Categoria catastale: A B C D E F 2024 e differenze

Categoria catastale nelle visure: A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 D10 E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E9 F1 F2 F3 F4 F5 F6. Tabella classi catastali e differenze

CATEGORIE CATASTALI nelle visure A1 A2 A3 A4 A5 A6 A5 A8 B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8

 

Per la determinazione della rendita (utile che può produrre un immobile secondo l'agenzia delle entrate), sulla base della quale verranno quantificate le tasse, le unità immobiliari vengono suddivise, a seconda delle loro caratteristiche, in categorie. Ognuna di queste categorie sarà soggetta ad aliquote (percentuali) diverse. Per questo motivo è importante sapere quale sono.

Ma vediamo quali sono le categorie catastali e le caratteristiche per rientrarci:

Non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo:

Categoria A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 

A/1

Abitazioni di tipo signorile

A/2

Abitazioni di tipo civile

A/3

Abitazioni di tipo economico

A/4

Abitazioni di tipo popolare

A/5

Abitazioni di tipo ultrapopolare

A/6

Abitazioni di tipo rurale

A/7

Abitazioni in villini

A/8

Abitazioni in ville

A/9

Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici

A/10

Uffici e studi privati

A/11

Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi

 

 

A/1 - Abitazioni di tipo signorile.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale.

Solitamente appartenenti a edifici, anche plurifamiliari, ubicati in zone di pregio, caratterizzati da ottima esposizione prevalente, ricco grado di finimento, grande ampiezza media dei vani, completezza di impianti. In alcuni casi possono far parte di questa categoria anche miniappartamenti ricavati, p.e., dal frazionamento di ville, qualora si trovino in posizioni di particolare pregio o prestigio.

Nei fabbricati cui appartengono le abitazioni di tipo signorile è ammessa la compresenza delle categorie C/6, C/1, A/10 o D/5.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati, ubicati in zone di pregio, con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotazione di impianti e servizi di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. Elevata superficie”.

A/2 - Abitazioni di tipo civile.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale.

Gradi di finimento fra il ricco e l’ordinario, media ampiezza dei vani, completezza di impianti tecnologici. Nelle località a vocazione turistica possono essere classificate in A/2 anche abitazioni prive di riscaldamento.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotazione di impianti e servizi di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. Sono compatibili con la categoria anche quelle unità immobiliari – minialloggi – di consistenza notevolmente inferiore a quella propria delle abitazioni di tipo civile e quelle appartenenti a quella propria delle abitazioni di tipo civile e quelle appartenenti a fabbricati a schiera, con caratteristiche costruttive, di rifinitura e dotazioni di impianti e servizi propri della categoria”.

 

A/3 - Abitazioni di tipo economico.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili.

Grado di finimento fra l’ordinario e il semplice, ampiezza dei vani medio-piccola, completezza di impianti tecnologici e dotazione di non più di un servizio igienico.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia, sia per i materiali impiegati che per la finitura e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili, ma che, comunque, soddisfano i minimi standard attuali. Sono compatibili con la categoria anche quelle unità immobiliari – minialloggi – di consistenza inferiore a quella propria delle abitazioni di tipo economico e quelle appartenenti a quella propria delle abitazioni di tipo economico e quelle appartenenti a fabbricati a schiera, con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotazioni propri della categoria”.

A/4 - Abitazioni di tipo popolare.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili.

Tale categoria catastale non trova più applicazione alle unità immobiliari abitative di recente edificazione, ma può essere attribuita ad abitazioni di vecchia costruzione con grado di finimento semplice, con dotazione scarsa di impianti e non corrispondenti agli standard correnti.

Possono ritenersi compatibili con la categoria, sempre che il fabbricato non sia stato costruito in zona a vocazione di ville e villini (quindi in zona rurale), le unità immobiliari costruite in aderenza ad altri fabbricati oppure quelle isolate e dotate di attinenze scoperte di modestissima entità, a condizione che le caratteristiche costruttive e di rifinitura siano di modesto livello e la dotazione di impianti e servizi limitata.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifinitura di modesto livello e dotazione limitata di impianti tecnologici e servizi quantunque indispensabili”.

