Quanto costa rimuovere e smaltire l'amianto eternit?2024

L'amianto o eternit, ad oggi, è presente in molte abitazioni ed edifici industriali. Scopriamo qual è il costo di rimozione e smaltimento, il prezzo di bonifica (incapsulamento o confinamento), come riconoscerlo e quando è pericoloso.AMIANTO eternit Costi rimozione e smaltimento

Se sei arrivato al mio articolo è perché sei tra i "fortunati" che si devono confrontare con l'amianto. Ma non sei l'unico, anzi. Oggi si stima la presenza di circa 1.200.000.000 metri quadri solo di coperture in eternit.

Come ben saprai, l’amianto, è stato riconosciuto come “cancerogeno di classe 1" e bandito in Italia con la Legge 257/1992.  Pensa che, la Germania aveva già individuato la pericolosità di queste fibre negli anni '40. Ma tralasciamo gli aspetti legali.

Se ti sei trovato davanti ad una struttura in amianto ti sarai posto domande del tipo: è amianto? come faccio a riconoscerlo? come faccia a smaltirlo e specialmente quanto mi costa? Mantieni la calma e leggi attentamente questa guida, non avrai più dubbi. Partiamo:

Che cos'è l'amianto? l'amianto, o asbesto, è un materiale costituito da un gruppo di fibre minerali presenti in determinate rocce. Spesso è chiamato eternit dal nome dalla principale industria che trattava questo materiale e che produceva cemento amianto per lastre.

La pericolosità consiste nella capacità che i materiali composti da amianto hanno di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e anche nella estrema suddivisione cui tali fibre possono giungere.

La particolarità dell'amianto sta nel possedere una struttura fibrosa particolarmente resistente. Considerato il costo contenuto rispetto ad altri materiali, l'eternit ha avuto un'ascesa rapida ed incontrastata.

La sua diffusione era giustificata dalle caratteristiche di:resistenza ad alte temperature, resistenza agli agenti chimici, isolamento elettrico e termico, resistenza meccanica, resistenza al fuoco, basso costo. Insomma, IL MATERIALE PERFETTO PER L'EDILIZIA! Non è sempre oro, quel che luccica.

 

 

 

 

Partiamo dalla prima cosa da fare, capire se quell'oggetto è di amianto:

Quali sono i materiali che possono contenere amianto e come riconoscerlo? 

Nell'edilizia l'amianto è stato utilizzato per:

1.Coperture in cemento-amianto (cemento con circa il 69% di amianto), grondaie, pluviali, tettoie;

2.Coibentazioni del sottotetto, quali lane e feltri in amianto;

3. Cassoni e serbatoi in cemento-amianto;

4.Canne fumarie (camini) in cemento-amianto;

5. Coibentazioni di soffitti e controsoffitti spruzzate o depositate a cazzuola;

6.Pareti interne, quali tramezzi e divisori che fungevano da elementi di separazione tra ambienti;

7. Pavimenti in vinil-amianto utilizzati specialmente in scuole, ospedali e strutture pubbliche;

8. Parti di stufe e apparati elettrici per uso quotidiano, come corde, cartoni;

9. Locali caldaie come coibente di tubi;

10. Paratie antifuoco e porte tagliafuoco;

11. Serbatoi e pozzi;

12. Tubi e condotte per acqua potabile e fognature!

PRATICAMENTE OVUNQUE IN EDILIZIA!!!

Non mi stupirei se la maggior parte di noi avesse qualche elemento in amianto in casa senza che ne fosse a conoscenza.

Per aiutarti nell'individuazione dell'amianto ho postato alcune immagini chiarificatrici su come si presentano queste strutture:

copertura in amianto

1 Coperture in amianto

tubazione in amianto

2 Tubazioni in amianto

serbatoio in amianto

3 Serbatoi in amianto

pavimento in amianto

4 Pavimentazione in vinil amianto

Se avessi qualche dubbio, comprensibilissimo in quanto anche i professionisti spesso chiedono delle analisi, chiamerei una ditta specializzata o l'Ausl per la verifica. Ma questo lo vediamo dopo.

Quello che volevo precisarti è che, anche se si trattasse di amianto, potrebbe essere innocuo per la salute. Leggi con attenzione il paragrafo:

Quando è pericoloso e cosa fare in presenza di amianto?

La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Difatti, se il materiale è in buone condizioni e non è stato manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Quindi se l'oggetto di cui hai il dubbio è integro puoi cominciare a rilassarti. Prendi ad esempio la copertura della foto successiva. Nonostante sia datata non presenta fratture o lacerazioni, quindi è sicura.

Solo se il materiale è danneggiato o viene rovinato (interventi di manutenzione, vandalismo, ecc.), si verifica un rilascio di fibre, che costituisce un rischio potenziale.

La procedura corretta, nel caso ti accorgessi della presenza di amianto e tu fossi il proprietario, è la nomina di un responsabile per il controllo e la manutenzione. Questa figura dovrà procedere alla valutazione del rischio legato al potenziale rilascio di fibre nell'aria e vigilare circa l'integrità del materiale attraverso ispezioni periodiche. Se il proprietario non fossi tu, ma un tuo vicino, contatterei il confinante e gli chiederei di fare altrettanto.

Il responsabile può essere un tecnico abilitato quale geometra, ingegnere, architetto, perito, geologo. Il professionista, in caso di dubbi, potrebbe richiedere un campionamento del materiale e la successiva analisi.

