Legge 10 e verifiche igrometriche: condensa e muffa

Quando e come vanno realizzate le verifiche igrometriche di muffa e condensa?

verifica condensa e muffe

Come saprai, la muffa si crea con circa l'80% di umidità interna, mentre la condensa al 100% (a saturazione UR 100%) di umidità interna qualora si incontrassero la pressione di saturazione con la pressione di vapore. In soldoni, prima si forma la muffa e solo in seguito la condensa. La norma, basandosi su tale evidenza, valuta una soglia di rischio.

I processi di degrado termoigrometrico di un edificio sono principalmente legati a:

1. condensazione superficiale del vapore acqueo sul lato interno dell’involucro edilizio;

2. condensazione interstiziale del vapore acqueo all’interno delle strutture dell’involucro edilizio.

Cosa prevede la norma

Con il DM 26/06/2015, All.1 Art. 2.3 comma 2 prevede che:

Nel caso di intervento che riguardi le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, si procede in conformità alla normativa tecnica vigente (UNI EN ISO 13788), alla verifica dell’assenza:

      • di rischio di formazione di muffe, con particolare attenzione ai ponti termici negli edifici di nuova costruzione;
      • di condensazioni interstiziali.

Le condizioni interne di utilizzazione sono quelle previste nell’appendice alla norma sopra citata, secondo il metodo delle classi di concentrazione. Le medesime verifiche possono essere effettuate con riferimento a condizioni diverse, qualora esista un sistema di controllo dell’umidità interna e se ne tenga conto nella determinazione dei fabbisogni di energia primaria per riscaldamento e raffrescamento.

Infine, con la FAQ 3.11 del 18 dicembre 2018 del Ministero dello Sviluppo Economico: 

“Per la verifica della condensa interstiziale si procede in conformità alla normativa tecnica vigente (UNI EN ISO 13788). Si ritiene che la condensazione interstiziale possa considerarsi assente quando siano soddisfatte le condizioni poste dalla norma, ovvero la quantità massima ammissibile e nessun residuo alla fine di un ciclo annuale. Tale norma definisce infatti la quantità ammissibile di condensa presente in un elemento al termine del periodo di condensazione. Lo stesso paragrafo specifica anche che tutta la condensa formatasi all’interno di un elemento deve sempre evaporare completamente alla fine di un ciclo annuale.”

In pratica, per assenza di condensazione non si intende una struttura sempre asciutta ma piuttosto che la condensa non superari i 500g/m2 e che tutta la condensa rievaporari nell’arco dell’anno (concetto di “quantità massima ammissibile” come da norma UNI EN ISO 13788).

L'assenza di condensa interstiziale viene determinata con il metodo di Glaser. Tale verifica deve essere riportata nella relazione ex-legge 10

Verifica condensa superficiale

Per date caratteristiche termoigrometriche (temperatura e umidità dell’aria) il fenomeno è legato alla temperatura della superficie interna della parete, quindi al grado di isolamento termico offerto dalla parete stessa. Non si verifica condensa superficiale se la temperatura della superficie interna della parete è superiore alla temperatura di rugiada del vapore presente nell’aria dell’ambiente interno, ossia:

Tsi > TR

Se si verifica che è assente la condensazione superficiale, ciò non esclude la diffusione del vapore acqueo attraverso le pareti. Durante la stagione invernale, infatti, il vapore migra verso l’esterno, in quanto, per effetto di una differenza di temperatura tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno (Ti > Te),si determina una differenza di pressione di vapore tra l’interno e l’esterno: all’interno la pressione parziale di vapore è maggiore rispetto a quella esterna (pvi > pve)

Verifica condensa interstiale

Il fenomeno della condensa interstiziale si verifica generalmente in inverno in occasione di marcate differenze di temperatura tra aria interna ed esterna.

Se all’interno della parete la pressione saturazione si abbassa in qualche punto sino a raggiungere il valore della pressione di vapore si forma condensa sulle superfici verticali isoterme corrispondenti e nella fascia di parete tra esse compres

Per quali interventi sono richieste tali verifiche?

Le verifiche igrometriche devono essere realizzate in caso di:

      • nuova costruzione e ampliamento;
      • ristrutturazione importante di primo e secondo livello;
      • riqualificazione dell'involucro;

Le verifiche di condensa non vengono eseguite su elementi vetrati.

Piccolo consiglio. Qualora si dovesse prevedere un isolamento interno è fondamentale applicare la barriera vaore sul lato caldo del muro.

Sperando che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

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