Quanto costa la ventilazione meccanica controllata VMC?
Quanto costa un sistema di ventilazione meccanica VMC puntuale (decentralizzata), a singolo o doppio flusso (centralizzata) per un'abitazione di 50, 85, 100, 150 e 200 mq.
Siamo definiti la “generation indoor”. Trascorriamo fino al 90% del nostro tempo all’interno di ambienti chiusi. Addirittura, negli ambienti domestici si possono raggiungere concentrazioni di inquinanti fino a 5 volte superiori rispetto all'esterno.
Non sto cercando di terrorizzarti. Voglio farti rendere conto di come il ricambio dell'aria è fondamentale per la nostra salute. Ambienti poco salubri portano a malattie respiratorie e allergie.
Inoltre, gli studi dimostrano come il corpo umano percepisce una sensazione di benessere e di comfort per temperature che oscillano tra i 20° e i 23°, un'umidità dell'aria compresa tra il 40 e il 55 % e una velocità dell'aria pari a 0,2 m/s. Questo, insieme all'eliminazione della CO2, del gas radon, dei batteri, delle polveri, dei funghi e delle muffe sono gli obiettivi che dovrai raggiungere per evitare i rischi e star bene a casa tua.
Tranquillo, non dovrai passare le giornate a guardare termometri, igrometri e altri strumenti dai nomi improponibili. Ti basterà un impianto a ventilazione meccanica controllata, o VMC.
Questo impianto, considerati i costi relativamente contenuti e la poca manutenzione, ha avuto un notevole successo. Il sistema è in continua evoluzione visto che le migliori marche di impianti di riscaldamento, e non solo, stanno investendo molto in ricerca e sviluppo.
Nell'articolo, ti guiderò nella scelta:
Guardiamo quali opzioni offre il mercato:
Tipi di impianti.
Fondamentalmente, esistono 4 tipi di impianto:
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Centralizzato a singolo flusso alternato: è presente un'unica tubazione che estrae aria viziata per circa un minuto e per i successivi 60 secondi immette aria filtrata, invertendo il flusso. È più compatto del sistema a doppio flusso, ma non riesce a depurare tutta l'aria. Inoltre, l'efficacia dello scambiatore di calore è ridotta, considerato che, il dispositivo non riesce a trattenere tutto il calore nel periodo di inversione. In questo caso, dovrai predisporre delle bocchette per il recupero della pressione sopra le finestre. Ovviamente sono meno costosi del doppio flusso.
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Centralizzato a doppio flusso: è costituito da due condotti, uno per l'estrazione e uno per l'immissione, e quindi, necessita di più spazio. Lo scambio avviene in contemporanea e il calore ceduto dall'aria in uscita si trasmette quasi totalmente all'aria in entrata. È indubbio che, se hai le disponibilità economiche e non ti manca lo spazio, è la miglior scelta.
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Decentralizzato a singolo flusso alternato: è costituito da un impianto compatto che gestisce l'aria di un solo ambiente. Per circa 70 secondi immette l'aria e per altrettanto tempo la estrae. Le portate possono raggiungere i 60 mc/h. Di solito, si possono impostare tre velocità con portate di 30 / 45 / 60 mc/h. Con questi dispositivi non si possono raggiungere particolari efficienze di recupero termico e nemmeno raggiungere la completa purificazione dell’aria. Inoltre, questo sistema potrebbe provocare il fenomeno del “tiraggio inverso” diffondendo odori e, specialmente, prodotti della combustione per tutta la casa, provocando rischi di intossicazione. In pratica, per un corretto funzionamento, dovresti montare due dispositivi aumentando il costo e le lavorazioni.
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Decentralizzato a doppio flusso continuo: anche in questo caso, l’impianto compatto gestisce l'aria di un solo ambiente. A differenza del flusso alternato, l’immissione e l’espulsione avvengono contemporaneamente comportando notevoli vantaggi. Prima di tutto, le efficienze di recupero termico sono dell’ordine dei 95 % durante tutto il ciclo di ricambio e non al picco come per gli impianti a singolo flusso. In secondo luogo, l’efficienza di ricambio è nettamente superiore. In commercio, solo un produttore ha il brevetto e commercializza questo prodotto. Te ne parlerò nel paragrafo sui migliori brand.
