Ecobonus: sostituzione caldaia a condensazione con altra condensazione

Hai diritto all'Ecobonus 65% e 50% nel caso di sostituzione di una caldaia a condensazione con una nuova caldaia sempre a condensazione?

Ecobonus sostituzione caldaia a condensazione con altra condensazione

Ormai, le caldaie a condensazione sono presenti sul mercato da diversi anni. Sempre più spesso, capita che debba essere sostituita una caldaia a condensazione con una nuova caldaia sempre a condensazione.

Mi è sorto questo dubbio: per ottenere l'Ecobonus al 65% o al 50%, la vecchia caldaia sostituita deve essere tradizionale, oppure può essere a condensazione?

C'è da dire che, spulciando nella letteratura, non ho scovato una puntualizzazione a riguardo. Quindi, non ci resta che basarci su quello che abbiamo a disposizione.

Secondo l'art. 14 c.1 del Decreto-legge del 04/06/2013 n. 63 è possibile portare in detrazione:

gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013. La detrazione si applica nella misura del 65 per cento per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.

 

Come potrai notare, non esistono prescrizioni riguardo l'efficienza della vecchia caldaia. Viceversa, ciò accade per l'accesso al bonus infissi che prevede il rispetto di valori minimi della trasmittanza del vecchio infisso.

A mio parere, l'impianto dismesso non deve essere per forza "tradizionale", ma può essere a condensazione.

Per dovere di cronaca, secondo il  DM 19 febbraio 2007, «il generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn» Ad oggi, la gran parte delle caldaia a condensazione in commercio rispettano questo requisito.

 

FAQ ENEA 8.D (ex 23)

Per ottenere la risposta finale, un ulteriore indizio è presente nella FAQ 8. D (ex 23) dell'Enea, che riporto integralmente:

DOMANDA: Ho intenzione di riqualificare energeticamente l’impianto termico del mio appartamento, che attualmente è costituito da un’unica caldaia. Pensavo di fare in modo che la caldaia riscaldasse parte dell’immobile e che l’altra parte venisse riscaldata da un sistema di pompe di calore ad alta efficienza. L’intervento così concepito può essere ritenuto agevolabile nello specifico ai sensi del comma 347 della legge 296/2006?

RISPOSTA: Interpretando il comma 5 dell’Art.1 del decreto 19/02/2007 “decreto edifici”, che ammette gli interventi di sostituzione integrale o parziale di impianti termici con impianti dotati di caldaie a condensazione e/o pompe di calore ad alta efficienza, consultato il MiSE, per il quale l’obiettivo principale è il conseguimento dell’efficienza energetica, qualora l’intervento proposto assicuri un risparmio di energia primaria per la climatizzazione invernale (dimostrato da una relazione asseverata da parte di un tecnico abilitato) almeno pari a quello che si avrebbe con la sostituzione della caldaia esistente con una a condensazione e, ancora, le pompe di calore posseggano i requisiti tecnici indispensabili per usufruire delle detrazioni ai sensi del comma 347 della legge finanziaria, riteniamo l’intervento descritto agevolabile ai sensi di questo comma.

Comprendo che la FAQ si riferisca ad un'altra casistica, ma in assenza di altro, la utilizzerei come appiglio.

L'Enea ha sottolineato come il requisito fondamentale per l'ottenimento dell'Ecobonus sia che il nuovo generatore di calore assicuri un risparmio di energia oggettivo (dimostrabile tramite una relazione asseverata da parte di un tecnico abilitato).

Quindi, come consiglio, in sostituzione della vecchia caldaia a condensazione, installerei una caldaia, pur sempre a condensazione, ma più performante. Ad avvalorare ciò, per poter inviare la comunicazione Enea, nel caso di sostituzione di caldaia viene richiesto il: Risparmio stimato di energia primaria non rinnovabile in kWh/anno. Basta un minimo valore perchè si possa procedere con l'invio.

Ovviamente, nel sostituire la caldaia, dovranno essere installate obbligatoriamente le valvole termostatiche che di per sé, comportano un miglioramento. Nell'eventualità potresti appigliarti a ciò. Ad integrazione di quanto detto, ti ricordo che tali accorgimenti non sono richiesti in caso di impianto di distribuzione a bassa temperatura (es. pavimento radiante). Leggi l'approfondimento.

Prima di salutarti, ti consiglio l'articolo sul bonus caldaia.

Spero che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo,

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

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