Quanto consuma un condizionatore / pompa di calore?

Consumi medi di un condizionatore / pompa di calore (Euro/anno e Euro/giorno) e tecniche per risparmiare. Sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.

Quanto consuma un condizionatore pompa di calore

Considerato che le stagioni fredde sono sempre più corte, l'utilizzo dei condizionatori diventa essenziale. Inoltre, con la transizione energetica, sempre più spesso, utilizziamo queste macchine anche per riscaldare, tramite la tecnologia a pompe di calore.

E' inutile dirti che occorre prestare particolare attenzione ai consumi generati da questi apparecchi. Ma mediamente, quanto consuma un condizionatore / pompa di calore? Vediamo il caso di utilizzo sia estivo che invernale e i consumi giornalieri e annuali.

Ovviamente, più è potente la macchina e maggiori saranno i consumi.

Potenze necessarie da cui dipendono i consumi

Come ti accennavo, i consumi dipendono da quanto è grande la stanza da climatizzare e dalle dispersioni di calore tramite le pareti e la copertura delle stanze. In base a tali caratteristiche, dovrai scegliere delle macchine più o meno potenti.

Ovviamente, per definire la potenza della macchina, converrebbe realizzare un calcolo sulla base delle dispersioni della stanze da parte di un termotecnico. Tuttavia, in prima battuta, è possibile determinare i kW o i BTU della macchina in base alla superficie da riscaldare o raffrescare. Vedi tabella di seguito:

Superficie in mq

kW

BTU/H

da 10 a 15

2,0 kW

7000 BTU

da 15 a 25

2,5 kW

9000 BTU

da 25 a 40

3,5 kW

12000 BTU

da 40 a 50

4,2 kW

15000 BTU

da 50 a 60

5,0 kW

18000 BTU

da 60 a 80

6,0 kW

21000 BTU

da 80 a 100

7,1 kW

24500 BTU

da 100 a 130

10,0 kW

35000 BTU

da 130 a 160

12,5 kW

43000 BTU

da 160 a 180

14,0 kW

48000 BTU

da 180 a 200

18,0 kW

65000 BTU

Per una camera, in generale sono sufficienti macchine da 2 kW. Per i grandi soggiorni, occorrono 2,5 kW. E' possibile comprare macchine multiplit che climatizzano più stanze e che quindi godono di potenze superiori.

Efficienza macchina 

Inoltre, un altro aspetto fondamentale per valutare i consumi di una pompa di calore è l'efficienza, definita tramite gli indici EER (efficienza estiva) e COP (efficienza invernale). Più una macchina è efficiente e maggiori saranno i consumi.

Gli indici EER e COP indicano il rapporto tra la potenza erogata e la potenza assorbita. Ad esempio, un climatizzatore che genera 6 kW termici di calore utilizzando una potenza elettrica pari a 1,2 kW, sarà caratterizzato da un COP pari a 6/1,2= 5.0. Più è alto il COP o l'EER, meno consumerai!

Consumi orari di un condizionatore da 2 kW (7000 btu) in riscaldamento, raffrescamento o entrambi

Vediamo un esempio, immaginiamo di voler climatizzare una camera da letto per cui occorre un apparecchio monosplit (unica macchina interna) di circa 2 kW di potenza.

consuma condizionatore monosplit camera

Ad oggi, tutti i condizionatori sono inverter e sfruttano le potenze massime all'accensione per poi ridurre la potenza una volta raggiunta la temperatura desiderata. Diciamo che l’assorbimento di energia elettrica di una pompa di calore da 2 kW è compreso tra i 300 Watt e i 1000 Watt ma il consumo di elettricità, come ti dicevo, varia nella fase di accensione e nelle ore successive. 

Diciamo che nella prima ora consumerà circa 1000 W, per poi calare fino a 300 W.

Sulla base delle considerazioni a monte, mediamente, un condizionatore monosplit da 2 kW consuma 500W ogni ora. Ad oggi, il costo dell'elettricità per i clienti vulnerabili è di circa 0,2 €/kWh. Quindi, in un'ora si spendono circa 10 centesimi. Considerando un'accensione di 8 ore giornaliera, il costo si attesta ad 0,8 euro al giorno.