A/5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare.

Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi.

Con la nota C1/1022/94 la categoria A/5 (come pure la A/6) è stata annullata, in quanto non rappresenta più tipologie abitative ordinarie. Rimangono quelle già esistenti nella banca dati catastale, che vengono variate di categoria in occasione della prima variazione.

Come le abitazioni del tipo ‘ultrapopolare’, entrambi rispondenti, nello spirito della norma, a realtà edilizie e di utilizzazione consuete all’epoca della formazione del N.C.E.U., attualmente non rappresentano più tipologie abitative ordinarie perché al di fuori degli standard minimi indispensabili per l’uso cui dette categorie fanno riferimento. Gli immobili già censiti in dette categorie sono caratterizzati dall’assenza o carenza degli indispensabili servizi igienici e, spesso, anche di altre dotazioni ora ritenute indispensabili. Attualmente dette unità vengono adeguate alle minime condizioni abitative – e, quindi, meritano un nuovo appropriato classamento – o non hanno subito interventi di riadattamento e, quindi, per il principio dell’ordinarietà, non possono che essere classate – sia pure nelle classi più basse – nella categoria che rappresenta le unità più povere di dotazioni: ‘categoria A/4′”.

A/6 - Abitazioni di tipo rurale.

A/7 - Abitazioni in villini.

Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo.

“Si intende per villino un fabbricato, anche se suddiviso in più unità immobiliari, avente caratteristiche tipologiche e costruttive tipiche del villino, nonché aspetti tecnologici e di rifinitura propri di un fabbricato di tipo civile o economico e dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari che lo compongono, di aree coltivate o no a giardino. Sono compatibili con la categoria quelle unità immobiliari appartenenti a fabbricati a schiera e quelle di consistenza notevolmente inferiore a quella propria delle abitazioni in villini, e cioè, i minialloggi stagionali. Detti immobili, inoltre, devono rispondere ai parametri indicati dall’Ufficio, con riferimento a ogni zona territoriale omogenea, all'algoritmo di classamento automatico e principalmente a quello indicato al n.2 del prospetto 9 e cioè al numero delle u.i.u. abitative comprese nel fabbricato – esclusi i fabbricati a schiera – oltre il quale l’immobile stesso non è classificabile nella categoria A/7”.

A/8 - Abitazioni in ville.

Per ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all'ordinario.

Edifici a tipologia unifamiliare caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parchi e/o giardini, edificati di norma in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio. In detti fabbricati è ammessa la compresenza di soli C/6 e C/7.

L’unità immobiliare deve possedere vani principali con superficie ampia, una consistente superficie lorda e ampia superficie dell’area scoperta pertinente.

Le caratteristiche costruttive e di finitura e la dotazione degli impianti e servizi devono essere di livello superiore all’ordinario.

“Si intendono per ville quei fabbricati caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parchi e/o giardino, edificati di norma, ma non esclusivamente, in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture di livello superiore all’ordinario; possono anche identificare immobili aventi caratteri tipologici e architettonici rilevanti in relazione all'epoca di costruzione.”

A/9 - Castelli, palazzi eminenti. Rientrano in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie; costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. E' compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie.

A/10 - Uffici e studi privati. Rientrano in questa categoria quelle unità immobiliari che per tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all’attività professionale. Uffici privati open space, scuole private (Commissione tributaria Centrale sez.18.a – 14 gennaio 1977), agenzie assicurative, laboratori professionali (p.e. gabinetti medici ubicati nei piani elevati, laboratori odontotecnici, laboratori per analisi, ecc.).

A/11 - Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi Rifugi di montagna, baite, trulli, sassi, ecc…

Categorie catastali B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8: immobili a destinazione ordinaria

B/1

Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, spizi, conventi, seminari, caserme

B/2

Case di cura ed ospedali (senza fine di lucro)

B/3

Prigioni e riformatori

B/4

Uffici pubblici

B/5

Scuole e laboratori scientifici

B/6

Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9

B/7

Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto

B/8

Magazzini sotterranei per depositi di derrate

 

La Categoria catastale B comprende i gruppi di categorie catastali che rappresentano il patrimonio immobiliare urbano.