In relazione ai risultati della valutazione si dovranno mettere in opera degli interventi, che possono essere di controllo (nel caso di materiali in buono stato) o di bonifica (nel caso di materiali in cattivo stato).

Merita specificare che il proprietario non ha l’obbligo di effettuare la rimozione dell'amianto, ma di verificare periodicamente le condizioni di conservazione del manufatto edilizio e di adottare gli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari.

 

Prendiamo il caso che l'amianto sia danneggiato, come dovresti procedere:

Tecniche di bonifica: rimozione, incapsulamento, confinamento e smaltimento dell'amianto.

In questo caso potresti "toglierti il dente" e demolire il tutto oppure "isolare" l'oggetto. L'azione da compiere è la bonifica, che consistente nell'adozione di misure volte a preservare la salute umana, dei materiali contenenti amianto. Questa può avvenire attraverso tre differenti metodologie:

      • la rimozione: sicuramente l'operazione più drastica che consiste nell'asportazione e trasporto in discarica dell'elemento realizzato in amianto.

È la procedura che comporta i costi più elevati ed i più lunghi tempi di esecuzione. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso. È il procedimento più diffuso, perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. Produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi, che devono essere correttamente smaltiti.

    • Incapsulamento: trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che, a seconda del tipo di prodotto usato, tendono ad inglobare le fibre di amianto e a ripristinare l'aderenza al supporto o a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Non richiede la successiva applicazione di un prodotto sostitutivo e non produce rifiuti;

incapsulamento amianto eternit

Costi e tempi sono più contenuti della rimozione. Di contro, si ha la permanenza nell'edificio del materiale di amianto, con conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione.

Qualora optassi per questa metodologia, dovrai farti rilasciare dal responsabile dei lavori dell'impresa di bonifica l'attestato di conformità alle disposizioni di legge.

    • Confinamento: altra soluzione che comporta l'installazione di una barriera a tenuta, che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio; la barriera installata per il confinamento deve essere mantenuta in buone condizioni.

confinamento copertura amianto

Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. Se non viene associato ad un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all'interno del confinamento. Anche in questo caso, occorre un programma di controllo e manutenzione.

 

 

Concludiamo con all'aspetto economico:

Quali sono i costi al metro quadro, metro cubo o kg?

Prima di segnalarti i costi è importante premettere che il costo delle operazioni di rimozione, incapsulamento o confinamento è a carico dei proprietari degli immobili.

Quali sono i costi di incapsulamento o confinamento?

 Passiamo ai prezzi. Per quanto riguarda l'incapsulamento, il costo dell'intervento è di circa 15 €/mq e l'intervento è garantito per una durata di circa 5 anni.

Per il confinamento circa il doppio, 28 €/mq.

Quali sono i costi rimozione e smaltimento dell'amianto?

Sappi che, spesso le società comunali per il prelievo dei rifiuti, vendono dei kit per il fai da te, utilizzabili solo per piccoli manufatti. Ad esempio, a Firenze è possibile acquistare un kit da 50 €, per smaltire fino a 30 kg di amianto. Dovrai comunque rispettare tutte le procedure segnalate dalla società.

Per quanto riguarda la rimozione di manufatti più consistenti, la cosa è più complicata considerate le variabili in gioco. Difatti occorre considerare lo smaltimento, le distanze dalla discarica autorizzata più vicina, la difficoltà dell'intervento etc. Partiamo dai prezzi per lo smaltimento, che sono fissi e vanno dai 7,5 € per quantità minori di 100 mq di superficie ai 16,00 € per quantità superiori a 1000 mq di superficie.

Superficie in mq

€/mq

Totale €

100

16

1.600

200

14

2.800

300

13

3.900

400

12

4.800

500

10

5.000

750

9,5

7.125

1.000

9

9.000

2.000

8,5

17.000

5.000

8

40.000

10.000

7,50

75.000

 

A questi costi vanno aggiunte le spese per:

      • noleggio attrezzature (autogru per movimentazione dei materiali, camera di decontaminazione, ecc. ecc.)
      • misure di sicurezza (ponteggi, parapetti, linee vita, reti protettive, ecc. ecc.)
      • prescrizioni ASL (monitoraggi ambientali MOC , SEM ecc. ecc.)

I prezzi poi sono soggetti a modifiche imposte da: distanza del cantiere, difficoltà esecutive, struttura dello stabile, distanza dalle discariche autorizzate.

Inoltre, va aggiunto il costo della pratica edilizia necessaria (permesso o autorizzazione). Nel caso della rimozione di coperture, trattasi di SCIA, segnalazione certificata di inizio attività.

Come puoi vedere, le variabili in gioco per definire un prezzo chiavi in mano sono consistenti. Ho preferito non sbilanciarmi su un prezzo complessivo per la rimozione. Per avere un preventivo puntuale è sufficiente richiederlo su internet in maniera gratuita.

Incentivi

Per smaltire l'eternit potresti sfruttare:

      • bonus ristrutturazione, nel caso di edifici residenziali;
      • ecobonus, qualora il tetto in amianto da sostituire riparasse un ambiente riscaldato;
      • superbonus, nei casi previsti dalla legge.

Spero che l'articolo ti sia stato utile, a presto, Vincenzo.

 

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

Spero che, grazie al web, diventeremo amici:

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