Mentre, considerando circa 20 giorni di accensione al mese, il costo mensile è di 16 €/mese

Considerando che la stagione calda dura circa 4 mesi, il costo annuale per il solo raffrescamento è di circa 64 €/anno. Se volessi utilizzare la macchina anche d'inverno per riscaldarti, il costo raddoppierebbe.

Il prezzo a Kwh della corrente ultimamente varia notevolmente, se volessi aggiornare il calcolo in prima persona ti consiglio la tariffa ARERA.

Consumi orari di un condizionatore da 2,5 kW (9000 btu) in riscaldamento, raffrescamento o entrambi

Vediamo un esempio, immaginiamo di voler climatizzare una camera da letto per cui occorre un apparecchio monosplit di circa 2,5 kW di potenza.

Ad oggi, tutti i condizionatore sono inverter e sfruttano tali potenze all'accensione per poi ridurre la potenza una volta raggiunta la temperatura desiderata. Diciamo che l’assorbimento di energia elettrica di una pompa di calore da 2,5 kW è compreso tra i 400 Watt e i 1200 Watt ma il consumo di elettricità, come ti dicevo, varia nella fase di accensione e nelle ore successive. 

Diciamo che nella prima ora consumerà circa 1200 W, per poi calare fino a 400 W.

Mediamente, un condizionatore monosplit da 2,5 kW consuma 700W ogni ora. Ad oggi, il costo dell'elettricità per i clienti vulnerabili è di circa 0,2 €/kWh. Quindi, in un'ora si spendono circa 14 centesimi. Considerando un'accensione di 8 ore giornaliera, il costo si attesta ad 11 euro al giorno.

Mentre, considerando circa 20 giorni di accensione al mese, il costo mensile è di 22 €/mese

Considerando che la stagione calda dura circa 4 mesi, il costo annuale per il solo raffrescamento è di circa 88 €/anno. Se volessi utilizzare la macchina anche d'inverno per riscaldarti, il costo raddoppierebbe.

Consumi orari di un condizionatore da 3,5 kW (12.000 btu) in riscaldamento, raffrescamento o entrambi

Vediamo un esempio, immaginiamo di voler climatizzare un salotto per cui occorre un apparecchio monosplit di circa 3,5 kW di potenza.

Ad oggi, tutti i condizionatore sono inverter e sfruttano tali potenze all'accensione per poi ridurre la potenza una volta raggiunta la temperatura desiderata. Diciamo che l’assorbimento di energia elettrica di una pompa di calore da 3,5 kW è compreso tra i 600 Watt e i 2000 Watt ma il consumo di elettricità, come ti dicevo, varia nella fase di accensione e nelle ore successive. 

Diciamo che nella prima ora consumerà circa 2000 W, per poi calare fino a 600 W.

Mediamente, un condizionatore monosplit da 3,5 kW consuma 1000 W ogni ora. Ad oggi, il costo dell'elettricità per i clienti vulnerabili è di circa 0,2 €/kWh. Quindi, in un'ora si spendono circa 20 centesimi. Considerando un'accensione di 8 ore giornaliera, il costo si attesta ad 2 euro al giorno.

Mentre, considerando circa 20 giorni di accensione al mese, il costo mensile è di 40 €/mese

Considerando che la stagione calda dura circa 4 mesi, il costo annuale per il solo raffrescamento è di circa 160 €/anno. Se volessi utilizzare la macchina anche d'inverno per riscaldarti, il costo raddoppierebbe.

Il prezzo a Kwh della corrente ultimamente varia notevolmente, se volessi aggiornare il calcolo in prima persona ti consiglio la tariffa ARERA.

Penso possa interessarti l'articolo sui migliori condizionatori di quest'anno.

Un corretto dimensionamento dell’impianto, la scelta di apparecchi di classe energetica elevata, una corretta installazione lontano da ostacoli e fonti di calore e una adeguata manutenzione sono le accortezze necessarie per ridurre al minimo i consumi di energia.