Le suddivisioni sono cinque, si distinguono in immobili a destinazione ordinaria e immobili a destinazione speciale e particolare.

La categoria catastale B fa parte degli immobili a destinazione ordinaria comprende strutture di uso collettivo e include:

- categoria catastale B1 Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanatrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme;

- categoria catastale B2 Case di cura e ospedali, poliambulatori, fabbricati di proprietà dell’I.N.P.S. adibiti a sanatori antitubercolari, preventori, convalescenziari, ecc.;

- categoria catastale B3 Prigioni e riformatori;

- categoria catastale B4 Uffici Pubblici, compresi gli uffici vescovili e parrocchiali adibiti a uffici e costituenti unità immobiliari indipendenti;

- categoria catastale B5 Scuole e laboratori scientifici, osservatori astronomici, osservatori meteorologici, ecc.;

- gruppo catastale B6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9; circoli ricreativi.

“Questi ultimi sono da assegnare alla categoria B/6 quando il circolo ricreativo non ha fine di lucro e, in quanto tale, è assimilabile alle unità immobiliari adibite ad attività culturali. Quando, invece, hanno fine di lucro dovranno essere dichiarati con la categoria propria dell’unità immobiliare, secondo l’uso ordinario della stessa e cioè: abitazione, magazzino, negozio, ufficio privato, ecc.”

- categoria catastale B7 Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti

“Quando la cappella privata è annessa ad abitazione, non costituisce separata unità immobiliare e va, pertanto, computata nella consistenza dell’unità immobiliare di cui fa parte, a meno che non abbia accesso diretto da strada, cortile, androne, giardino, ecc.; se la cappella privata, oltre a essere adibita all’esercizio pubblico dei culti, ha le caratteristiche proprie all’uso specifico cui è destinata si assegna alla categoria E/7 e si assoggetta o meno alla determinazione della rendita catastale, secondo che sia ceduta in affitto o gratuitamente.”

- gruppo catastale B8 Magazzini sotterranei per deposito derrate.

“La categoria B8 rappresentava i magazzini sotterranei adibiti alla conservazione delle derrate alimentari. Tale destinazione non è più riscontrabile nella ordinarietà e, pertanto, le unità censite nella categoria dovranno trovare appropriata collocazione nella categoria del gruppo ‘C’, in relazione all’uso cui sono destinate.”

Categorie catastali C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 ad uso terziario e commerciale

C/1

Negozi e botteghe

C/2

Magazzini e locali di deposito

C/3

Laboratori per arti e mestieri

C/4

Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro)

C/5

Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro)

C/6

Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro)

C/7

Tettoie chiuse od aperte

 

Categoria catastale C1 Negozi e botteghe

Appartengono al gruppo catastale C1 i locali occupati da barbieri, modiste, orologiai, nonché gli uffici telefonici, le ricevitorie postali, i banchi del lotto, le esattorie delle imposte dirette, le agenzia bancarie o assicurative, le biglietterie, le sale d’aspetto delle linee automobilistiche di servizio pubblico, ambulatori medici, ecc. posti  in comuni locali che hanno ingresso diretto dalla strada pubblica e le comuni caratteristiche dei locali per bottega, i locali adibiti ad esposizione o a “music-store” ed in genere quei singoli o gruppi di locali – costituenti unità immobiliari – dove si effettua la vendita, con prevalenza al dettaglio, di merci, di manufatti, prodotti, derrate, ecc. e quei locali dove la vendita si accompagna con prestazioni di servizio come, ad esempio, trattorie e ristoranti, pizzerie, panetterie (intese come locali di vendita al minuto del pane), bar, caffè, ecc.

categoria catastale C

Categoria catastale C2 Magazzini e locali di deposito

Sono compresi nel gruppo catastale C2 i fienili agricoli e non agricoli, soffitte e cantine disgiunte dall’abitazione; quei locali dove si esercita la vendita all’ingrosso di merci, manufatti, prodotti, derrate, ecc. o solo adibiti a contenere questi ultimi, ma che non abbiano allestimenti per mostre (vetrine). Generalmente i locali della categoria C/2 sono di maggiori dimensioni di quelli della categoria C/1, sono ubicati in posizione prevalentemente eccentrica e non hanno, di solito, allestimenti per mostre.

