Obbligo foro aerazione e ventilazione in cucina a gas 2024 | dimensioni

Quando è obbligatorio il foro di aerazione e ventilazione in una cucina a gas metano o GPL e quali sono le dimensioni?

Obbligo foro aerazione e ventilazione in cucina a gas

Il piano cottura della cucina a gas (metano o GPL), dal punto di vista impiantistico è un apparecchio di tipo A: il prelievo dell’aria necessaria per la combustione e l’evacuazione dei fumi avvengono nel locale stesso.

Proprio per questo motivo, l'ambiente deve essere aerabile, ventilato (salvo deroghe) e dotato di sistemi di esalazione:

    • la ventilazione è necessaria per il ripristino dell’aria consumata nella combustione;
    • l'aerazione è necessaria per il ricambio dell’aria al fine di smaltire i prodotti della combustione ed evitare miscele con un alto quantitativo di gas;
    • sistemi di esalazione: cappe (a tiraggio naturale o forzato), elettroventilatori e aerazione di tipo diretto.

A disciplinare ciò, ci ha pensato la UNI 7129 : Parte 2 Installazione apparecchi (Q termica ≤ 35 kW) Aereazione-Ventilazione dei locali ; . Nel proseguo prenderemo in considerazione i fornelli di casa (4 fuochi) che hanno potenze termiche pari a 7-9 kW, e quindi inferiori a 35 kW.

La ventilazione è sempre obbligatoria per la cucina?

La risposta è : è sempre necessario realizzare almeno un foro su una parete esterna per la ventilazione dei locali.

Qualora il piano di cottura fosse dotato di sistema di sorveglianza di fiamma, il filo inferiore del foro deve essere posizionato in prossimità del pavimento o comunque ad una altezza non superiore a 30 cm, e avere sezione utile 100 cm². Quindi, se il foro fosse di sezione circolare, occorrerebbe un tubo di 120 mm di diametro.

Sono consapevole che questi fori, seppur grigliati, creeranno degli spifferi e saranno antiestetici, ma sono fondamentali per la sicurezza. Una mia amica ha installato sul foro di ventilazione una griglia mobile che permette la chiusura del buco. Ti sconsiglio ciò, sia perché è vietato, sia perché dovresti ricordarti di riaprire la griglia ogni qualvolta accendi i fornelli.

Se i piani cottura non fossero dotati di sorveglianza di fiamma, andrebbe aumentata la sezione dei fori.

Un mio cliente, restio al voler praticare il foro, mi ha proposto di installare la ventilazione meccanica controllata VMC al fine di evitare la ventilazione. Questo sistema non sostituisce affatto la ventilazione, in quanto svolge una funzione differente, cioè il ricambio d'aria!

 

L'aerazione è sempre obbligatoria per la cucina?

In linea generale, qualora il piano di cottura fosse dotato di sistema di sorveglianza di fiamma, per garantire l'areazione è obbligatorio realizzare un foro in prossimità del soffitto o comunque ad una altezza non inferiore a 180 cm, di sezione 100 cm² (se di sezione circolare, minimo 120 mm di diametro).

In realtà, è possibile evitare la ventilazione qualora:

      • l’apparecchio di cottura sia provvisto di dispositivo di sorveglianza di fiamma (o termocoppia). Questo sistema interrompe l'alimentazione del gas in assenza della fiamma. In questo caso, eviteresti pericolose fughe di gas. Quindi, oltre alla scintilla per l'accensione del fornello, dovresti avere un secondo dispositivo in prossimità della fiamma.

scintilla e termocoppia controllo fiamma 

      • l’aerazione fosse garantita da una cappa di aspirazione a tiraggio naturale o munita di ventilatore elettrico, con portata minima di 2 mc/h ogni kW di portata termica installata. La cappa dovrà espellere i residui della combustione direttamente all’esterno. In alternativa, è possibile utilizzare un elettroventilatore, sempre con portata minima di 2 mc/h ogni kW di portata termica installata, collocato sulla parte alta della parete esterna della cucina. L’elettroventilatore può essere installato anche sugli infissi esterni. La cappa o l’elettroventilatore devono essere messi in funzione per tutto il periodo di funzionamento degli apparecchi di cottura. Non sono contemplate le cappe con filtri a carboni attivi che non scaricano all'esterno.
      • in cucina non ci siano ulteriori impianti di tipo A o B;
      • nell'ambiente sia presente una finestre, portafinestra o porta apribile su pareti perimetrali esterne;
      • il locale sia caratterizzato da una volume maggiore di 20 mc. Nel calcolo del volume, potresti considerare anche il locale adiacente e comunicante senza la presenza di porte, purché non si tratti di una camera da letto e non siano presenti apparecchi a gas (di tipo A e/o B) e non sia un locale classificato con pericolo di incendio;
      • la portata termica installata in cucina sia inferiore ai 15 kW; di solito, il piano cottura residenziale ha una portata compresa tra i 7 e i 9 kW. Ma bisogna considerare anche l'eventuale forno a gas.

Sistemi di esalazione e portata minima cappa

L'esalazione, sempre obbligatoria, può avvenire:

    • cappa a tiraggio naturale collegata all'esterno;
    • cappa aspirante elettrica o elettroventilatore (obbligatori sopra i 15 kW) collegati all'esterno. Questi sistemi devono essere mantenuti in funzione durante tutto il periodo di cottura. La portata oraria di ricambio di aria della cappa aspirante elettrica o dell’elettroventilatore deve essere almeno pari a 2 m3/h per ogni kW riferito alla portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi di cottura compresi nel locale di installazione;
    • aerazione di tipo diretto (con potenze massime installate di 15 kW);

Cucine alimentate da bombole a GPL.

In caso di locali che ospitano bombole GPL trasportabili, che a loro volta alimentano apparecchi per uso domestico e similari, la dimensione delle aperture di ventilazione e la caratteristiche della cucina sono disciplinate dalla norma tecnica UNI CIG 7131, pertanto al fine di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei locali dovrai avvalerti di un tecnico qualificato (installatore, manutentore, ecc. ).

Cucina con fornello e caldaia a condensazione (tipo c)

Nel caso in cui in cucina, oltre al piano cottura, venga installata anche una caldaia a condensazione di tipo C (circuito a tenuta rispetto al locale), il locale, oltre ai due fori, deve essere aerabile.  Ciò può essere garantito da aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno come porte, finestre, lucernari, ecc. Sono considerati aerabili anche i locali dotati di aperture non direttamente comunicanti con l’esterno ma comunicanti con almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno.

Ovviamente, non occorre alcunché in caso di piastra a induzione elettrica.

Spero che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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