Fossa biologica: dove si può installare? Su terreno altrui?

Dopo si può installare la fossa biologica o il degrassatore? Su terreno altrui, nelle scale, su suolo pubblico, nel giardino? Prescrizioni normative

fosse biologiche dove si possono installare

In base alla tipologia di fognatura della tua città o zona, il trattamento delle acque reflue potrà essere svolto in prossimità del tuo edificio, prima dell’immissione delle acque nelle pubbliche fognature, oppure demandato agli impianti di trattamento cittadini nel caso la tua zona ne fosse dotata.

Qualora il trattamento delle acque fosse a carico del singolo edificio o condominio, lo stesso dovrà essere dotato di un idoneo impianto, distinto in base alla tipologia di acque: piovane e reflue.

L’impianto di trattamento delle acque reflue, a sua volta, avrà una sezione dedicata alle acque nere (provenienti dal wc) ed una alle acque chiare o saponose (proveniente dai lavandini). Successivamente le acque trattate saranno convogliate nelle tubazioni pubbliche.

Le acque nere vengono trattare tramite le fosse biologiche, mentre le acqua saponose tramite i degrassatori. 

Fosse biologiche, come sono costituite e come funzionano

Le fosse biologiche, o fosse settiche, sono dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue.

Sono costituite da due o tre vasche e, in relazione alla composizione, vengono definite bi-camerali o tri-camerali. Attualmente le più diffuse sono quelle bicamerali.

Le vasche, o camere, sono poste in adiacenza l’una all’altra e sono collegate, nella porzione superiore, da un tubo che consente la migrazione delle acque dalla prima camera verso le successive.

FOSSA SETTICA BICAMERALE 1

La prima camera riceve direttamente le acque nere provenienti dagli scarichi dei wc. Il residuo solido, essendo più pesante, si sedimenta, per gravità sul fondo della camera, mentre i residui più leggeri si depositano in superficie. Per quanto riguarda le sostanze organiche solubili si innesca un meccanismo di fermentazione che avviene tramite batteri anaerobici.

Avviene così una prima fase durante la quale il liquido viene parzialmente chiarificato.

Dalla prima camera si diparte un tubo, posto in aderenza alla parete a confine con la seconda camera, che inizia circa a metà della profondità della camera, in modo da evitare il contatto con la parte bassa o con quella alta in quanto interessate dai residui organici. Il liquido captato a questa quota viene condotto alla seconda camera. Nella seconda camera avviene la decantazione del liquido stesso, ottenendo una ulteriore chiarificazione delle acque.

Successivamente le acque vengono condotte ad un pozzetto di ispezione e da lì vengono convogliate verso il recapito finale.

Le fosse biologiche devono essere dotate di idonei fori di ispezione a chiusura ermetica posti sulla copertura delle stesse. Le fosse biologiche necessitano anche di una tubazione di ventilazione con sfogo al di sopra della copertura dell’edificio, ciò per evitare che i gas, prodotti dalla fermentazione, vengano in contatto con ambienti abitati o con luoghi che prevedono la presenza di persone.

Pozzetto degrassatore o condensagrassi

Le acque saponose, o chiare, che provengono dagli scarichi di lavandini, lavastoviglie, lavatrici e docce, vengono condotte, tramite le tue tubazioni di scarico, verso un pozzetto “degrassatore”.

Questo elemento ha il compito di separare oli,  grassi e schiume dall’acqua. Le acque saponose, arrivano tramite le tue tubazioni all’interno del pozzetto, gli oli e i grassi hanno un peso inferiore rispetto a quello dell’acqua e tendono quindi a galleggiare, ad unirsi ed indurirsi al di sopra dell’acqua. Avviene così la separazione per flottazione delle sostanze aventi peso inferiore rispetto all’acqua e, per sedimentazione, dei residui solidi eventualmente presenti che si depositeranno sul fondo della vasca mentre la parte centrale della vasca sarà occupata dall’acqua.

Così trattate le acque vengono captate a livello centrale della vasca, indirizzate al pozzetto di ispezione e infine convogliate verso le tubazioni pubbliche.

Acque piovane

Le acque piovane, invece, non necessitano di trattamento e non devono essere convogliate all’interno delle fosse biologiche.

Devono essere regimentate in maniera consona. Vengono incanalate, in un primo momento, in un pozzetto di ispezione posto ai piedi della calata ed infine vengono convogliate verso il recapito finale, nel fognone pubblico, oppure, nei casi di nuova costruzione, dovranno essere reimpiegate per usi consoni in relazione alla qualità delle acque (ad esempio l'irrigazione), oppure, nei casi in cui risulti possibile, disperse con processi lenti negli spazi verdi a disposizione.

Dove si possono installare? Distanza dai confini

Il codice civile all’art. 889 stabilisce quali siano le distanze dai confini da rispettare nella posa anche delle fosse biologiche. In particolare stabilisce che sarà necessario osservare la distanza di almeno 2 metri tra il confine ed il punto più vicino delle opere previste. In realtà, l’art. 889 fa riferimento ad opere quali pozzi, cisterne, fosse di latrina etc: per analogia possiamo farvi rientrare anche le fosse biologiche.

È sempre consigliabile consultare anche i regolamenti locali che potrebbero confermare o modificare tale parametro.

Per quanto riguarda la posizione delle fosse biologiche, i principali regolamenti comunali prevedono che siano posizionate al di fuori dell’immobile cui sono asservite, rispettando la distanza di almeno 1 metro dalle sue fondazioni.