Consumi annuali per appartamenti da 15, 25, 50, 80, 100, 120, 150, 200 mq

Vediamo ora i consumi annuali per mq di appartamento:

Superficie Stanza / appartamento Mq

Consumi annui solo raffrescamento kWh

Consumi annui solo raffrescamento e riscaldamento kWh

da 10 a 15

320 kWh

600 kWh

da 15 a 25

450 kWh

900 kWh

da 25 a 40

320 kWh

320 kWh

da 50 a 60

1.000 kWh

1.900 kWh

da 80 a 100

1.600 kWh

3.000 kWh

da 100 a 130

1.900 kWh

3.500 kWh

da 130 a 160

2.200 kWh

4.000 kWh

da 180 a 200

3.200 kWh

6.000 kWh

 

Questi Kwh ora vanno moltiplicati per la tariffa oraria €/kWh del tuo gestore (in genere varia tra i 0,2 e i 0,7 kWh). Il prezzo a Kwh della corrente ultimamente varia notevolmente, se volessi aggiornare il calcolo in prima persona ti consiglio la tariffa ARERA.

Consigli per risparmiare energia.

Per ridurre al minimo il tempo di accensione del condizionatore bisogna isolare termicamente l’edificio dall’ambiente esterno (cappotto termico). Quindi, rispettando la normativa vigente, in fase di costruzione o di ristrutturazione dell’edificio è importante installare materiali isolanti sulle pareti e sul tetto e dotare le finestre di doppi vetri basso emissivo e di tapparelle e tende performanti.

D'estate, per raffrescare l’edificio è anche importante favorire la ventilazione naturale. Posizionando adeguatamente porte e finestre si riesce a creare un movimento d’aria tra i locali o tra i piani dell’edificio che genera una gradevole sensazione di benessere.

La presenza di vegetazione intorno alla casa fornisce ombra e regola la temperatura, quindi dove è possibile mettiamo alberi e pergolati, e piante rampicanti sulle pareti esposte al sole. Si riducono, in questo modo, fino al 50% i consumi di energia per il raffrescamento estivo e di conseguenza, senza rinunciare al confort di avere una casa fresca, si avrà una bolletta elettrica più leggera e si contribuirà alla salvaguardia dell’ambiente.

Spesso questi accorgimenti bastano a garantire una temperatura adeguata ma se decidiamo di dotare la nostra abitazione di un condizionatore dell’aria acquistiamo un apparecchio ad alta efficienza energetica.

Inoltre, molto importante ai fini dei consumi energetici è il corretto dimensionamento dell’impianto. Ricordiamo che un impianto sotto o sovradimensionato porta o a non avere abbastanza fresco in casa o ad avere un consumo di energia maggiore del previsto. Quindi prima dell’acquisto rivolgiamoci ad un tecnico specializzato, magari lo stesso che poi eseguirà l’installazione.

Ricorda che ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore. Non è corretto installare un climatizzatore potente nel corridoio nella speranza che rinfreschi tutte le camere. L’unico risultato sarà quello di prendere colpi di freddo ogni volta che andrai da una stanza all’altra passando per il corridoio, perché sarà l’unico locale ad essere raffrescato.

Non abbassare troppo la temperatura dell'ambiente. Due o tre gradi centigradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare la funzione “solo deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.

Colloca il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.

Evita di mettere il climatizzatore dietro divani o tende poiché costituiscono una barriera alla diffusione dell’aria.

Esegui o fai eseguire una manutenzione periodica, che consiste nella pulizia dei filtri e delle ventole, e nel controllo della tenuta del circuito del gas. I filtri dell’aria devono essere puliti prima della prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché nei filtri si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti.

Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione. Se esposti direttamente al Sole possono danneggiarsi.

Assicurati che l’unità esterna (motocondensante) all’abitazione non sia colpita dai raggi diretti del Sole e esposta troppo alle intemperie per evitari cali di efficienza.

Spero che i consigli ti siano stati utili, a presto, Vincenzo.

. Due o tre gradi centigradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare la funzione “solo deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.

Colloca il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.

Evita di mettere il climatizzatore dietro divani o tende poiché costituiscono una barriera alla diffusione dell’aria.

Esegui o fai eseguire una manutenzione periodica, che consiste nella pulizia dei filtri e delle ventole, e nel controllo della tenuta del circuito del gas. I filtri dell’aria devono essere puliti prima della prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché nei filtri si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti.

Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione. Se esposti direttamente al Sole possono danneggiarsi.

Assicurati che l’unità esterna (motocondensante) all’abitazione non sia colpita dai raggi diretti del Sole e esposta troppo alle intemperie per evitari cali dell'efficienza.

Spero che i consigli ti siano stati utili, a presto, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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