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In generale, il decentralizzato è facile da installare e ideale per le ristrutturazioni. Il consumo è davvero minimo: il dispositivo ha una potenza da 4 - 6w, meno di una lampadina.
Molto interessanti sono i blocchi per la ventilazione che si possono integrare con gli infissi.
Oltre alla ventilazione, il sistema può essere integrato con la deumidificazione dell'aria (ricircolo con i sistemi a 5 canali) e il riscaldamento/raffrescamento.
Ma vediamoli i costi:
Quali sono i costi di un impianto di ventilazione meccanica centralizzato?
Questo paragrafo verrà criticato da tutti gli installatori perchè, giustamente, il costo dipende da una serie di fattori e dalle caratteristiche dell’impianto. Prima di tutto, incide il numero e le dimensioni delle stanze. Se l'impianto è montato su nuova costruzione è più economico di un vmc installato su un edificio esistente. Altri aspetti sono legati alla portata, ai sensori, all'efficienza dello scambiatore e alle tecnologie come display touch e comandi da smartphone.
Per questi motivi, voglio indicarti dei prezzi indicativi:
Per un impianto puntuale decentralizzato relativo ad una sola stanza, di un brand "affidabile", il costo incluso di fornitura e posa in opera di aggira intorno ai 500 / 800 €. Scegliendo un brand economico si scende fino a 350 € oltre iva.
Costi VMC doppio flusso
Mentre, il costo incluso di fornitura e posa in opera si aggira di centralizzato a doppio flusso:
Caratteristiche VMC doppio flusso |
Abitazione mq |
Prezzo |
no deumidificazione (a 4 tubi), no recupero di calore, brand economico |
85 |
3.500 € |
no deumidificazione, si recupero di calore, brand affidabile |
85 |
4.500 / 6.500 € |
sì deumidificazione(a 5 tubi), si recupero di calore, brand affidabile |
85 |
7.000 / 8.500 € |
sì deumidificazionee integrazione del riscaldamento / raffrescamento, brand affidabile |
85 |
8.500 / 11.000 € |
no deumidificazione (a 4 tubi), no recupero di calore, brand economico |
200 |
4.500 € |
no deumidificazione, si recupero di calore, brand affidabile |
200 |
7.000 / 9.000 € |
sì deumidificazione(a 5 tubi), si recupero di calore, brand affidabile |
200 |
12.000 / 14.000 € |
sì deumidificazione e integrazione del riscaldamento / raffrescamento, brand affidabile: |
200 |
15.000 / 18.000 € |
Per quanto attiene i prezzi delle VMC a doppio flusso per appartamenti da 50, 100 e 200 mq, basta realizzare un proporzione.
Costi VMC singolo flusso
Gli impianti a singolo flusso costano poco più della metà di quelli a doppio flusso.
Caratteristiche VMC doppio flusso |
Abitazione mq |
Prezzo |
no deumidificazione (a 4 tubi), no recupero di calore, brand economico |
85 |
2.500 € |
no deumidificazione, si recupero di calore, brand affidabile |
85 |
3.500 / 5.500 € |
sì deumidificazione(a 5 tubi), si recupero di calore, brand affidabile |
85 |
3.800 / 6.500 € |
sì deumidificazionee integrazione del riscaldamento / raffrescamento, brand affidabile |
85 |
5.500 / 8.000 € |
no deumidificazione (a 4 tubi), no recupero di calore, brand economico |
200 |
3.500 € |
no deumidificazione, si recupero di calore, brand affidabile |
200 |
4.000 / 7.000 € |
sì deumidificazione(a 5 tubi), si recupero di calore, brand affidabile |
200 |
7.000 / 9.000 € |
sì deumidificazione e integrazione del riscaldamento / raffrescamento, brand affidabile: |
200 |
8.000 / 12.000 € |
Costi VMC decentralizzato
Per un impianto puntuale decentralizzato relativo ad una sola stanza, di un brand "affidabile", il costo incluso di fornitura e posa in opera di aggira intorno ai 500 / 800 €. Scegliendo un brand economico si scende fino a 350 € oltre iva.
Dopo averti indicato i prezzi, passerei alle buone notizie.
Detrazioni fiscali e bonus.
Ottime notizie, l'Agenzia delle Entrate ti permette di recuperare parte della spesa sostenuta per la tua VMC. Inoltre, potrai sfruttare l'IVA agevolata al 10%.
Ti consiglio l'approfondimento.