Fosse biologiche all'interno degli edifici

Nel caso in cui fosse impossibile, per ragioni di spazio o altri motivi, posizionare la fossa biologica al di fuori dell’immobile e rispettare la distanza prescritta è possibile, in alcuni comuni, installare la fossa biologica in un locale interno interrato dedicato esclusivamente a tale scopo o, in alternativa, all’interno del vano scala a comune. Questa deroga è prevista solo nel caso di edificio già esistente mentre non sono ammesse, in genere, deroghe nei casi di nuova costruzione.

Non è ammesso installare la fossa biologica all’interno di locali con presenza continua di persone.

Devono inoltre essere garantiti i seguenti requisiti:

- accessibilità ed ispezionabilità;

- perfetta tenuta in modo da evitare infiltrazioni negli edifici.

Fosse biologiche su strada pubblica

Qualora non ci fossero altre possibilità, potresti trovare un accordo con il Comune per posizionare la fossa biologica sulla strada pubblica. Ovviamente, pagando per l'occupazione.

Fosse biologiche su terreno di altra proprietà

Si assiste spesso al caso in cui la fossa biologica di un immobile risulti collocata su un terreno di altra proprietà rispetto al fabbricato a cui è asservita.

Le casistiche e le ragioni possono essere molteplici come, ad esempio, il caso in cui il proprietario del terreno, su cui risulta collocata la fossa biologica, fosse stato, all’epoca di realizzazione delle fosse biologiche, anche proprietario dell’immobile successivamente alienato; in questa circostanza potrebbe verificarsi il caso di servitù per destinazione del padre di famiglia.

Altro caso potrebbe essere l'errore di collocazione: le cause possono essere molteplici come ad esempio una non ben definita posizione della linea di confine tra la resede del tuo immobile e quella del vicino. In questo caso, o in casi simili, dovrai per prima cosa ridefinire la corretta posizione della linea di confine, facendoti aiutare da un tecnico, e, nel caso in cui il riconfinamento confermi un errore di collocazione del tuo impianto, dovresti cercare una soluzione condivisa con il tuo vicino. Potresti acquistare il terreno occupato dalla fossa biologica, oltre ad una zona di rispetto che verifichi le distanze imposte dalle norme, oppure ricollocare la fossa biologica all’interno della tua resede. Nel caso in cui tu preferisca non spostare la fossa biologica potresti chiedere, al proprietario del terreno su cui l’hai realizzata, di acquistare la servitù e, qualora il vicino fosse consenziente, dovresti rivolgerti ad un notaio per costituire ufficialmente la servitù.

Nel caso in cui la tua fossa biologica fosse presente da almeno 20 anni sul terreno di proprietà potresti valutare se vi siano tutti i requisiti affinché si possa verificare il caso di usucapione del diritto di servitù. Oltre al requisito temporale vi sono altri requisiti richiesti dalla norma affinché si verifichi la possibilità di usucapione ( come ad esempio “l’apparenza”).

La verifica di tutti i requisiti previsti dalla norma non è sufficiente ad acquisire la servitù, che dovrà essere ufficializzata da un atto, un contratto o una sentenza, e registrata da un notaio.

Mentre, se non disponessi di una fossa biologica e volessi installarla sul terreno del vicino, potresti farlo solo con il benestare del tuo vicino.

Dimensionamento delle fosse biologiche e dei pozzetti degrassatori

Le fosse biologiche ed i pozzetti degrassatori devono essere dimensionati sia in relazione al numero di abitanti equivalenti che alla destinazione d’uso dell’immobile che dovranno servire.

I regolamenti comunali ed i soggetti competenti alla gestione della pubblica fognatura locale definiscono quale sia la modalità di calcolo dei parametri citati, definisco generalmente anche dei metri cubi minimi sia per le fosse biologiche che per i pozzetti degrassatori.

Ad esempio, a Firenze, per un immobile a destinazione residenziale  si prevede che le dimensioni minime di una fossa biologica siano pari a 3 metri cubi mentre il pozzetto degrassatore minimo sia di 1 metro cubo.

Per quanto riguarda il calcolo degli abitanti equivalenti si considera un abitante equivalente ogni 35 mq di superficie utile dell’immobile.

Per ogni abitante equivalente sarà necessario prevedere 225 litri per la fossa biologica e 0,05 mc per il de grassatore, fermi restando i metri cubi minimi citati in precedenza.

Materiali

Le fosse biologiche ed i pozzetti degrassatori possono essere realizzati in diversi materiali e diverse tipologie.

Ad esempio puoi trovare sistemi in cemento armato, oppure in pvc, resina etc. Le fosse biologiche possono essere realizzate in opera, oppure, nei casi più comuni, essere composte da elementi prefabbricati e posati in opera.

Le fosse biologiche devono essere interrate ed ispezionabili.

Dal momento che le fosse biologiche saranno posate a terra dovranno garantire i requisiti di calpestabilità e sicurezza. In relazione alla posizione in cui saranno collocati potrebbero dover garantire anche la carrabilità. Sarà quindi necessario provvedere ai calcoli strutturali anche in relazione all’impiego della superficie superiore.

Per quanto riguarda le fosse biologiche prefabbricate in pvc o in vetroresina sarà necessario progettare un involucro che garantisca l’indeformabilità e la stabilità dell’impianto oltre alla sua calpestabilità.

Per scoprire le tipologie di fosse biologiche e i prezzi, ti consiglio l'articolo ad hoc.

Spero che l'articolo ti sia stato utile, a presto, Rosa e Vincenzo

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

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