Relazione di compatibilità e invarianza idraulica e idrologica

Relazione di compatibilità e progetto di invarianza idraulica e idrologica: cosa sono? obblighi e soluzioni

Relazione di invarianza e di compatibilità idraulica

A seguito di un evento piovoso, su una superficie non impermeabile una parte dell’acqua viene assorbita mentre un’altra parte, eccedente la capacità di assorbimento del terreno, tende a ruscellare e crea una portata che viene convogliata in modo naturale o artificiale in un corso d’acqua o in una rete urbana di acque bianche.

Nel momento in cui vado ad edificare, impermeabilizzo parte del suolo, diminuendo la quantità d’acqua che viene assorbita dal terreno, aumentando la portata che ruscella e aumentando la velocità con cui l’acqua tende a ruscellare e ad essere recapitata in corso d’acqua o in rete urbana di acque bianche.

Il ricettore, sia esso un fiume oppure una rete di fognatura, riceve PIÙ ACQUA IN UN TEMPO MINORE.

Se il ricettore non è in grado di sopportare l’aumento della portata esonda (nel caso di un corso d’acqua) va in pressione (nel caso di una rete di fognatura o di acque meteoriche) provocando allagamenti.

      • Tramite la verifica di compatibilità idraulica, il progettista deve garantire che le scelte pianificatorie, fin dalla fase della loro ideazione, valutino la pericolosità idraulica presente e potenziale delle aree e le possibili alterazioni del regime idraulico indotte.
      • L’invarianza idraulica richiede a chi propone una trasformazione di uso del suolo di farsi carico, attraverso opportune azioni compensative, gli oneri del consumo della risorsa territoriale costituita dalla capacità di un bacino di regolare le piene e quindi di mantenere le condizioni di sicurezza territoriale nel tempo. Per invarianza idraulica, sia le portate che i volumi di deflusso meteorico scaricati nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all’intervento.

Progetto di compatibilità e invarianza idraulica e idrologica:

L'obiettivo di questo progetto è quello di non modificare la portata e il volume delle acque piovane scaricate nei corpi ricettori dopo gli interventi di ristrutturazione edilizia, le nuove costruzioni e le urbanizzazioni, al fine di mantenere l'equilibrio idraulico del territorio.

Il progetto deve essere firmato da un tecnico abilitato, qualificato e di esperienza nell’esecuzione di stime idrologiche e calcoli idraulici; deve essere redatto conformemente alle disposizioni dei regolamenti locali in materia.

Il progetto a sua volta varierà, in base a:

1) Localizzazione dell’intervento che fornirà la criticità: A alta, B media e C bassa.

2) Superficie dell’intervento. Sono richiesti diversi approcci progettuali a seconda della superficie dell’intervento: superficie fino a 100 mq; superficie > 100 mq e ≤ 1.000 mq; superficie > 1.000 mq e ≤ 10.000 mq;  superficie > 10.000 mq e ≤ 100.000 mq; superficie > 100.000 mq.

3) Coefficiente di deflusso medio ponderale: Differente approccio se. φ ≤ 0,4 o φ > 0,4;

La relazione è necessaria o obbligatoria nel caso di:

  • Nuove costruzioni e ampliamenti;

  • Ristrutturazioni con demolizioni;

  • Realizzazione, riassetto, ampliamento, adeguamento di infrastrutture stradali e autostradali;

  • Riconoscimento di incentivi anche per chi non è soggetto alla normativa;

Per mantenere l’invarianza idraulica si può:

1 riutilizzare l'acqua per l'irrigazione dei giardini, per lavare la macchina o per processi industriali. 

2 infiltrarla nel suolo in base alla sua permeabilità. Si possono realizzare pozzi perdenti, trincee drenanti, pavimentazioni permeabili.

3 scaricarla in corpo d’acqua o fognatura senza comprometterne il funzionamento. 

A seconda dell'obiettivo che si vuole perseguire, occorre installare delle vasche per lo stoccaggio delle acque, dei decantatori, delle pompe per il sollevamento, etc.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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