Respirare odori derivanti da scarichi e fogne: fa male?
Respirare gli odori degli scarichi o delle fogne provoca danni all'essere umano?
A volte capita di sentire gli odori degli scarichi dentro casa che arrivano dalla fossa biologica, dalla colonna di scarico (condominiale o privata) o dalle fogne. Se fosse qualcosa di sporadico, nessun problema, si tratterebbe di un mero fastidio temporaneo.
Ma l'esposione prolungata potrebbe causare delle problematiche alla salute? Vediamolo assieme:
Composizione dei fumi della fogna
La composizione caratteristica dell’aria presente nelle fogne è:
- Idrogeno solforato o acido solfidrico H2S: 0,2 –10 ppm
- anidride carbonica CO2: 0,2 - 1,2 %
- idrocarburi (come il metano CH4) principalmente alifatici C6-C14 e maggiormente C8-C12: > 500 ppm
- idrocarburi clorurati e maggiormente di- e tricloretilene: 10 100 ppm
- Solfuri (principalmente metilmercaptano e dimetilsolfuro e anche etilmercaptano): 0,01-0,05 ppm
- Ammine (principalmente di- e trimetilammina e anche dietilammina): 0,01-0,05 ppm
- Aldeidi (principalmente aldeide butirrica): 0,01-0,1 ppm
Acido solfidrico
L'acido solfidrico ha un caratteristico odore di uova marce che lo rende sgradevole, ma il vero pericolo deriva dalla sua natura altamente tossica e infiammabile. La sua pericolosità aumenta a causa del modo in cui il nostro sistema olfattivo lo percepisce. Infatti, l'odore dell'acido solfidrico non viene rilevato dal naso umano finché la sua concentrazione nell'aria non supera la soglia olfattiva, che è di circa 0.0005 ppm.
Quando la concentrazione raggiunge valori compresi tra 10 e 50 ppm, l’acido solfidrico può causare nausea, irritazione agli occhi e difficoltà respiratorie. La situazione diventa ancora più critica quando si arriva a 50 ppm, poiché a quel livello l’olfatto umano non è più in grado di distinguere variazioni nell'intensità dell'odore anche se la concentrazione continua ad aumentare.
Questo è particolarmente pericoloso perché concentrazioni di 100 ppm possono causare gravi problemi respiratori, mentre tra 300 e 500 ppm l'acido solfidrico diventa letale in pochi minuti. Oltre alla sua tossicità, questa sostanza può causare gravi danni alle tubazioni.
Nei liquami, l’acido solfidrico viene rilasciato sotto forma di gas e tende ad accumularsi nelle condotte. In ambienti caldo-umidi, il gas si condensa sotto la volta delle tubazioni, favorendo la formazione di un biofilm in cui proliferano batteri aerobi.
Questi batteri trasformano l’acido solfidrico (H₂S), che è un acido debole, in acido solforico (H₂SO₄), un acido molto più forte. L'acido solforico è altamente corrosivo e può danneggiare seriamente i materiali delle tubazioni, specialmente il calcestruzzo, compromettendo la stabilità delle infrastrutture.
Metano
Il metano (CH₄) è un gas inodore, ma quando proviene da scarichi o fogne, è spesso associato ad altri gas maleodoranti. Sebbene il metano puro non sia tossico, può comunque avere effetti dannosi sulla salute a causa delle sue proprietà fisiche.
Uno dei principali rischi è la carenza di ossigeno (asfissia). Il metano è un gas asfissiante semplice, cioè può sostituire l'ossigeno nell'aria. In ambienti chiusi o poco ventilati, alte concentrazioni di metano possono causare vertigini, mal di testa, affaticamento, nausea, vomito, confusione mentale, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, asfissia e morte a causa della mancanza di ossigeno.
Gli effetti a breve termine includono difficoltà respiratorie, sensazione di mancanza di respiro, aumento del battito cardiaco come reazione del corpo alla diminuzione di ossigeno e disturbi neurologici come compromissione della coordinazione e dei riflessi.
L'esposizione prolungata a basse concentrazioni di metano in ambienti chiusi può portare a affaticamento cronico e disturbi cognitivi, come difficoltà di concentrazione e memoria.
Oltre agli effetti diretti, il metano comporta anche rischi indiretti. Essendo altamente infiammabile, può causare esplosioni devastanti in presenza di scintille o fiamme. Inoltre, gli odori percepiti potrebbero provenire da altri gas tossici presenti insieme al metano, come l'acido solfidrico.
In caso di esposizione al metano, è importante allontanarsi immediatamente dall'area contaminata e cercare aria fresca. È consigliabile ventilare l'ambiente aprendo porte e finestre, evitando di accendere fiamme o dispositivi elettrici che potrebbero innescare un’esplosione. Se compaiono sintomi come vertigini, mal di testa o difficoltà respiratorie, è opportuno consultare un medico.
Puzza dai muri
Mi è capitato più di una volta, specialmente in ambienti seminterrati, murature bagnate e maleodoranti. I proprietari pensavano si trattasse di umidità di risalità, mentre si trattava di fosse biologiche o fogne mal funzionanti.
Come agire?
Per evitare problemi occorre:
- garantire un’adeguata ventilazione degli ambienti (aprendo le finestre o installando un sistema di ventilazione meccanica VMC;
- garantire un’adeguata manutenzione: assicurarsi che gli scarichi (che funzionino i sifoni), le fosse biologiche e le fogne siano ben sigillati e in buono stato;
Chi contattare
Se avvertissi forti odori persistenti, al fine di evitare l'esposizione prolungata chiamarei un idraulico o un ingegnere idraulico.
Spero che l’articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.