Categoria catastale C3 Laboratori per arti e mestieri

Anche quando sono costituiti da diversi tipi di costruzione, come, ad esempio, una falegnameria con tettoia per deposito legnami o dei locali utilizzati per la lavorazione artigianale del marmo); caseifici, forni da pane, macelli e molini di scarsa importanza economica e quando occupano comuni locali suscettibili di diversa destinazione ordinaria senza radicali trasformazioni ed anche non presentano le caratteristiche richieste dall’art. 10 della legge, senza tener conto dell’entità del reddito dell’industria in essi locali esercitata; officine per la riparazione di autoveicoli; impianti per lavaggio autovetture (se dotati di attrezzature semplici e, quindi, con esclusione di impianti fissi nei locali); le porzioni di stazioni di servizio adibite ad autofficine e/o autolavaggio chiuso, con idonea attrezzatura e relativa area asservita; tutti quei locali nei quali gli artigiani (ad esempio i fabbri, falegnami, ecc.) provvedono alla lavorazione e trasformazione di semilavorati, in prodotti finiti.

Questi locali adibiti a laboratori artigianali sono normalmente ubicati in periferia o nel corpo della città e solo eccezionalmente in località centrali. Di regola non hanno gli adattamenti delle botteghe per la vendita, sebbene talvolta l’artigiano lavori non soltanto per commissione ma anche per la vendita diretta al pubblico.

Categoria catastale C4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi

Sono compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro, ricreatori religiosi; costruzioni destinate all’esercitazione dei pompieri; sale per ginnastica, locali e fabbricati per dopolavoro.

Categoria catastale C5 Stabilimenti balneari e di acque curative

Sono compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro.

Categoria catastale C6 Stalle, scuderie, rimesse e autorimesse

Fanno parte della gruppo catastale C6 i box per auto, posti auto scoperti, rimesse per autoveicoli o per imbarcazioni, autorimesse (queste ultime se costruite o adattate per tale destinazione e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro e se non rientrano nell’art. 10 della legge 11 agosto 1939, n. 1249, come modificato dal D.L. 9 aprile 1948, n. 514).

Categoria catastale C7 Tettoie chiuse o aperte

Lavatoi pubblici coperti; posti auto su aree private coperte o su piani “pilotis”.

Queste ultime unità immobiliari, caratterizzate da spazi – delimitati con segnaletica a terra – ricavati su aree o spazi coperti privati, quali i piani “pilotis”, e che venivano censite nella categoria C/6, troveranno collocazione nella categoria C/7, opportunamente integrata nelle sue unità tipo.

Categorie catastali D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 D10: immobili speciali produttivi o terziari

D/1

Opifici

D/2

Alberghi e pensioni (con fine di lucro)

D/3

Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro)

D/4

Case di cura ed ospedali (con fine di lucro)

D/5

Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro)

D/6

Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro)

D/7

Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industrial e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.

D/8

Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.

D/9

Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio.

D/10

Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.

  

categoria catastale D1 Opifici,

categoria catastale D1(fabbricati ove si svolge un’attività industriale a mezzo di meccanismi inamovibili per necessaria infissione) ovvero gli stabilimenti o le fabbriche che occupano interi fabbricati o porzioni di fabbricati nei quali si svolge un’attività intesa a produrre un bene economico e, comunque, capace di trasformare la materia prima in prodotti finiti e vendibili (ad esempio una fabbrica di automobili o di motocicli, un polverificio, uno zuccherificio, una distilleria, ecc.), o intesa a generare prodotti e sevizi per venderli ad altri o ricavarne un utile (ad esempio, autosilos dotati di impianti di sollevamento delle autovetture); falegnamerie che non hanno carattere artigianale, cabine elettriche, centrali idroelettriche; rientrano nella stessa categoria anche i forni da pane, caseifici e molini di rilevante importanza economica e cioè, quando, per le condizioni di fatto, si possono, loro riconoscere le caratteristiche di opifici.