Ma ti serve davvero questo impianto?
Ho le finestre, mi occorre la VMC?
Oggi, giustamente, si cerca di realizzare degli appartamenti stagni per mantenere il calore. Il risparmio energetico è al centro di ogni intervento edile. Di conseguenza, cappotti termici e tripli vetri non permetto all'aria di entrare e all'umidità di uscire. In questi casi, il ricambio dell'aria diventa fondamentale. Specialmente in luoghi umidi come cucine e bagni dove si creano l'umidità e le muffe.
In queste condizioni, la VMC diventa indispensabile. Lo stesso vale per ambienti "ciechi", appartamenti che si sviluppano in lunghezza dove non viene garantita la ventilazione trasversale, nelle città e nelle zone industriali.
Addirittura, in alcuni casi, il progettista è obbligato ad utilizzarlo al fine di raggiungere edifici ad alte prestazioni come gli NZEB, Nearly Zero Energy Building e cioè gli edifici a consumi quasi zero. A partire dal 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno esserlo.
In tutti gli altri casi, potresti aprire le finestre. Ma quali sono gli svantaggi? Aprendo gli infissi faresti uscire l'umidità ma porteresti in casa gli inquinanti tra cui i PM generati dagli scarichi delle auto e dalle industrie. Oltre a questo, ridurresti la temperatura interna e non avresti la regolazione controllata dei valori ottimali citati nella premessa.
Ma dovrai accendere un mutuo per pagare la bolletta?
Consumi, efficienza energetica e rumore.
Non ci crederai, ma i consumi sono bassissimi. È inutile che ti indico kw, cavalli, kilo-joule, anni-luce o chilogrammi di fieno bruciato. Ti basta saper che consuma meno di un ventilatore. O meglio, l'impianto consta, fondamentalmente, di una ventolina che resta accesa solo per pochi minuti al giorno. A questo, aggiungici i consumi di qualche sensore e magari di un display che entra in stand-by. Anche l'eventuale integrazione della deumidificazione non incide.
Addirittura, questo sistema ti permette di risparmiare energia. Pensa al fatto che non dovrai aprire le finestre e quindi non disperderai calore.
Insomma, sono altri i consumi da dover tagliare.
Per dovere di cronaca, su questi impianti è presente l'etichetta energetica. Quasi tutti i modelli sono in classe A. Il parametro che indica il consumo di una macchina per la ventilazione meccanica è il SEC, consumo specifico di energia. In pratica, questo indice mostra il potenziale risparmio di kwh per mq in un anno.
Passiamo ad un aspetto più importante: il rumore. Come hai potuto notare dall'immagine, i decibel emessi si aggirano intorno ai 50. In pratica, sentirai il ronzio della ventola ogni qualvolta si aziona. Dalle discussioni sui forum e dalle testimonianze, visto che il ronzio è limitato nel tempo, non provoca troppo disturbo e ci si fa l'abitudine.
Per limitare il rumore, vengono inseriti dei silenziatori, uno sull’estrazione e uno sull’immissione.
Consigli sull'installazione.
Ti voglio elencare alcune accortezze fondamentali per non vanificare o ridurre l'efficienza della VMC:
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Bisogna aspirare l’aria da ambienti umidi come cucine, bagni e cabine armadi.
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Viceversa, dovrai immettere aria nei vani “nobili” dove si trascorre la maggior parte del tempo, come soggiorni, camere da letto e studi.
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Se all'interno del tuo appartamento sono presenti "zone neutre", come corridoi e disimpegni, utilizzali per predisporre il ricircolo e quindi la deumidificazione. Il ricircolo è molto utile nel caso di raffrescamento a pavimento.
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In caso di immissione ed estrazione dallo stesso ambientale, le bocchette di estrazione ed immissione devono essere posizionate su pareti contrapposte per garantire il completo lavaggio.
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L’immissione deve essere posizionata in basso e l’estrazione in alto, in quanto, l’aria calda salendo trasporta al soffitto le sostanze inquinanti.
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Assicurati che sia presente nella tua zona un centro assistenza della marca scelta e un supporto valido. Leggi le recensioni sul web.
