sia maggiore di 35 kW, indipendentemente dal valore della singola portata termica di ciascun apparecchio, il locale che li contiene ricade, ai fini delle misure di prevenzione incendi, nel campo di applicazione del DM 8 novembre 2019.

All’interno di una unità immobiliare ad uso abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva, non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i lavabiancheria. Gli impianti del gas a cui tali apparecchi sono collegati devono essere comunque realizzati nel rispetto delle norme tecniche vigenti ad essi applicabili o di specifiche tecniche ad esse equivalenti.

Più apparecchi installati all’aperto non costituiscono un unico impianto.

Caldaie sopra i 35 kW: Luoghi di installazione

Concentriamoci ora sul DM 08 novembre 2019  applicabile alla progettazione, realizzazione ed esercizio degli impianti per la produzione di calore civili extradomestici di portata termica complessiva maggiore di 35 kW alimentati da combustibili gassosi. Questo DM deve essere applicato alle sole nuove realizzazioni.

Gli apparecchi sopra i 35 kw possono essere installati:

        • all’aperto;
        • in locale esterno;
        • in fabbricato destinato anche ad altro uso o in locale inserito nella volumetria del fabbricato servito.

L’installazione di apparecchi a gas alimentati con gas a densità superiore a 0,8 è consentita esclusivamente in luoghi di installazione fuori terra il cui piano di calpestio non presenti avvallamenti od affossamenti al fine di evitare la formazione di sacche di gas.

Caldaie sopra i 35 kW installate all'aperto

2.1.1

1. Gli apparecchi installati all’aperto devono essere costruiti per tale tipo di installazione.

2. Un apparecchio è installabile all’aperto anche protetto con apposito armadio tecnico se previsto dal fabbricante dell’apparecchio stesso secondo caratteristiche da esso individuate. Detti armadi tecnici devono consentire l’inserimento e la manovrabilità dei componenti dell’apparecchio richiesti dal fabbricante dell’apparecchio stesso, ma non l’ingresso delle persone.

3. È considerato installato all’aperto anche l’apparecchio costruito per tale tipo di installazione protetto solo superiormente da una tettoia incombustibile destinata esclusivamente alla protezione dagli agenti atmosferici dell’apparecchio e di eventuali apparecchi o dispositivi destinati a funzioni complementari o ausiliarie dell’impianto.

2.1.1.1 Prescrizioni aggiuntive per gli apparecchi alimentati con gas a densità superiore a 0,8 installati all’aperto

1. Gli apparecchi devono avere una distanza “d” da cavità, depressioni o aperture comunicanti con locali ubicati al di sotto del piano di calpestio o da canalizzazioni drenanti, in funzione della portata termica totale dell’impianto QTOT:

QTOT d ≤ 116 kW d ≥ 2,5 m

QTOT> 116 kW d ≥ 5 m

 

Installazione in locali esterni

3.2.1 Disposizioni generali

1. Il locale deve essere ad uso esclusivo dell’impianto di produzione del calore. Sono ammessi, inoltre, eventuali apparecchi o dispositivi destinati a funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto.

3 3.2.2 Ubicazione

1. Il piano di calpestio più basso del locale non può essere ubicato a quota inferiore a – 5 m al di sotto del piano di riferimento.

3.2.3 Caratteristiche costruttive

1. Il locale deve essere realizzato con materiali di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea.

2. L’altezza del locale di installazione deve rispettare le seguenti misure minime, in funzione della portata termica totale dell’impianto QTOT:

QTOT ≤ 116 Altezza minima ≥ 2.00 m

116 < QTOT ≤ 350  Altezza minima ≥ 2.00 m

350 < QTOT ≤ 580  Altezza minima ≥ 2.30 m

QTOT > 580  Altezza minima ≥ 2.60

 

3.2.3.1 Prescrizioni aggiuntive per i locali esterni realizzati in adiacenza all’edificio servito

1. L’eventuale parete adiacente alla parete dell’edificio deve essere priva di aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno REI/EI 30.

2. L’eventuale parete in comune con l’edificio deve essere priva di aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno REI/EI 120.

 

3.2.4 Aperture di aerazione

1. I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti esterne.

2. Ai fini della realizzazione delle aperture di aerazione permanenti, la copertura è considerata parete esterna.

3. La superficie complessiva minima S [m2 ] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:

S ≥ k · z · Q

dove:

Q portata termica totale espressa in kW

k parametro dipendente dalla posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento ricavabile dalla successiva tabella.

k parametro locale tecnico

z parametro che tiene in considerazione la presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo manuale all’esterno del locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici, modulato in funzione della posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento. Il valore è ricavabile dalla successiva tabella

3.2.5 Accesso

1. L’accesso può avvenire dall’esterno da:

        • spazio scoperto;
        • strada scoperta (pubblica o privata);
        • intercapedine antincendi di larghezza non inferiore a 0,9 m.

3.2.5.1 Porte

 1. La porta del locale deve:

        • essere apribile verso l’esterno, di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m. Per impianti con portata termica complessiva inferiore a 116 kW il senso di apertura delle porte non è vincolato;
        • essere realizzata con materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea.

Per quanto riguarda le installazione in apposito locale inserito nella volumetria del fabbricato servito, ti consiglio la lettura del DM 08 novembre 2019.

 Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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