categoria catastale D2 Alberghi e pensioni,

villaggi turistici; case di riposo o pensionati per anziani; locande. (quando abbiano le caratteristiche per rientrare nell’art.10 della Legge)

categoria catastale D3 Teatri, cinematografi, sale per concerti, spettacoli e simili,

arene, discoteche, parchi giochi, parchi zoo e zoosafari. (quando abbiano le caratteristiche per rientrare nell’art.10 della Legge)

categoria catastale D4 Case di cura ed ospedali, poliambulatori  (quando abbiano fine di lucro)

categoria catastale D5 Istituti di credito, cambio ed assicurazione,

limitatamente ai fabbricati o parti autonome di essi  e non le comuni agenzia bancarie o quelle assicurative che devono rientrare, secondo il concetto dell’ordinarietà prevalente (non occasionale) nella zone ed in base alle caratteristiche costruttive e all’uso appropriato, in una delle categorie dei gruppi A (ad es. A/10) o C (ad es. C/1). (quando abbiano le caratteristiche per rientrare nell’art.10 della Legge)

categoria catastale D6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi,

sale per bowling; stadi e piscine; aree con attrezzature sportive; campi sportivi senza costruzioni (ad es.: calcetto, tennis, palla a volo, basket, baseball, ecc.) o con semplici gradinate (quando abbiano fine di lucro); impianti con attrezzature sportive, anche con coperture pressurizzate. Si considerano attrezzature sportive anche i campi da golf, i maneggi e simili. (quando non abbiano le caratteristiche per rientrare nell’art. 10 della Legge ed abbiano fine di lucro)

categoria catastale D7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni,

(ad esempio, un fabbricato costruito per soddisfare determinate esigenze di un opificio industriale al quale non può essere incorporato perché da esso distaccato). Sono compresi in essi i caselli esistenti negli svincoli autostradali ed i locali per deposito di attrezzi esistenti lungo le autostrade concesse all’industria privata, gli impianti per lavaggio auto (se del tipo automatico con presenza di attrezzature specifiche e sempreché non rientrino a far parte delle stazioni di servizio); le discariche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con gestione reddituale; aree di deposito di rottami, inerti, ecc. nel caso in cui, oltre al deposito, nelle aree si svolga l’attività di lavorazione e commercializzazione del materiale, anche se con carattere sussidiario; gli impianti di depurazione delle acque di rifiuto di proprietà di persona o società esterna o estranea al complesso abitativo (condomini “orizzontali” o consorzi residenziali) per cui si possa ipotizzare che la relativa gestione sia reddituale; le porzioni di costruzioni utilizzate dai concessionari d’auto, se dotati di locali con attrezzature specifiche per le operazioni di manutenzione degli autoveicoli; i caselli ferrotranviari; centrali del latte; i fabbricati per gli impianti di estrazione di acque dal sottosuolo ed in genere le industrie denominate “di occupazione” ovverosia le “industrie estrattive” (quelle cioè, che hanno lo scopo di ricavare direttamente dal sottosuolo i suoi prodotti).

categoria catastale D capannone industriale

categoria catastale D8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.

Sono compresi in essi: le aree per deposito di rottami o inerti, ecc. qualora la loro destinazione sia di semplice stoccaggio; capannoni industriali utilizzati per la conservazione dei surgelati; macelli; campeggi; fabbricati destinati a grande distribuzione, specialmente nei casi di grossi complessi e con rilevanti caratteristiche prettamente commerciali (grandi magazzini supermercati, ipermercati ed autogrill autostradali); autosilos privi di impianti di sollevamento ed i parcheggi “a raso” di tipo pubblico; i posti barca nei porti turistici costituiti da ben delimitati specchi d’acqua sui quali vengono esercitati diritti reali – ancorché in regime di concessione demaniale – e caratterizzati dalla presenza di servizi, quali l’approdo, anche se del tipo galleggiante, l’allaccio per la fornitura d’acqua, luce, telefono, oltre ad eventuali locali di uso esclusivo.