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Quanta aria devo ricambiare? Progetto dell'impianto:
Non ti preoccupare, il calcolo non è niente di impossibile. Ti basta una semplice calcolatrice e il metro a nastro. Per farti capire, ci aiuteremo con un esempio di un impianto che ho installato in Versilia. L'appartamento del mio cliente è di 85 mq con un’altezza media di 3,20 metri. Avendo spazio per un controsoffitto e potendo sfruttare le detrazioni fiscali, abbiamo optato per un impianto a doppio flusso. Il volume totale è dato da 85 mq x 3,20 m= 272 metri cubi mc.
Il D.Lgs 311/2006 ci consiglia di cambiare metà dell'aria presente nell'appartamento ogni ora, quindi un tasso di ricambio pari a 0,5 volumi/h. L'appartamento necessitava di un ricambio pari a:
272 mc x 0,5 vol/h = 136 mc ogni ora
Ma attenzione, per il residenziale, anche la UNI 10339 ci offre dei suggerimenti. La norma ci consiglia una portata di ricambio pari a circa 40 mc/h per ogni persona che vive nell'appartamento. Nell'unità, oltre al mio cliente, vivono la moglie e due splendidi bambini. In tutto, 4 persone. Quindi, 4 x 40 mc/h = 160 mc/h.
Per il dimensionamento, si sceglie la maggiore portata delle due. Nel nostro caso 160 mc/h.
Per ora tutto ok? Dove devo estrarre quest'aria?
Ultimo calcolo: per calcolare quanto estrarre dai singoli ambienti basta fare una proporzione sulla base dei volumi dei vari ambienti.
Come ti accennavo, l'aria si estrae dagli ambienti umidi. I 160 mc/h li andiamo ad estrarre dai due bagni e dalla cucina in proporzione alle dimensioni dei vani. La cucina ha una superficie tripla rispetto ai due bagni, mentre, i due servizi occupano la stessa area. Quindi, 3/5 dell'aria (160 x 3 / 5 = 96 mc/h) la estrarremo dalla cucina, ed 1/ 5 ciascuno dai bagni (32 mc/h). Spero tu non mi stia odiando.
Lo stesso ragionamento andrà fatto per l'immissione.
Qualora vorresti anche deumidificare, dovrai dotare la macchina anche di ricircolo. La portata del ricircolo è pari al volume espulso con la ventilazione meccanica. Nel caso precedente era pari a 160 mc/h. Il ricircolo è obbligatorio in caso di impianto a raffreddamento, in quanto, potrebbe crearsi della condensa sul pavimento.
Passiamo ora ai vari componenti e alle scelte:
Caratteristiche dei componenti.
Partendo dall'esterno, i primi componenti che incontriamo sono le griglie esterne. Ti consiglio di installare l'immissione a parete, preferibilmente a nord. Viceversa, porta l’espulsione a tetto al fine di allontanare gli inquinanti dalle finestre e impedire che l'aria viziata si reimmetta nella tua casa o in quella del tuo vicino.
Poi, tramite dei tubi rigidi o flessibili, l'impianto si collegherà alla macchina, come schematizzato nell'immagine. I diametri di questi tubi dipendono dalla portata.
La macchina può essere installata a soffitto o a parete. All'interno di questa macchina, è presente lo scambiatore che acquista caldo dall’aria in uscita e la trasferisce all’aria in entrata, con rendimenti fino al 90%. Grazie allo scambiatore, l'aria viziata che esce a 20° potrebbe rientrare purificata a 18 °. Anche l’umidità passerà dal 60% al 35%. La macchina può essere comandata manualmente, oppure, da sonde che controllano l’umidità e la quantità di CO2 presente nell'ambiente. Le potenze in commercio vanno dai 150 ai 300 mc/h.
Successivamente, tramite le tubazioni di distribuzione, l'aria raggiungerà tutte le stanze. Le tubazioni di distribuzione partono dal box che può essere isolato per evitare la condensa. Importante, richiedi le certificazionidi abbattimento della carica batterica.
Lungo le tubazioni possono essere montati dei silenziatori per ridurre il rumore provocato dall'aria incanalata.
La distribuzione può essere installata a soffitto oppure a pavimento. Per limitare gli ingombri, i tubi possono essere a sezione circolare oppure ovale "schiacciata", così da ridurre le altezze.
All'interno delle tubazioni la velocità di progetto è di circa 3 m/s. Grazie alle griglie, la velocità verrà abbattuta per raggiungere il valore ottimale di immissione nell'ambiente (0,2 m/s).
Spero che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.
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