Caldaie: tipo A, B, C, Camera aperta o stagna, monostadio, multistadio, modulanti
Classificazione Caldaie: tipo A, B, C. Differenze, camera aperta o stagna, monostadio, multistadio, modulanti. Murali, a condensazione etc.
Prima di passare alla classificazione delle caldaie occorre chiarire alcuni concetti:
Caldaia a camera stagna o aperte.
Caldaia camera stagna: l’aria utilizzata per la combustione è prelevata tramite un tubo di aspirazione (presa aria), che deve giungere fino all’esterno in caso di installazione interna della caldaia. Naturalmente anche il tubo di scarico fumi deve essere portato all'esterno. Necessitano del tiraggio forzato (ventole) per smaltire i prodotti della combustione.
Caldaia camera aperta: si tratta di una tecnologia passata. A differenza di quelle a camera stagna prelevano l’aria comburente dal locale in cui sono installate con un tiraggio naturale e bruciano l’aria presente all'interno del locale dove è installata.
Caldaie e combustione: tipo a, b e c.
A seconda della modalità di evacuazione dei prodotti della combustione le caldaie si classificano in:
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- caldaie di tipo A, apparecchi a camera aperta, senza alcun condotto o dispositivo per l’evacuazione dei prodotti della combustione; Le caldaie di tipo A sono unità di potenza limitata; in nessun caso devono essere installate in locali adibiti a bagno e/o camera da letto. Ad esempio: il piano cottura;
- caldaie di tipo B, apparecchi a camera aperta collegati ad un condotto di espulsione dei fumi di combustione verso l’esterno (vedi approfondimento sulle canne fumarie). Nel locale dove sono collocate devono essere prviste adeguate prese d'aria.
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Le caldaie di tipo B possono essere sia a tiraggio naturale, che a tiraggio forzato. In questo secondo caso l’espulsione dei fumi avviene tramite un ventilatore facente parte dell’apparecchio stesso; questo tipo di caldaia non può essere allacciata a canne fumarie collettive ramificate (condomini), pertanto lo scarico di ogni apparecchio deve essere inviato all'esterno o verso un camino indipendente. Le caldaie di tipo B hanno inoltre una nomenclatura propria che permette di individuarne le caratteristiche principali: essa è formata dalla lettera B. Le vecchie caldaie standard facevano parte di questa categoria;
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- caldaie di tipo C, apparecchi con circuito di combustione (camera di combustione, presa dell’aria, scarico dei gas) stagno rispetto al locale di installazione (vedi approfondimento). Le caldaie di tipo C sono solitamente a tiraggio forzato, sono stagne rispetto all'ambiente nel quale sono installate e pertanto non sono soggette ad alcun vincolo per quel che concerne la loro sistemazione nei vari locali dell’edificio. Anche le caldaie di tipo C hanno una nomenclatura che le contraddistingue, formata dalla lettera C. Ormai tutte le caldaie a condensazione in commercio sono di questo tipo.
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Caldaie monostadio o multistadio
Generatori monostadio: sono del tipo tutto/niente (on/off) e cioè ad un regime di fiamma, portata max/spento. Il generatore, quindi, funziona ad un unico stadio di alimentazione ovvero la portata del gas e dell’aria comburente non vengono variate automaticamente durante il funzionamento del bruciatore.
Generatori multistadio: Sono a due o più stadi di potenza, del tipo tutto/poco e cioè portata max/ portata parziale/ spento. Il generatore, quindi, funziona a due o più stadi di alimentazione. La commutazione dall'uno all'altro può avvenire automaticamente o manualmente.
Generatori modulanti: sono a potenza variabile tra il minimo e massimo e cioè portata max/portata intermedia variabile/ spento. Il generatore, quindi, funziona con alimentazione variabile automaticamente in modo continuo almeno tra il 30% e il 100% della potenza termica nominale del bruciatore. La modulazione è realizzata con servomotore elettrico che permette di ottenere sempre un giusto rapporto aria/combustibile su tutto il campo di modulazione.
Se all'interno della scheda tecnica del bruciatore sono riportate due potenze, massima, minima oppure 30%, la caldaia è del tipo multistadio o modulante.