categoria catastale D9 Edifici galleggianti o sospesi, assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggi.

categoria catastale D10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole,

nel caso in cui le caratteristiche di destinazione e tipologiche sia tali da non consentire, senza radicali trasformazioni, una destinazione diversa da quella per la quale furono costruiti (costruzioni strumentali all’esercizio dell’attività agricola diverse dalle abitazioni, quali, ad esempio, i silos in muratura per stagionatura di foraggi o per la conservazione di cereali, locali o strutture a servizio dell’attività agricola adibite alla mera “protezione” di piante allo stato vegetativo non su suolo naturale, che siano, però, prodotti delle colture praticate dall’azienda cui i manufatti stessi sono asserviti, ecc.), comprese quelle costruzioni destinate ad attività agrituristiche.

 

Categorie catastali e1 e2 e3 e4 e5 e6 e7 e8 e9 categorie particolari a uso pubblico 

E/1

Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei.

E/2

Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio.

E/3

Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche

E/4

Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche.

E/5

Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze.

E/6

Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale

E/7

Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti.

E/8

Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia.

E/9

Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.

categoria catastale E1

Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei ed impianti di risalita in genere (stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, stazioni per metropolitane, funivie, sciovie, ecc.)

categoria catastale E2

Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, nonché passi volanti in prosecuzione di strade pubbliche (esenti permanentemente dall’imposta fabbricati).

categoria catastale E3

Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche, edicole per giornali, i chioschi per bar, per rifornimento di autoveicoli, per sale di aspetto di tranvie; le stazioni autotranviarie; le stazioni di servizio autostradali adibite a vendita di carburanti e lubrificanti dotati di area scoperta pertinente di eventuale autolavaggio (a spazzole rotanti), di chiosco, di piccolo locale di deposito, nonché di locale per una esigua e contenuta attività di vendita dei principali articoli di autoaccessori; tettoie ad uso pubblico sulle spiagge, padiglioni di Enti Comunali di Assistenza, pese pubbliche, gli orinatoi pubblici; gli impianti di depurazione delle acque di rifiuto a gestione residenziale pubblica o privata, senza scopo di lucro.

categoria catastale E4

Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche (per mercati, per posteggio bestiame, ecc.) tettoie infisse su suolo pubblico o di transito adibite a mercato pubblico (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati)

categoria catastale E5

Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).

categoria catastale E6

Fari, semafori, torri per rendere di uso pubblico l’orologio comunale (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).

categoria catastale E7

Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti anche se di proprietà di privati, purché abbiano le caratteristiche proprie all’uso specifico cui sono destinati.

Quando detti fabbricati sono di proprietà di privati si assoggettano o meno alla determinazione della rendita catastale secondo che siano ceduti in affitto o gratuitamente (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).

categoria catastale E8

Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati).

categoria catastale E9

Edifici a destinazione particolare non compresi nelle cat. precedenti del gruppo E .

Ad esempio: le discariche per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani (quando la loro gestione non configura fonte reddituale); i magazzini per consorzi agrari, gli acquedotti civici (torri piezometriche, vasche per la riserva idrica, locali per i depuratori e regolazione dell’acqua potabile), i mattatoi pubblici, i campi sportivi pubblici, i campi di tiro a segno, le piscine, ecc. (esenti permanentemente dalla imposta fabbricati)

CATEGORIE CATASTALI F1 F2 F3 F4 F5 F6

F/1

Area urbana

F/2

Unità collabenti

F/3

Unità in corso di costruzione

F/4

Unità in corso di definizione

F/5

Lastrico solare

F/6

Fabbricato in attesa di dichiarazione (circolare 1/2009)

 

categoria catastale f

F/2 - Unità collabenti – fabbricati fatiscenti, ruderi, unità con tetto crollato e inutilizzabili.

categoria catastale f3

Per conoscere in quale categoria ricade il tuo immobile, dovrai scaricare una visura catastale.

Spero che l'articolo ti sia stato utile, a presto, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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